Andrea
Battistoni, il Trio Modigliani e Alfonso Antoniazzi saranno i protagonisti del
prossimo appuntamento della Stagione Concertistica de I Pomeriggi al Teatro Dal
Verme. In programma le “Danze di Galanta” di Kodály, “Vatel” di Marco Tutino, in prima esecuzione assoluta, e
il “Concerto dell’albatro” di Ghedini
«Vatel appartiene al genere
del melologo, ampiamente frequentato da illustri autori del passato e del
presente. Mi sono sempre trovato a mio agio nel pensare la musica come
paesaggio per un testo; dove però il paesaggio non svolga la semplice funzione
di sfondo, e nemmeno rappresenti un commento didascalico, per quanto
pertinente, a una narrazione altra.
La musica e il testo stringono un patto
indissolubile nel concorrere alla drammaturgia, che qualsiasi storia narrata
sottende. E la supremazia dell’una sull’altro è esclusa: entrambe le lingue
narrano, su piani e con regole diverse, la stessa vicenda. Come direbbe Vatel,
il cuoco francese protagonista del racconto, che di amalgami e alchimie se ne
intendeva, dall’unione di diversi elementi si può ottenere una terza cosa che
ha però un unico sapore, non la semplice somma algebrica delle sue componenti,
ma la fusione inestricabile di sostanze precedentemente divise. Ho rinunciato
da subito a stabilire una qualsiasi relazione tra il tempo evocato dalla
vicenda - il Settecento - e lo stile della musica; la presenza di memorie
settecentesche riferite al testo avrebbe limitato la possibilità straordinaria
che il linguaggio musicale detiene quasi in esclusiva, quella di rendere
presente ogni passato, di riannodare ogni distanza temporale in un attimo e, in
definitiva, di annullare il tempo cronologico per evocare un tempo interiore
che è per sua natura immanente. Vatel è dunque il racconto di una
esperienza, ma anche l’esperienza del racconto; si divide in porzioni distinte,
possiede temi ben riconoscibili e ricorrenti, impiega una logica armonica assai
unitaria, e si dota di una struttura ritmica molto omogenea. Ma questi sono
ingredienti che tutti possono procurarsi, quanto alle quantità e al modo di
metterli assieme, la ricetta è segreta».
Marco
Tutino
Il prossimo concerto della 70a Stagione Sinfonica de I
Pomeriggi Musicali, vedrà il ritorno sul podio dell’Orchestra I
Pomeriggi Musicali del M° Andrea Battistoni, giovane ma già affermato
protagonista del panorama internazionale. Di sicuro interesse sarà la
collaborazione con il Trio Modigliani (Mauro Loguercio al violino,
Francesco Pepicelli al violoncello, Angelo Pepicelli al pianoforte), in un
concerto dal forte accento contemporaneo che si aprirà sulle note delle Danze di Galanta di Kodály
e si chiuderà con il Concerto
dell'albatro, lavoro di Giorgio Federico Ghedini scritto
nel 1945 per violino, violoncello, pianoforte, orchestra, e voce
recitante, che per l’occasione sarà quella di Alfonso Antoniozzi.
Momento centrale della
serata, sarà la prima esecuzione assoluta del brano Vatel, nato su testo di Angelo Calippo e scritto da Marco Tutino – sodale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali
della quale è stato direttore artistico dal 1990 al 1994. Con questo
appuntamento, I Pomeriggi Musicali confermano la loro costante attenzione alla
contemporaneità e alla ricerca di nuovi linguaggi con la volontà di proporre
nuove prospettive artistiche al pubblico, cifra che ha costantemente caratterizzato
questi settanta anni da protagonisti del panorama musicale.
