Presentata questa
mattina, presso il Teatro Dal Verme, "Architetture dell'invisivile", la 71a Stagione de I Pomeriggi
Musicali, che prenderà il via giovedì 22 ottobre. Sul podio, per il concerto inaugurale, Aldo Ceccato che
celebra i 10 anni della sua nomina a Direttore Emerito della compagine
orchestrale
«Siamo
particolarmente felici di presentare oggi Architetture
dell’invisibile, la Stagione Sinfonica 2015-2016 dell’Orchestra I Pomeriggi
Musicali, firmata dal M° Maurizio Salerno che ringraziamo per aver curato una
proposta originale nell’ispirazione e – soprattutto – nella raffinata ricerca
delle trame sottili della musica, di quelle architetture dell’invisibile che
attingono al repertorio classico ma che vogliono anche dare spunto e occasione
ai compositori della nuova leva.
Il lancio di una nuova Stagione è anche
l’occasione per tracciare un bilancio della Stagione appena conclusa. Possiamo
affermare con gioia che alle nostre spalle abbiamo mesi di successo e
soddisfazioni: la trasmissione in diretta su Rai Radio 3 del concerto
inaugurale della 70ª Stagione con il Messiah
di Händel diretto da Ottavio Dantone; il meraviglioso successo di pubblico e di
critica del Rondò di Festa dello
scorso 5 novembre, che ha festeggiato il 70° anniversario dell’Orchestra con
una giornata di incontri, dibattiti e concerti, culminata nella magnifica
serata che ha rivisto l’affettuoso ritorno sul podio dei Pomeriggi di Daniele
Gatti; il notevole incremento di presenze registrato dalla 70ª Stagione
dell’Orchestra rispetto alla Stagione precedente che pure aveva chiuso in attivo;
il fortunato debutto di ben tre nuove rassegne che – nei mesi estivi – hanno
visto I Pomeriggi Musicali impegnati come non mai a Milano e in Regione
Lombardia. A questo proposito, desideriamo ringraziare il Comune di Milano
nella persona dell’Assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, per essere stato
promotore di una vera e propria macchina da spettacolo con l’originale modello
di Expo in Città, ma soprattutto per aver coinvolto I Pomeriggi in una delle
esperienze più emozionanti che la nostra Fondazione ricordi: l’esecuzione dello
Stabat Mater di Pergolesi nel Cortile della Rocchetta al Castello Sforzesco per
festeggiare l’apertura del Nuovo Museo della Pietà Rondanini. Il recente e
fortunato debutto della Stagione d’Opera nei Teatri di Tradizione lombardi, che
vede ancora una volta protagonista l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, ci offre
l’occasione di esprimere un sentito ringraziamento alla Regione Lombardia e, in
particolare, all’Assessore alla Cultura, Cristina Cappellini, per il prezioso
impegno di OperaLombardia che ha imposto un modello produttivo esemplare per
l’ottimizzazione dei costi delle produzioni d’opera garantendo rappresentazioni
di alta qualità. Un modello di cui I Pomeriggi sono orgogliosi di essere parte.
Il crescente successo di Pubblico, l’affetto degli Artisti, gli attestati di
fiducia e soddisfazione delle Istituzioni, i bilanci in pareggio ci consentono
di guardare al futuro con slancio ed entusiasmo, consapevoli che una storia
lunga e densa come quella dei Pomeriggi obbliga l’attuale Direzione a spingere
verso un’ulteriore crescita, che per un’Istituzione culturale significa di
certo tenere costantemente alta l’attenzione per garantire cartelloni di
qualità, ma anche impegnarsi con tenacia per potenziare e diversificare l’offerta
culturale, lanciare nuovi artisti, attuare una politica dei prezzi a garanzia
della più ampia accessibilità, offrire l’opportunità ai più piccoli di
coltivare la passione musicale e promuovere l’abitudine all’ascolto della
musica nelle scuole e nelle famiglie. Ringraziamo infine il M° Aldo Ceccato,
Direttore Emerito dell’Orchestra, per lungo tempo anche suo Direttore Stabile,
che ha accettato di dirigere il concerto inaugurale della 71ª Stagione
Sinfonica». Paola Ghiringhelli
Presidente Fondazione I Pomeriggi Musicali
Massimo Collarini Consigliere Delegato
Fondazione I Pomeriggi Musicali
La 71a
Stagione: il programma completo
Il
programma, disegnato dal Direttore Artistico Maurizio Salerno è composto da 23
concerti che si terranno al Teatro Dal Verme di Milano dal 22 ottobre al 21
maggio (giovedì ore 21 e sabato ore 17) e rende omaggio a Italo Calvino nel
