lunedì 16 maggio 2011

Piccole mani, grande musica

Una maratona a Milano in nome della musica con giovani e giovanissimi protagonisti per un giorno




Milano, sabato 14 maggio 2011, ore 8.30: Largo Mahler è letteralmente invaso da giovani e giovanissimi, accompagnati da genitori, parenti e professori. Ed è solo l’inizio di una lunga, lunghissima giornata in cui ragazzi, adulti, macchine, pullman invaderanno Largo Mahler e tutte le vie circostanti.
I commercianti della zona fanno a gara per indovinare quale artista rock si esibirà in Auditorium, ma sbaglieranno tutti. Protagonisti indiscussi di questa incredibile maratona musicale sono, infatti, solo loro: più di 1.000 giovani e giovanissimi raggruppati in 23 orchestre.
La bellissima iniziativa, sostenuta dal Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili d’Italia – che sta tentando di portare in Italia “El Sistema”, progetto nato in Venezuela nel 1975 grazie a Josè Antonio Abreu –, nasce per iniziativa di Roberto Lonoce, presidente dell’associazione “Insieme Con la Musica”, nonché insegnante di chitarra nella scuola media “Confalonieri”. Dalle 10 del mattino fino alle 23, studenti delle scuole medie a indirizzo musicale e dei licei, e orchestre giovanili di Milano e Provincia (con un ospite d’eccezione: la scuola “Mazzini-Patini” de L’Aquila), hanno sfilato sul palco dell’Auditorium esibendosi in un repertorio quasi totalmente classico, con poche divagazioni di musica moderna.Non capita tutti i giorni di vedere così tante orchestre formate da giovanissimi, ma l’esperienza di chi ha avuto il piacere di ascoltarle è di quelle che lasciano il segno. Una boccata d’aria, in tempo di crisi e di tagli alla cultura; una grande emozione nel vedere con quale impegno e passione queste “nuove generazioni” si misurino con la grande musica, a volte con risultati eccellenti, sempre e comunque con una grande gioia.
Non tutti i 1.000 e oltre ragazzi, forse, diventeranno musicisti professionisti; qualcuno ci proverà, qualcuno continuerà a suonare per diletto, qualcuno, infine, lascerà lo strumento per dedicarsi ad altro, ma siamo certi che l’energia e l’entusiasmo che questi ragazzi hanno trasmesso sabato, la scoperta di come la musica, anche e soprattutto quella seria, possa significare confronto, aggregazione e divertimento – oltre che crescita e formazione culturale –, la gioia di esibirsi su un prestigioso palco davanti a un pubblico numeroso, non li abbandoneranno più.
Adriana Benignetti