Nato a Verona nel
1987, Andrea Battistoni è uno dei
giovani emergenti del panorama musicale internazionale. Inizia gli studi
musicali a sette anni, con Petra e Zoltan Szabò, proseguendo la propria
preparazione al Conservatorio Dall'Abaco della sua città, dove consegue nel
2006 il diploma in violoncello. Si perfeziona poi, in Germania con M. Flaksman
e nel 2008 consegue la laurea di Biennio Specialistico. Completa i suoi studi
di Composizione ottenendone la laurea nel 2013. Inizia lo studio della
direzione d'orchestra nel 2004; successivamente si perfeziona con Ennio Nicotra
in Russia, con Gabriele Ferro presso la Scuola di Musica di Fiesole, con
Gianandrea Noseda all'Accademia Musicale di Stresa; è stato inoltre assistente
di Piercarlo Orizio. Nel giugno 2008, ha avuto luogo il suo debutto al Festival
Internazionale A. B. Michelangeli di Brescia e Bergamo e, nell'ottobre 2008,
grazie a Maurizio Barbacini, del quale è stato assistente, ha luogo il suo
debutto operistico con La bohéme di
Puccini presso il Teatro di Basilea. Dal 2006 ha intrapreso una rapida carriera
direttoriale che lo ha portato a esibirsi, con le rispettive compagini
orchestrali, in importanti teatri, quali Deutsche Oper di Berlino, Teatro
Mariinsky di San Pietroburgo, Palau de les Arts di Valencia, Teatro Bunkaikan
di Tokyo, Semperoper di Dresda, Royal Opera di Stoccolma, National Center of
Performing Arts di Pechino, Arena di Verona, Teatro San Carlo di Napoli, Parco
della Musica di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di
Genova, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Massimo di
Palermo; ha inoltre diretto formazioni prestigiose quali l'Orchestra
dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della
RAI, Tokyo Philarmonic Orchestra, Israel Philarmonic Orchestra, Orchestra del
Maggio Musicale Fiorentino, St. Petersburg State Symphony Orchestra,
l'Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Filarmonica Marchigiana,
l'Orchestra da Camera di Mantova, l'Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano,
l'Orchestra Giovanile Italiana, l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento,
l'Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, l'Orchestra della Svizzera
Italiana, l'Orchestra del Teatro Regio di Torino. Nel 2012 diventa, a soli 24 anni,
il più giovane direttore mai salito sul podio del Teatro alla Scala, con Le nozze di Figaro di Mozart, cui segue
l'acclamato debutto sinfonico con la Filarmonica della Scala. Nel triennio
2014-2016 è stato nominato Primo direttore ospite del Teatro Carlo Felice di
Genova che lo vedrà protagonista sia nel repertorio operistico che in quello
sinfonico. Nel triennio 2014-2016 è stato nominato Primo direttore ospite del
Teatro Carlo Felice di Genova che lo vedrà protagonista sia nel repertorio
operistico che in quello sinfonico. È stato Primo direttore ospite del Teatro
Regio di Parma nel biennio 2011-2012, dirigendo i suoi complessi in numerose
produzioni sinfoniche e operistiche, durante il Festival Verdi e in prestigiose
tournée all'estero. Ha al suo attivo diversi titoli operistici: Il barbiere
di Siviglia, Il viaggio a Reims di Gioacchino Rossini, Il matrimonio
segreto di Domenico Cimarosa, L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti,
Nabucco, Attila, Macbeth, Luisa Miller, Stiffelio, Rigoletto, Il
Trovatore, La Traviata, Un ballo in maschera, Otello, Falstaff, di Giuseppe
Verdi, La Bohéme, Tosca, Turandot di Giacomo Puccini, Carmen di
Georges Bizet, Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea. Andrea Battistoni
ha partecipato a diversi festival, tra cui: il Festival Internazionale A. B.
Michelangeli di Brescia e Bergamo, Rossini Opera Festival, Festival della Valle
d'Itria, Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Spiele Festival
Sudtirol, Maifest Spiele Wiesbaden; ha collaborato inoltre, con molti affermati
solisti, fra i quali: Ivo Pogorelich, Enrico Dindo, Mariella Devia, Leo Nucci,
Sergej Krylov, Mario Brunello, Luis Lortie, Emmanuel Pahud, Vadim Repin.