trentennale della scomparsa e al suo romanzo “Le Città Invisibili”. Il titolo
eloquente di questa nuova edizione è Architetture dell’Invisibile. I 19
concerti eseguiti dall'orchestra de I Pomeriggi (i restanti 4 si devono alle
formazioni ospiti) sono ispirati ad altrettante “città invisibili” fra quelle
descritte da Calvino; il risultato è una sorta di "ideale itinerario
tematico” lungo il quale si svilupperà l’intera Stagione. A queste città
saranno dedicate ben 19 Prime Assolute, una per concerto, commissionate dalla
Fondazione I Pomeriggi Musicali a 19 compositori, alcuni affermati, la maggior
parte giovani emergenti. Come è noto, fin dalle loro origini nel dopoguerra, I
Pomeriggi hanno sempre dato largo spazio, insieme al repertorio Classico, alla
musica Contemporanea. Quello di quest’anno è però un impegno totalmente nuovo:
ognuno dei concerti verrà infatti aperto da un'inedita e breve (circa 5 minuti)
composizione ispirata alla corrispondente “città invisibile”: un’idea di
esplorazione ben presente nel romanzo di Calvino, che grazie ai nostri autori
traghettiamo nel mondo musicale contemporaneo. La collaborazione in atto con
Arnoldo Mondadori Editore impreziosisce il progetto e ne rafforza grandemente
il significato e la caratura. A fianco delle brevi composizioni commissionate,
i programmi dei concerti attingono al repertorio Classico consueto della nostra
Orchestra, con avvincenti incursioni nei capolavori Romantici o Moderni da Čajkovskij
a Brahms, Dvořák, Sibelius, Grieg, Fauré, Ravel, Stravinskij, Šostakovič,
Varèse. Vedremo proposte, sia solistiche sia sinfoniche, tali da valorizzare al
massimo le caratteristiche naturali di una grande formazione da camera. 2 Fra
gli appuntamenti segnaliamo innanzitutto il Concerto Inaugurale della Stagione
(giovedì 22 ottobre con replica sabato
24) diretto da Aldo Ceccato che
in questa occasione celebrerà i 10 anni della sua nomina a Direttore Emerito de
I Pomeriggi. In programma, a seguito di un brano di Virginia Guastella, il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra
di Chopin, solista Pietro De Maria, e
la Sinfonia n. 4 di Schumann (nella
revisione Mahler).
Continuerà
il progetto pluriennale con Alexander
Lonquich, protagonista dell’integrale dei Concerti per Pianoforte e
Orchestra di Beethoven: quest’anno in due appuntamenti eseguirà i Concerti n. 3
e 4 nella duplice veste di solista e concertatore, presentando anche brani di
Giorgio Colombo Taccani e Andrea Portera. L’intero programma è affidato a
interpreti di prima grandezza e di diverse generazioni: come Corrado Rovaris che, dopo una novità di
Alberto Cara, dirigerà Benedetto Lupo
e Beatrice Rana nei Concerti per due
pianoforti di Mozart e Poulenc; e come il giovane ma già affermatissimo Daniele Rustioni impegnato in una nuova
composizione di Carlo Galante oltre che nella Sinfonia n. 3 di Schubert e nella “Renana” di Schumann.
Ancora,
Giordano Bellicampi in coppia con il
chitarrista Emanuele Segre per un
concerto di Castelnuovo Tedesco, seguito dalla novità di Matteo Manzitti e da “La
Riforma” di Mendelssohn. E James
MacMillan che, insieme a una nuova composizione di Carlo Boccadoro, presenterà un proprio Concerto per oboe e
orchestra con la partecipazione dell'oboista Francesco Quaranta.
Nel
doppio ruolo di direttore e di solista svettano Enrico Dindo che, tra un nuovo pezzo di Paolo Longo e la Sinfonia n. 2 di Beethoven, offrirà la
sua esecuzione del Concerto n. 1 di
Šostakovič. E ancora Maurizio Zanini
che lancerà una nuova pagina di Chiara Lemut prima di affrontare dal podio e
alla tastiera un programma francese; Louis Lortie che dirigerà una nuova
composizione di Orazio Sciortino, la
"Tragica" di Schubert e, al pianoforte, un concerto di Mozart; mentre
Stefano Montanari interpreterà il Concerto per violino e orchestra n. 3 di
Mozart, fra un pezzo di Mhedi Khayami e la Settima di Beethoven. Ampia come
sempre a I Pomeriggi è l’apertura ai giovani, confermata dalla partecipazione
di talenti già presenti nel circuito internazionale quali la violinista Anna Tifu, il direttore Alessandro Cadario e Aylen Pritchin, che sotto la direzione
di Donato Renzetti eseguirà il Concerto per violino e orchestra op. 35
di Čajkovskij.
