Gradito ritorno sul podio dell’Auditorium per Christian Zacharias, nella doppia veste di pianista e direttore d’orchestra, da giovedì a domenica
Pianista, direttore d’orchestra, direttore di festival, scrittore, commentatore, presentatore di programmi radiofonici: Christian Zacharias, musicista poliedrico, nato in India (Jamshedpur) nel 1950, torna in Auditorium a Milano e lo fa nella doppia veste di pianista e direttore d’orchestra.
Trasferitosi, ancora bambino, in Germania, a Karlsruhe, Zacharias studia alla Musikhochschule con la pianista russa Irene Slavin e poi, a Parigi, con Vlado Perlemuter. Dopo aver vinto il secondo premio nei concorsi di Ginevra (1969) e Van Cliburn (1973), e il primo premio al Concorso Ravel di Parigi (1975), intraprende una carriera internazionale che lo porterà a esibirsi nei principali teatri del mondo. Accanto all’attività solistica, Zacharias ha da sempre riservato un posto importante alla musica da camera – collaborando con rinomati ensemble e solisti, tra i quali l’Alban Berg Quartet, il Leipziger String Quartet, Heinrich Schiff e Frak Peter Zimmerann –, e alla direzione d’orchestra. Direttore principale dell’Orchestra de Chambre de Lausanne dal 2000, Direttore Principale Ospite della Göteborg Symphony Orchestra dalla Stagione 2002/03, dal 2009 “Artistic Partner” della St. Paul Chamber Orchestra, direttore ospite di molte orchestre, Zacharias ha effettuato numerose registrazioni acclamate dalla critica. Tra queste l’incisione, ancora in itinere, di tutti i concerti per pianoforte e orchestra di Mozart. Da quest’anno Christian Zacharias è anche professore all’Academy of Music and Drama di Göteborg.
Completato il 5 gennaio del 1791, il Concerto per pianoforte e orchestra in Si b magg. K 595 di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791) rappresenta l’ultima composizione orchestrale del compositore salisburghese. Diviso in tre tempo (Allegro – Larghetto – Allegro), il concerto, dal carattere lirico e intimo, presenta un dialogo serrato tra solista e orchestra, in particolare nel primo movimento, caratterizzato da una scrittura contrappuntistica elaborata e frequenti modulazioni a tonalità lontane. Si passa poi al Larghetto, in forma ternaria, dal tono solenne e sobrio, e infine all’Allegro, un rondò in 6/8, con bellissimi dialoghi tra pianoforte e fiati.
La Sinfonia n. 3 in Re min. di Anton Bruckner (Ansfelden, 1824 – Vienna, 1896), nota anche come Wagner-Symphonie, è testimonianza della profonda ammirazione per Richard Wagner, “l'inarrivabile signore famoso in tutto il mondo maestro di musica e poesia”. Composta tra il 1872 e il 1873, la Sinfonia presenta tre versioni: “rivista” nel 1877, anno della prima esecuzione a Vienna (esecuzione dall’esito disastroso), venne ancora modificata nel 1889, con Finale e Adagio accorciati in maniera sostanziale. Divisa in 4 movimenti, la Sinfonia, che si apre con un tema affidato alla tromba caratterizzato da salti di quarta, quinta e ottava, presenta lunghe citazioni da Tristano, Valchiria e Maestri Cantori.
Giovedì 19 maggio 2011 ore 20.30
Venerdì 20 maggio 2011 ore 20.00
Domenica 22 maggio 2011 ore 16.00
Venerdì 20 maggio 2011 ore 20.00
Domenica 22 maggio 2011 ore 16.00
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto per pianoforte e orchestra in Si bemolle maggiore K 595Anton Bruckner
Sinfonia n. 3 in Re minoreOrchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte – Direttore: Christian Zacharias
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 www.laverdi.org
Concerto per pianoforte e orchestra in Si bemolle maggiore K 595Anton Bruckner
Sinfonia n. 3 in Re minoreOrchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte – Direttore: Christian Zacharias
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 www.laverdi.org
Adriana Benignetti