Convinto che l'arte appartenga a tutti e debba rivolgersi alle platee più ampie
e trasversali, ha spesso portato la musica in luoghi inconsueti: ha
recentemente diretto l'Orchestra Filarmonica della Scala al Forum Assago di
Milano di fronte a ottomila spettatori; è stato protagonista, con l'Orchestra
Sinfonica Nazionale della RAI, del concerto per i 150 anni dell'Unità d'Italia
in piazza Castello a Torino, per un pubblico di oltre venticinquemila persone;
ha diretto, per la prima volta in epoca moderna, un allestimento operistico nel
Teatro Farnese di Parma; ha inaugurato la nuova Opera House di Muscat, in Oman;
ogni estate conduce un'orchestra sinfonica sulle montagne del veronese, per
avvicinare un pubblico di giovani alla grande musica. Nel 2012 è uscito per
Rizzoli il suo primo libro, Non è musica
per vecchi. Ha recentemente dato vita al progetto Andrea Battistoni &
the B-Side Trio accanto agli amici musicisti Sergio Baietta (pianoforte),
Alessandro Beverari (clarinetto) e Niccolò Bollettini (voltapagine), che
propone innovativi concerti-spettacolo multimediali di cabaret e divulgazione
musicale. Nel 2013 e nel 2014 il gruppo è stato in residenza presso il Teatro
Ristori di Verona, curando una rassegna di lezioni-concerto per le scuole
accolta con entusiastici consensi da una platea di giovanissimi, mentre il
concerto serale, inserito nella stagione del teatro, ha visto il tutto
esaurito. Accanto all'attività di direttore d'orchestra, Battistoni sta anche
affiancando con crescente impegno quella di compositore: diplomatosi in
Composizione con lode presso il Conservatorio di Verona nel 2012. All'attivo ha
già diversi lavori per il teatro, sinfonici e cameristici le cui prime
esecuzioni sono state salutate con grande entusiasmo dal pubblico.
Nato Viterbo, dopo il conseguimento degli
studi classici, Alfonso Antoniozzi
ha studiato canto con Sesto Bruscantini. Nel corso della sua carriera ha
calcato i palcoscenici dei maggiori teatro al mondo, fra i quali: Teatro alla
Scala, Covent Garden, Metropolitan, Wiener Staatsoper, Berliner Staatsoper,
Opéra di Parigi, Lyric Opera di Chicago, Concertgebouw di Amsterdam, Accademia
Nazionale di Santa Cecilia, San Francisco Opera. Il suo vasto repertorio
comprende tutti i grandi titoli d’opera buffa rossiniana e donizettiana,
insieme a capisaldi del genere come Falstaff
di Giuseppe Verdi e Gianni
Schicchi di Giacomo Puccini e alla trilogia Mozart/Da Ponte. In
tempi recenti l'artista, che il “Corriere della Sera” considera «il miglior
baritono buffo italiano», ha affiancato al suo repertorio alcune felicissime
incursioni nell’opera moderna, come Candide
di Leonard Bernstein a Santa Cecilia con Jeffrey Tate, Death in Venice di Benjamin
Britten a Genova e Firenze con Bruno Bartoletti, Il cappello di paglia di Firenze alla Scala e a Torino con
Bruno Campanella. Tra le sue molteplici interpretazioni ricordiamo: Il turco in Italia (Don Geronio), Il barbiere di Siviglia (Don
Bartolo) al Teatro alla Scala di Milano con il M° Riccardo Chailly, La forza del destino (Frà
Melitone) all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Valerij Gergiev e alla
Scala con Riccardo Muti, Matilde di
Shabran al Covent Garden di Londra, Il barbiere di Siviglia al Metropolitan di New York con Bruno
Campanella ed all’Arena di Verona con Claudio Scimone, Il viaggio a Reims (Don Profondo)
a Genova con la regia di Dario Fo, nonché l’inaugurazione del Macerata Opera
Festival al Teatro Lauro Rossi con una nuova produzione di Les mamelles de Tirésias di
Poulenc firmata da Pierluigi Pizzi e i quattro ruoli di “vilain” ne Les Contes d’Hoffmann a
Palermo e Roma. Della sua ricca discografia si segnalano La bohème (EMI), Il signor Bruschino e Mare nostro (Ricordi/Fonit Cetra),
I tre amanti e Don Procopio (Bongiovanni), Il matrimonio segreto, Nina, o sia la pazza per amore e Linda di Chamounix (Arts Records),
Le nozze di Figaro (Telarc),
La romanzesca e l’uomo nero di
Donizetti (Opera Rara). Ha preso parte a diverse produzioni del Teatro alla
Scala teletrasmesse in televisione (Il
turco in Italia, Il
barbiere di Siviglia e Il
cappello di paglia di Firenze). Fra le edizioni in dvd si segnalano Il barbiere di Siviglia dal
Teatro Regio di Parma e La
Cenerentola dal Teatro Carlo Felice di Genova. La scorsa
stagione ha interpretato Il
signor Bruschino (ruolo del titolo) al Teatro Verdi di
Sassari, Il campanello dello
speziale di Donizetti al Teatro San Carlo di Napoli, Il barbiere di Siviglia (Don
Bartolo) a Treviso e Ferrara, Il
marito disperato (Marchese) a Hong Kong e la prima
rappresentazione italiana di Divorzio
all’italiana di Battistelli al Teatro Comunale di Bologna. Ha
curato inoltre la regia di una nuova produzione de Le nozze di Figaro per il
Teatro Colon de Buenos Aires. Ha inaugurato questa stagione interpretando con
grande successo il ruolo del titolo in Don Pasquale alla Scottish Opera di Glasgow, seguito
dall’interpretazione del ruolo di Bartolo ne Il barbiere di Siviglia al Teatro Carlo Felice di
Genova. Nel 2008 ha debuttato come regista presso il Tuscia Opera Festival in
una nuova produzione de Il
barbiere di Siviglia. A maggio 2009 ha curato la regia di una nuova
produzione di Don
Pasquale al Teatro Comunale di Bologna. Nella stagione 2010/11
ha raccolto unanimi consensi di pubblico e critica con due nuove
produzioni: La traviata al
Teatro Comunale di Bologna e il dittico Il tribuno e Der Diktator al Festival della Valle dell’Itria di
Martina Franca. Nel 2013 la sua fortuna produzione de La Traviata è stata ripresa
dalla Otzu Nikikai Opera Foundation in Giappone.
