Dall’11 al 25 luglio, torna il
“ballo grande” alla Scala a celebrare le conquiste del Progresso. In scena
centocinquanta artisti, con il Corpo di Ballo della Scala al completo e in
apertura due guest internazionali: Alina Somova e Federico Bonelli
(Foto: Brescia-Amisano) |
Nel
1881, sullo sfondo del nuovo secolo, e alla vigilia dell’Esposizione Nazionale
che vide Milano protagonista culturale e produttiva in un’Italia da poco
unificata, il sipario della Scala si aprì su Excelsior “azione
coreografica, storica, allegorica e fantastica”, con libretto e coreografia di
Luigi Manzotti, musica di Romualdo Marenco e scene di Alfredo Edel, kolossal vivace e carico di ottimismo,
che fu un successo straordinario in tutto il mondo.
(Foto: Brescia-Amisano) |
Non
poteva quindi mancare ora, nella programmazione di Expo 2015 l’originale e italianissimo balletto,
esaltazione delle conquiste del Progresso scientifico e tecnologico che unisce
e affratella i popoli, che rivive nell’edizione firmata nel 1967 da Crivelli,
Dell’Ara, Carpi, Coltellacci, alla Scala dal 1974 e l’ultima volta in scena nel
gennaio 2012.
A
tre anni dalle precedenti rappresentazioni torna quindi trionfalmente alla
Scala Excelsior, il “ballo grande” dai grandi numeri che, dall’11
al 25 luglio, è il primo titolo di balletto a entrare nella programmazione
di Expo.
Centocinquanta
artisti in scena, tra ballerini, comparse e allievi della Scuola; quasi
duecento costumi, il Corpo di Ballo della Scala al gran completo e
in apertura due guest internazionali, Alina Somova Principal al Teatro
Mariinskij di San Pietroburgo e Federico Bonelli Principal del Royal
Ballet per celebrare il trionfo della Luce e della Civiltà sull’Oscurantismo: Excelsior non tradisce quindi la vocazione
internazionale che lo ha accompagnato fin dalla sua nascita a fine Ottocento
e si apre ora al pubblico eterogeneo che
raggiungerà Milano durante Expo per celebrare con affetto, divertimento,
spettacolarità, il recupero di un passato che non ha perso il suo fascino.
Attesissimo
il ritorno, nelle recite dell’11, 13 e 15 luglio, di Alina Somova, Principal
al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo che ha già brillato nel ruolo della
Civiltà nel 2012. Accanto a lei, nel ruolo dello Schiavo, in una nuova e
inedita partnership Federico Bonelli, Principal del Royal Ballet,
finalmente sul palcoscenico della Scala dopo numerosi anni: fu ospite
infatti soltanto nel gennaio 2007 all’interno del Gala des
Étoiles.
Con
Alina Somova e Federico Bonelli, le prime recite dell’11, 13 e 15
luglio vedranno in scena negli altri ruoli principali Marta Romagna (La
Luce), Mick Zeni (L’Oscurantismo), Virna Toppi (La Folgore,
in debutto nel ruolo) e Antonina Chapkina (la Mora Indiana, in debutto
nel ruolo).
Nelle
successive recite, numerosi gli artisti scaligeri che si alterneranno nei ruoli
principali: nel ruolo della Luce ancora Marta Romagna, poi Virna
Toppi in debutto nel ruolo così come Antonina Chapkina;
l’Oscurantismo sarà Massimo Garon, Marco Agostino (in
debutto nel ruolo) e Christian Fagetti; la Civiltà vedrà il debutto di Nicoletta
Manni, di Virna Toppi e di Vittoria Valerio. Dopo Bonelli, il
ruolo dello Schiavo verrà interpretato anche da Timofej Andrijashenko in
debutto nel ruolo cosi come Nicola Del Freo, da Antonino Sutera,
Federico Fresi e ancora in debutto Angelo Greco. La Folgore sarà,
nelle repliche, Antonella Albano, Chiara Fiandra e in debutto Gaia
Andreanò , mentre la Mora Indiana sarà interpretata anche da Marta
Romagna e Virna Toppi (in debutto nel ruolo).
Con
i suoi famosissimi galop, con le bandiere da tutto il mondo, in undici
quadri il “ballo grande” vedrà impegnato tutto il Corpo di Ballo al gran
completo: seppure ben lontano dalle masse che caratterizzarono il debutto nel
1881 (una folla di interpreti, oltre 500 comparse, cammelli, elefanti, cavalli)
anche l’edizione di Crivelli, Dell’Ara, Carpi, Coltellacci, che dal 1967 ha
riportato sulla scena l’estro manzottiano e il sapore antico dello spirito
italiano in danza, ha numeri che non sfigurano accanto ai grandi balletti del
repertorio, da Bella Addormentata o Raymonda.
Centocinquanta
artisti in scena - novanta ballerini, quaranta comparse e una ventina di
allievi della Scuola di Ballo e trentacinque ruoli, tra primi ballerini e
solisti. Niente Principi o Principesse pero’: qui trionfano i simboli, come
Luce, Oscurantismo, Civiltà, Fama, Valore, Invenzione, Concordia, Costanza e
vengono celebrati gli eroi del Progresso come Dionisio Papin, “inventore della
prima macchina a vapore”, Alessandro Volta “genio dell’elettricismo”,
l’ingegnere italiano da Bardonecchia e francese da Modane (cosi ufficialmente
indicati in locandina) artefici dell’apertura del traforo del Cenisio, che
Manzotti definì “coronamento della fratellanza tra i popoli” nelle note al
libretto, che ora vengono declamate da una voce fuori campo. E ancora: al posto
di Driadi, Willi o Silfidi ecco i telegrafisti a Washington, e la Folgore a
testimoniare gli esiti della scoperta dell’elettricità; uomini e donne da ogni
parte del mondo che si ritrovano a danzare con la Civiltà, uniti dall’apertura
del Canale di Suez: Cinesi, Turchi, Spagnoli, Inglesi, Indiani….
Una
serie di gloriosi avvenimenti quindi, che non poteva terminare se non con la
grande Apoteosi: nella gioia dello sventolio di ottantasei bandiere da tutto il
mondo si trovano riuniti la Scienza, il Progresso, la Fraternità,l’Amore, per
festeggiare il presente, e soprattutto l’Avvenire.
11, 13, 15, 16, 18 (2
rappr.), 21, 22, 25 luglio 2015
Excelsior
Azione
coreografica, storica, allegorica, fantastica in due parti e undici quadri di Luigi Manzotti
Coreografia
Ugo Dell’Ara
Regia
Filippo Crivelli
Musica
Romualdo Marenco
Revisione
musicale di Fiorenzo Carpi e Bruno Nicolai
Direttore
David Coleman
Scene e costumi Giulio Coltellacci
Luci Marco
Filibeck
Artisti ospiti
Alina
Somova (11, 13, 15 lug.)
Federico
Bonelli (11, 13, 15
lug.)
Corpo di Ballo e
Orchestra del Teatro alla Scala
Allievi della Scuola di
Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala
Produzione Teatro alla
Scala
(Comunicato
stampa)