A pochi giorni dall’avvio della
Stagione Concertistica 2015 del Teatro Lirico di Cagliari, le segreterie
territoriali SLC-CGIL UILCOM-UIL FIALS-CISAL SNATER
LIBERSIND-CONF denunciano una situazione di disagio. Di seguito, la lettera di questa
mattina
SLC-CGIL UILCOM-UIL FIALS-CISAL SNATER
LIBERSIND-CONFSAL
Cagliari, 09.03.2015
Spett.
Ministro del MIBACT Dott. Dario Franceschini
Spett.
Presidente Regione Sardegna Dott. Francesco Pigliaru
Spett.
Presidente Fondazione TLC Sig. Massimo Zedda
Egregi
Consiglieri di Indirizzo
e p.c.
Lavoratori tutti
Venerdì 6 e sabato 7 marzo si sono svolti al Teatro Lirico di
Cagliari i primi due concerti programmati dalla neo sovrintendente dott.ssa
Angela Spocci. Il risultato è stato disarmante e umiliante al contempo: poco
più di un centinaio di spettatori a serata e teatro desolantemente vuoto. Non
c’è prospettiva che vada oltre metà maggio (e la “rassegna di concerti”
presentata alla conferenza stampa di venerdì 6 marzo ne è la prova) nonostante
i proclami del presidente, è assente una pianificazione organica che nel
vincolo del pareggio di bilancio possa garantire maggior produttività con un
minor dispendio di risorse, viene incomprensibilmente trascurata la priorità
del conseguimento a fine anno di un punteggio FUS tale da garantire un adeguato
finanziamento ministeriale per il 2016, in sostanza è del tutto assente un’idea
ben precisa di quale sia il teatro che si vuole costruire.
La nostra fondazione è l’unica del panorama
nazionale a non
avere ancora presentato una stagione organica 2015, mentre le altre 13 si
stanno apprestando a proporre quella del 2016: il surrogato di programmazione
presentato dalla sovrintendente venerdì 6 marzo è incompleto nella declinazione
di programmi ed interpreti, di dubbio livello artistico e vede la totale
assenza dell’opera lirica, genere altamente premiato dal ministero per
l’assegnazione dei finanziamenti annuali.
È incomprensibile che una fondazione
che quest’anno avrà entrate certe per almeno 19 milioni di euro non sia in grado, o non
voglia, presentare nulla più di una decina di concerti preconizzando in tal
modo un ridimensionamento futuro del teatro più che certo. Il crollo delle
presenze ai summenzionati concerti del 6 e 7 marzo, “da Le Roncole al
Nuraghe…”, è il prodromo del disastro annunciato della prossima campagna
abbonamenti: tempi tecnici di vendita errati, pubblicità inadeguata,
manifestazioni concomitanti e una proposta artistica incompleta sono elementi
che condurranno a un inevitabile fallimento dell’offerta proposta e a una
conseguente contrazione delle entrate. Il perseguimento da parte della
sovrintendente di una riduzione sistematica dell’attività lavorativa del teatro
e la sua totale indifferenza a perseguire un progetto funzionale ad un futuro
incremento di sovvenzioni, oltre ad avere conseguenze nefaste in un’ottica
finanziaria, porterà ad una drastica riduzione dell’impiego di più di 100
lavoratori precari che collaborano da oltre un decennio con la fondazione e che
in tal modo vedranno negato il loro diritto ad avere un lavoro e una
retribuzione.
Qualora questo progetto di
annichilimento della fondazione non subisse un mutamento di direzione chiaro e
progettualmente circostanziato, condurrà il teatro in una spirale che avrà
quale termine ultimo la chiusura dell’attività entro qualche anno. Alla luce
dei fatti sopra esposti, le scriventi OOSS si appellano al Ministro
del MIBACT dott. D. Franceschini, al Presidente della Regione Sardegna
dott. F.Pigliaru e ai Consiglieri di Indirizzo della Fondazione affinchè
pongano termine a questa gestione palesemente inadeguata ad un’eccellenza quale
le firmatarie reputano il Teatro Lirico di Cagliari.
F.to Segreterie Territoriali SLC-CGIL
UILCOM-UIL FIALS-CISAL SNATER LIBERSIND-CONF