mercoledì 8 novembre 2017

“Le nozze di Figaro”: la trama

Le nozze di Figaro
Commedia per musica in quattro atti

Musica
Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791)


Libretto
Lorenzo Da Ponte, nato Emanuele Conegliano (Ceneda, 10 marzo 1749 – New York, 17 agosto 1838), dalla commedia Le Mariage de Figaro di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais (Parigi, 24 gennaio 1732 – Ivi, 18 maggio 1799)

Prima rappresentazione
Vienna, Burgtheater, 1° maggio 1786

Personaggi

Il conte di Almaviva, grande di Spagna (basso)
La contessa di Almaviva, sua moglie (soprano)
Susanna, cameriera della contessa (soprano)
Figaro, cameriere del conte (basso)
Cherubino, paggio del conte (soprano)
Marcellina, governante (mezzosoprano)
Bartolo, medico di Siviglia (basso)
Basilio, maestro di musica (tenore)
Don Curzio, giudice  (tenore)
Antonio, giardiniere del conte e zio di Susanna ( basso)
Barbarina, sua figlia (soprano)

Paesani e contadinelle

La trama (per gentile concessione del ©Teatro Lirico di Cagliari)

Atto I
Camera non affatto ammobiliata
Il mattino del suo giorno di nozze. Figaro misura la stanza che il Conte di Almaviva ha messo “generosamente” a disposizione dei giovani sposi. Susanna però si dimostra molto meno riconoscente dei futuro marito: il Conte la sta infatti insidiando e la sua generosità è tutt’altro che disinteressata. Messo al corrente delle brame del Conte su Susanna - brame che Don Basilio, il maestro di musica cerca di caldeggiare a ogni occasione - Figaro non si dà per vinto: se il “signor contino” vuol ballare, troverà pane per i suoi denti. Anche la non più giovane Marcellina è intenzionata a mandare all’aria i progetti di matrimonio di Figaro; ella reclama con Don Bartolo il diritto di sposare Figaro in virtù di un prestito concessogli in passato e mai restituito. Bartolo gode all’idea di vendicarsi del valletto del Conte. Entra il paggio Cherubino per chiedere a Susanna di intercedere in suo favore presso la Contessa: il giorno prima il Conte, trovandolo solo con Barbarina (la figlia appena dodicenne del giardiniere Antonio), lo ha cacciato dal palazzo. L’arrivo improvviso del Conte lo costringe però a nascondersi e ad assistere suo malgrado alle proposte galanti che quest’ultimo rivolge alla cameriera. Ma anche il Conte deve celarsi a Don Basilio, il quale è sopraggiunto per raccontare a Susanna le attenzioni rivolte dal paggio alla Contessa. Allora, spinto dalla gelosia, il Conte esce dal suo nascondiglio e, nel parapiglia che ne segue, scopre il paggio montando su tutte le furie. Entra il coro dei contadini che, istruito da Figaro, ringrazia il Conte per aver abolito il famigerato ius primae noctis. Il Conte, con un banale pretesto, rimanda il giorno delle nozze ed ordina la partenza immediata di Cherubino per Siviglia, dove dovrà arruolarsi come ufficiale del suo reggimento.

Atto II
Camera ricca con alcova
Susanna rivela all’addolorata Contessa le impertinenze del Conte nei suoi confronti. Entra Figaro e racconta il suo piano di battaglia. Intanto, per confondere il Conte, Figaro gli ha fatto pervenire un biglietto anonimo in cui si afferma che la Contessa ha dato un appuntamento ad un suo ammiratore per quella sera. Quindi, propone che Susanna finga di accettare di incontrare il Conte: Cherubino (che non è ancora partito) andrà al posto di lei vestito da donna, la Contessa smaschererà il marito, cogliendolo in fallo, e gli interessi di tutti verranno soddisfatti. Tuttavia, mentre il travestimento del paggio è in corso, il Conte sopraggiunge e, insospettito da alcuni rumori provenienti dalla stanza attigua (dove la Contessa ha rinchiuso Cherubino), decide, di forzare la porta. Ma Susanna riesce a far fuggire Cherubino dalla finestra ed a prenderne il posto. Quando dal guardaroba esce Susanna invece di Cherubino, il Conte è costretto a chiedere perdono alla moglie. Entra Figaro che spera di poter ora affrettare la cerimonia nuziale. Irrompe però anche Antonio che dice di aver visto qualcuno saltare dalla finestra della camera della Contessa. Figaro cerca di parare il colpo sostenendo di essere stato lui a compiere il salto. Ma lo stato di confusione raggiunge il culmine quando arriva Marcellina per reclamare i suoi diritti: ella è ormai in possesso di tutti i documenti necessari per costringere Figaro a sposarla.

Atto III
Sala ricca con due troni
La Contessa spinge Susanna a concedere un appuntamento galante al Conte, il quale però si accorge dell’inganno e promette di vendicarsi. Don Curzio, l’avvocato, entra con le parti contendenti e dispone che Figaro debba o restituire il suo debito o sposare Marcellina. Ma da un segno che porta impresso sul braccio si scopre inopinatamente che Figaro è il frutto di una vecchia relazione tra Marcellina e Bartolo. Madre e figlio si abbracciano. La Contessa intanto esprime il suo dolore e la sua determinazione a riconquistare il cuore del marito. Poi detta a Susanna un bigliettino con l’appuntamento notturno da far avere al Conte, bigliettino che viene sigillato con una spilla. Le due donne, agendo da sole, hanno deciso di perfezionare il piano di Figaro: sarà la stessa Contessa e non Cherubino ad incontrare il Conte al posto di Susanna. Mentre il coro delle giovani contadine entra recando ghirlande per la Contessa, Susanna consegna il biglietto galante al Conte che si punge il dito con la spilla. Figaro è divertito: non ha visto, infatti, chi ha dato il bigliettino al Conte. Quindi si festeggiano le due coppie di sposi: Susanna e Figaro, Marcellina e Bartolo.

Atto IV
Folto giardino

È ormai notte e, nell’oscurità, Barbarina sta cercando la spilla che il Conte le ha detto di restituire a Susanna. Figaro capisce che il biglietto ricevuto dal Conte, nella scena precedente, gli era stato consegnato dalla sua promessa sposa. Credendosi tradito, si nasconde nel giardino per sorprendere i due amanti. Susanna, che ha sentito non vista le rampogne di Figaro, si sente offesa dalla sua mancanza di fiducia e decide di farlo stare sulle spine. Ha dunque inizio il finale. Entra il Conte con colei che crede essere Susanna e che invece è la Contessa travestita. Tutti si perdono nell’oscurità. Anche Cherubino importuna la Contessa credendo di avere a che fare con Susanna. Il Conte poi s’infuria credendo di vedere Figaro corteggiare sua moglie, ovvero Susanna travestita da Contessa. Alla fine si scopre l’equivoco: Figaro chiede scusa a Susanna per aver dubitato della sua fedeltà e il Conte implora il perdono della Contessa. Le nozze tra Figaro e Susanna possono finalmente avere luogo e la “folle giornata” si chiude con il giubilo generale.