Il Trio Modigliani nasce dall'incontro nel 2005 fra i due
fratelli: Francesco e Angelo Pepicelli
– che già facevano duo insieme da venticinque anni, e che avevano suonato con
alcuni dei più grandi nomi del concertismo – e Mauro Loguercio, reduce da esperienze cameristiche con artisti di
prima grandezza quali Nikita Magaloff, Antonio Meneses, Maria Joao Pires, Tamas
Vasary. Il Trio Modigliani, rappresenta l'esempio di come si dovrebbe intendere
il suonare insieme, confrontandosi apertamente per raggiungere l'obiettivo di una
convinzione assoluta relativa al fatto musicale. In questi otto anni di
collaborazione, il Trio Modigliani ha suonato in diversi paesi, tra cui:
Inghilterra, Austria, Svizzera, Francia, Spagna, Sud America. In Italia, hanno
suonato per l'Unione Musicale di Torino, per gli Amici della Musica di Vicenza,
Piacenza, Verona, Lucca, le Società dei concerti di Milano, Brescia, Il
Quirinale, la Superiore a Pisa, Il Teatro Nuovo a Udine, l'Istituzione
Sinfonica Abruzzese e al Teatro dal Verme con l'Orchestra I Pomeriggi Musicali
di Milano. Hanno inoltre registrato due cd: il primo contenente il Trio in re
maggiore n. 1, op.70, intitolato “Trio degli spettri” di Beethoven e il Trio in
do minore di Brahms, due classici del repertori per trio, con cui il Trio Modigliani
si è posto in diretto contatto con i trii più grandi della storia,
guadagnandosi dalla critica il paragone al Trio Beaux Arts. Il secondo cd
contenente, invece, l'integrale dei trii di Giuseppe Martucci.
Teatro Dal Verme, via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
Giovedì 12 marzo, ore 21.00
Sabato 14 marzo, ore 17.00
Prove generali - Giovedì 12
marzo, ore 10.00
Voce recitante: Alfonso
Antoniozzi
Direttore: Andrea
Battistoni
Trio Modigliani
Orchestra
I Pomeriggi Musicali
Kodály, Danze di Galanta
Tutino, Vatel, su testo di Angelo Calippo - Prima esecuzione
assoluta
Ghedini, Concerto dell'albatro per violino, violoncello, pianoforte, voce recitante e orchestra
BIGLIETTI
Interi
Primo Settore
(Platea, dalla fila 1 alla 30): € 19,00 +
prevendita
Secondo Settore
(Platea, dalla fila 31 alla 40): € 13,50
+ prevendita
Balconata: € 10,50 + prevendita
Ridotti (Giovani under 26;
Anziani over 60; Cral; Ass.
Culturali,
Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore
(Platea, dalla fila 1 alla fila 30) €
15,00 + prevendita
Secondo Settore
(Platea, dalla fila 31 alla fila 40) €
11,50 + prevendita
Balconata € 8,50 + prevendita
BIGLIETTI per le prove generali aperte
Interi: € 10,00 + prevendita
Ridotti (Giovani
under 26; anziani over 60; cral; ass. culturali, biblioteche; gruppi; scuole e
università): € 8,00 + prevendita
Biglietteria
TicketOne
Teatro Dal Verme
Via
San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel.
02 87.905.201
dal
martedì al sabato dalle 11.00 alle 18.00
Biglietteria on-line: www.ticketone.it
(Comunicato
stampa)