Nato il 14 agosto del
1924 a Waiziers, il grande direttore d’orchestra si è spento oggi, all’età di
92 anni, nella sua casa di Navès, nel sud della Francia.
Il prossimo marzo avrebbe dovuto dirigere 3 concerti alla Scala di Milano, teatro con il quale aveva un rapporto privilegiato e che, in un comunicato stampa scrive: «I familiari che erano con lui riportano che il Maestro è mancato con un grande sorriso: chi ha lavorato con lui ricorda in quel sorriso l’entusiasmo e l’energia che trasformavano le orchestre con cui lavorava».
Il prossimo marzo avrebbe dovuto dirigere 3 concerti alla Scala di Milano, teatro con il quale aveva un rapporto privilegiato e che, in un comunicato stampa scrive: «I familiari che erano con lui riportano che il Maestro è mancato con un grande sorriso: chi ha lavorato con lui ricorda in quel sorriso l’entusiasmo e l’energia che trasformavano le orchestre con cui lavorava».
«Non
solo la Scala perde oggi uno dei Maestri che ne hanno fatto la storia – ha
commentato Alexander Pereira, il sovraintendente della Scala – ma io ho perso
un amico carissimo con cui ho condiviso 35 anni di vita artistica, da quando
era direttore dei Wiener Symphoniker. La sua ineguagliata musicalità, la sua
magia accendeva di entusiasmo le orchestre con cui lavorava: ogni musicista
desiderava superarsi per lui. Al termine del concerto del febbraio scorso i
musicisti scaligeri hanno commentato che era più giovane di loro».
Georges Prêtre, uno dei massimi
direttori del nostro tempo, è legato alla Scala, ai suoi musicisti e al suo
pubblico da un rapporto strettissimo cresciuto in 50 anni di attività insieme.
Prêtre debutta infatti nel 1966 dirigendo un leggendaria produzione del Faust
di Gounod con Mirella Freni, Nicolai Gedda e Nicolai Ghiaurov e la regia di
Jean-Louis Barrault (ripreso nel 1977). Due anni più tardi dirige Turandot con
la regia di Margherita Wallmann e, a pochi giorni di distanza, Die Walküre con
Régine Crespin e James King. Nel 1969 dirige Roméo et Juliette di Berlioz con
Liliana Cosi nella coreografia di George Skibine, nel 1970 Sanson et Dalila di
Saint-Saëns con Shirley Verrett e Pier Miranda Ferraro, nel 1972 Carmen con
Fiorenza Cossotto, nel 1973 e 1977 Pelléas et Mélisande di Debussy con la regia
di Gian Carlo Menotti, nel 1975 La bohème di Puccini nella regia di Franco
Zeffirelli con Luciano Pavarotti e Ileana Cotrubas (ripresa nel 1976 e 77), nel
1976 Werther di Massenet con Alfredo Kraus e Elena Obraztsova, nel 1978 Madama
Butterfly e subito dopo Manon Lescaut di Puccini con Sylvia Sass e Plácido
Domingo in una regia di Piero Faggioni.
Ancora
nel 1978 dirige il dittico raveliano formato da L’enfant et les sortilèges e da
L’heure espagnole; torna nel 1981 per Cavalleria rusticana e Pagliacci, regia
di Zeffirelli con Domingo e Obraztsova e nel 1982 per Les Troyens di Berlioz
nella regia di Luca Ronconi. Gli ultimi impegni operistici di Prêtre alla Scala
sono Turandot con la regia di Keita Asari nel 2001 e Pelléas et Melisande con
la regia di Pierre Médicin, ma occorre ricordare anche gli innumerevoli
concerti con l’orchestra del Teatro e con la Filarmonica, che nel 2005 gli
dedica una serata speciale per i suoi «4 volte vent’anni». L’ultimo, trionfale
concerto ha avuto luogo il 22 febbraio 2016. Georges Prêtre avrebbe dovuto
tornare sul podio per la Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala il 13, 15 e
17 marzo 2017.
(comunicato stampa del Teatro alla Scala)
Né le 24 août 1924 à Waziers dans le Nord de la France,
Georges Prêtre fait ses classes musicales au Conservatoire de Douai puis à
Paris où il se spécialise dans la direction d'orchestre. En 1946, il
occupe son premier poste à l'Opéra de Marseille. Dix ans plus tard, il a la
charge de l'orchestre de l'Opéra-Comique puis de l'Opéra Garnier à Paris,
fonction qu'il occupe jusqu'en 1963. En 1962, Georges Prêtre est choisi
pour diriger l'Opéra d'Aran composé par Gilbert Bécaud et créé à Vienne. Son
tempérament souple et très à l'écoute des musiciens et chanteurs en fait un
chef très apprécié, notamment de la diva Maria Callas qui réalise quelques-uns
de ses plus beaux rôles sous sa direction à la Scala de Milan. Au cours d'une
carrière aussi longue que riche en enregistrements, Georges Prêtre a l'occasion
de diriger des formations prestigieuses comme l'Orchestre Philarmonique de
Vienne (de 1986 à 1991) ou l'Orchestre de la RAI à Turin. En 1997, il obtient
la Victoire de la musique classique du Meilleur chef d'orchestre. En 2008, il est le premier chef français à
conduire le Concert du Nouvel An à Vienne. Un honneur qui est renouvelé en
2010. L'année précédente, il est élevé au grade de Grand Officier de la Légion
d'Honneur, à l'âge de 84 ans.
(universalmusic.fr)