Giovedì
26 e sabato 28 marzo al Teatro Dal Verme.
In programma musiche di: Honnegger, Saint-Saëns, Debussy
e Fauré
Il prossimo appuntamento della 70ª Stagione Sinfonica de I Pomeriggi Musicali, vedrà la
partecipazione straordinaria di una solista d’eccezione: Luisa Prandina,
giovane prima arpa dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Ad
affiancare l’arpa magica di Luisa Prandina, sul palco del Teatro dal Verme,
sarà l'Orchestra I Pomeriggi Musicali, diretta dalla bacchetta del Maestro
Alvise Casellati, già ospite prestigioso di questa 70ª Stagione Sinfonica.
Il programma della serata, dal sapore
ancestrale, e con forte rimando al tema della Natura, si aprirà sulle note della
Pastorale d'été, di Honegger, scritta nel
1920, ma che sembra riportarci indietro nel pieno di un romanticismo dolce e
dalle tinte pastello. Diviso in tre parti, il poema pastorale non contempla
l'idea di sviluppo, ma si basa invece su un continuo scambio dei temi creando
un continuo dialogo fra gli strumenti.
A continuare
sarà: Morceau de concert per
arpa e orchestra, op. 154, composto da Saint-Saëns nel
1918, sul finire della Prima Guerra Mondiale. Lo stile del compositore, anche
in quest'opera, risulta lontano da quelli che erano gli stravolgimenti stilistici
e armonici del tempo e resta fedele a quelle che sono le armonie tradizionali,
brillando però nelle scelte melodiche e timbriche, vera colonna portante dei
quattro movimenti. Sarà poi la volta di Danse sacrée et danse profane,
di Debussy, opera
nata all' ombra di La mer, una delle composizioni più importanti e
complesse dell'intera carriera del compositore. L'opera, pur essendo nettamente
strutturata in due parti, viene eseguita senza pause, creando continuità fra le
atmosfere rarefatte e lievi della prima parte, e il ritmo più mosso e dai
contrasti dinamici della seconda.
A chiudere il
concerto sarà Pelléas et Melisande,
op 80, di Fauré, che il compositore scrisse per una messa
in scena in lingua inglese, a Londra, dell'omonimo dramma di Maeterlinck. Dei
diciannove numeri originali, che componevano la partitura, Fauré ne scelse
quattro, a cui si dedicò a lungo per realizzarne una versione orchestrale. In
quest'opera affiorano al meglio i tratti distintivi dello stile del
compositore: la delicatezza, l'attenzione ai passaggi contrappuntistici e la
predilezione per un'armonia quasi sfuggente, ricreando un’atmosfera suggestiva
ma sempre equilibrata in cui i colori orchestrali brillano.
Alvise M. Casellati si
è diplomato in violino con Guido Furini al Conservatorio di Musica Pollini di
Padova, sua città natale. Ha continuato gli studi con Felice Cusano e
Taras Gabora. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Padova, ha conseguito
con successo il master in diritti d'autore alla Columbia University di New
York. Ha suonato con varie orchestre e ensemble cameristici in Italia,
Belgio e Stati Uniti. Avvicinatosi alla direzione d’orchestra con Leopold
Hager (Musik Hochschule), a Vienna, e Vincent LaSelva (Juilliard School of
Music), a New York, si forma con Piero Bellugi, partecipa a corsi
internazionali con Colin Metters, Korchmar e Nicotra e attende alle prove
di grandi direttori come Ivan Fisher con la Budapest Festival Orchestra e a
quelle d’opera di Gustav Kuhn al Tiroler Festspiele di Erl. Tra le varie
esperienze, Casellati ha diretto la Svetlanov Symphony Orchestra di Mosca,
l’Orchestra Statale Sinfonica di San Pietroburgo, la Liepaja Symphony Orchestra
e i New York Chamber Virtuosi al Lincoln Center di New York. Debutta in
Italia con l'Orchestra e il Coro della Fenice al Teatro La Fenice di Venezia,
con il Concerto per i 150 anni dell'Unità d'Italia e ritorna, l’anno
successivo, con l’Orchestra della Fenice al Teatro Malibran di Venezia. Dirige
in tournèe l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo,
dalle quali è ancora invitato a dirigere come direttore ospite. È
Presidente e Fondatore della Venetian community of New York ed è coinvolto in
varie associazioni non profit per la promozione della cultura italiana negli
Stati Uniti (La Fondazione, di cui è socio fondatore, Save Venice di New York,
etc.).