Il concerto
inaugurale
Giovedì 22 ottobre alle 21 e sabato 24 ottobre alla 17, presso il
Teatro Dal Verme (via San Giovanni sul Muro, 2 - Milano), si inaugura la 71°
Stagione Sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali.
Sul
podio il graditissimo ritorno del Maestro Aldo
Ceccato. In programma il Concerto per
pianoforte e orchestra n. 1 op. 11 di Chopin con Pietro De Maria al pianoforte. Seguito da una Prima Assoluta commissionata da I Pomeriggi a Virginia Guastella dal titolo Zaira
tra le misure del suo spazio. Infine la Sinfonia
n. 4 op. 120 di Schumann, che il Maestro Ceccato propone nella revisione
mahleriana di non diffusissima esecuzione. Dice a questo proposito il Maestro
in una breve dichiarazione: «Poco prima della sua scomparsa Mahler pregò sua
moglie Alma di far stampare le sue revisioni delle Sinfonie di Schumann ‘perché
veramente valgono’. Bruno Walter (che fu assistente di Mahler ad Amburgo)
dichiarò in seguito che la ricostruzione delle quattro sinfonie di Schumann è
senza dubbio da considerarsi indispensabile, ciò perché originariamente scritte
da una mano non aderente allo spirito orchestrale in quanto l’immaginazione
timbrica proviene dal pianoforte».
Il
concerto non sarà solo l’inaugurazione della nuova e ricca Stagione Sinfonica,
ma anche l’occasione per celebrare i 10 anni della nomina del Maestro Ceccato a
Direttore Emerito de I Pomeriggi.
I protagonisti del
concerto inaugurale
Aldo Ceccato, Direttore Emerito
dei Pomeriggi Musicali, è nato a Milano nel 1934. Proviene da una splendida
tradizione: far musica in famiglia. Agli anni dedicati allo studio del
Pianoforte, sotto la guida di Carlo Lonati, maestro di Carlo Vidusso e Maurizio
Pollini, sono seguiti gli studi di Composizione con Bruno Bettinelli e
direzione d’Orchestra con Sergiu Celibidache. Dal suo debutto a Milano con il
Don Giovanni di Mozart nel 1963, Aldo Ceccato ha diretto in 36 Nazioni del
Mondo, le più prestigiose Orchestre. Oltre all’attività direttoriale, si dedica
all’insegnamento, attraverso masterclass Internazionali. Conferenziere
brillante, è anche scrittore di trattati inerenti le “attualizzazioni” di
autori quali Beethoven, Schubert, Schumann e Brahms. Ampia la sua discografia
per le case E.M.I, ABC, Philips, Frame. Particolarmente importante per la
storia dei Pomeriggi Musicali sono le sue incisione della Missa Solemnis e la
Nona Sinfonia di Beethoven per La Bottega Discantica e i tre Poemi Sinfonici di
Victor de Sabata con la Filarmonica di Londra per la Hyperion. Aldo Ceccato è
Accademico di Santa Cecilia, Cavaliere di Gran Croce ed è stato nominato Doctor
Honoris Causa dalla americana Michigan University.
Dopo
aver vinto il Premio della Critica al Concorso Čajkovskij di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo
Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani-Teatro alla Scala di Milano (1990)
e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio
Mendelssohn ad Amburgo. Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo
pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di
Chopin. L’integrale è stata registrata per DECCA e ha ricevuto importanti
riconoscimenti dalla critica internazionale, tra cui Diapason, International
Piano e Pianiste. Nel 2010, anno del bicentenario della nascita del compositore
polacco, Pietro De Maria è stato invitato a suonare Chopin nelle più importanti
sedi internazionali, tra cui Berlino, Parigi, Varsavia, Zurigo, Roma, il
Festival di Nohant, Pechino e Singapore. Pietro De Maria insegna alla Scuola di
Musica di Fiesole, all’Accademia di Musica di Pinerolo e al Musikdorf di Ernen
in Svizzera.
ZAIRA TRA LE MISURE
DEL SUO SPAZIO di Virginia Guastella
Nel
mio brano “gli avvenimenti del passato”, come scrive Italo Calvino, diventano
ricordi di un melodismo passato che, in frammenti, si dipana nello spazio
orchestrale, a tratti cameristico e parossistico. La mia città invisibile, ma
sonora, contiene il passato e lo filtra come fa la memoria con i ricordi: ne
muta i contorni, i tratti e li trasferisce in una dimensione altra. Il passato
è anche quello del repertorio musicale tradizionale rappresentato dai motivi
dalla Quarta Sinfonia di Schumann, che scompongo e assemblo in nuovi equilibri
formali del presente.
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