Luisa Prandina ha studiato presso la Civica Scuola di
Musica di Milano, diplomandosi non ancora sedicenne con il massimo dei voti. A
dieci anni vince il primo premio assoluto al concorso nazionale Bellini di Como
per giovani strumentisti e in seguito diversi concorsi nazionali ed
internazionali.
Dal 1986 è prima arpa delle Orchestre dei
Giovani della Comunità Europea (E.C.Y.O.), della Radio di Francoforte, della
Chamber Orchestra of Europe. A ventitré anni è diventata prima arpa
dell’orchestra del Teatro alla Scala, avendo vinto il concorso internazionale
per ricoprire tale ruolo.
Luisa
Prandina svolge un’intensa attività concertistica sia in formazioni cameristiche
che con musicisti prestigiosi quali Yuri Bashmet, Dora Schwarzberg. Come
solista, ha collaborato con prestigiose orchestre quali: la Filarmonica della
Scala, i Solisti Veneti, i Virtuosi di Mosca, la Malher Chamber Orchestra e I
Pomeriggi Musicali di Milano. È ospite solista in importanti sale da concerto: la
Scala di Milano, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, la Philarmonie di Berlino,
la Kurhaus di Wiesbaden.Apprezzata dalla critica musicale di tutto il mondo, si
è guadagnata definizioni come: «Ha maturato un vigore di mano e una rotondità
di suono-colore e una razionalità sicura”(“Corriere della Sera”); «Les phrasés
élegants et l’ènergie de Luisa Prandina ont fait merveille» (“Nice Matin”); «Il
concerto per flauto ed arpa alla Scala è stato passerella perfetta per la
poesia musicale e l’estro strumentale incantevoli di Luisa Prandina» (“La
Repubblica”); «L’arpa va in scena e domina la Scala» (“Il Giornale”); «Ha
entusiasmato non solo per il suono perlaceo dell’arpa, ma soprattutto per
l’ampiezza di variazioni dell’interpretazione... Temperamento spagnolo» (“Frankfurter
Allgemeine Zeitung”). Ha inoltre, inciso con l’Orchestra Filarmonica della
Scala, diretta dal Maestro Riccardo Muti, il Concerto di Mozart, K 299,
per la casa discografica E.M.I., per la rivista “Amadeus”, la S.D.R. e per
Hanssler Classic.
Teatro
Dal Verme, via San Giovanni sul Muro, 2 – Milano
Giovedì 26 marzo, ore 21.00
Sabato 28 marzo, ore 17.00
Prove generali - Giovedì 26
marzo, ore 10.00
Direttore: Alvise Casellati
Arpa: Luisa Prandina
Orchestra
I Pomeriggi Musicali
Honegger, Pastorale d'été
Saint-Saëns, Morceau de concert per arpa e orchestra
Debussy, Danse sacrée et danse profane
Fauré, Pelléas et Melisande, suite
BIGLIETTI
Interi
Primo Settore
(Platea, dalla fila 1 alla 30): € 19,00 +
prevendita
Secondo Settore
(Platea, dalla fila 31 alla 40): € 13,50
+ prevendita
Balconata: € 10,50 + prevendita
Ridotti (Giovani under 26;
Anziani over 60; Cral; Ass.
Culturali,
Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore
(Platea, dalla fila 1 alla fila 30) €
15,00 + prevendita
Secondo Settore
(Platea, dalla fila 31 alla fila 40) €
11,50 + prevendita
Balconata € 8,50 + prevendita
BIGLIETTI per le prove generali aperte
Interi: € 10,00 + prevendita
Ridotti (Giovani
under 26; anziani over 60; cral; ass. culturali, biblioteche; gruppi; scuole e
università): € 8,00 + prevendita
Biglietteria
TicketOne
Teatro Dal Verme
Via
San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel.
02 87.905.201
dal
martedì al sabato dalle 11.00 alle 18.00
Biglietteria on-line: www.ticketone.it
(comunicato
stampa)