Venerdì
6 febbraio alle ore 20.30, per la Stagione di Musica da Camera di Santa
Cecilia, un concerto interamente dedicato a Vivaldi, con la prima esecuzione di
un nuovo “Orlando”, scritto 15 anni prima della versione già nota
«Il mio lavoro di molti
mesi di ricerche e studi su questo manoscritto, il confronto con i libretti e
l’analisi delle concordanze musicali, mi ha permesso finalmente di stabilire
che si tratta di un’opera di Vivaldi, composta sfruttando la base del lavoro di
Ristori ma riformandone completamente la sostanza.
Questo è il motivo per cui
Vivaldi conservò questo manoscritto assieme alle sue composizioni autentiche
nel suo archivio privato, mentre non avrebbe avuto motivo di conservarla se
fosse stata l’opera di un altro compositore […] Nella mia veste di responsabile
del catalogo vivaldiano ho quindi avuto la sufficiente certezza per
attribuirgli un nuovo numero di catalogo, RV 819 e farlo entrare a pieno titolo
nel novero delle opere autentiche. Abbiamo dunque una nuova opera di Vivaldi,
un nuovo Orlando Furioso più vecchio
di quindici anni rispetto a quell’Orlando a noi già noto (RV 728) che, solo
adesso, si rivela chiaramente come la rielaborazione di quella prima versione
fino a oggi ignota». Federico Maria Sardelli
Il concerto della Stagione
di Musica da Camera di venerdì 6 febbraio (Sala Sinopoli ore 20.30) è interamente
dedicato ad Antonio Vivaldi, il compositore veneziano che ha contribuito all’evoluzione
e alla forma del concerto per solista e orchestra e che ha lasciato una traccia
evidente nella musica barocca. Nella sua vasta produzione Vivaldi ha esplorato
le possibilità timbriche e melodiche di quasi tutti gli strumenti con una
particolare predilezione nei riguardi del violino, strumento di cui egli stesso
era un virtuoso. Si ascolterà, in quest’occasione, la prima esecuzione di una
nuova opera di Vivaldi, un nuovo Orlando, scritto nel 1714 – quindici
anni prima della versione già nota del 1727 – giunto a noi incompleto, ossia
preservato solo nel I e II atto, riportato alla luce grazie agli studi e alle
comparazioni di Federico Maria Sardelli.
A eseguirlo l’Accademia Barocca di Santa Cecilia che accoglie elementi dell’Orchestra
ceciliana che hanno nella loro storia professionale un legame con la musica
antica, il soprano Raffaella Milanesi
e il basso Riccardo
Novaro, diretti da Federico Maria
Sardelli, eclettico musicista, compositore, musicologo, ma anche pittore,
scrittore e perfino autore satirico.
Federico
Maria Sardelli, fonda
nel 1984 l’orchestra barocca Modo Antiquo con cui svolge attività concertistica
in tutta Europa sia in veste di solista sia di direttore, presente nei maggiori
festivals di musica antica. È ospite delle maggiori sale d’Europa, come il
Concertgebouw di Amsterdam o il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi. Federico
Maria Sardelli è direttore principale ospite dell’Orchestra Filarmonica di
Torino. È invitato come direttore in numerose altre orchestre, come il
Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle Halle, la Kammerakademie Potsdam, la
Real Filarmonia de Galicia, il Maggio Musicale Fiorentino, l’orchestra della
Fondazione Arena di Verona, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’orchestra dei
Pomeriggi Musicali. Federico Maria Sardelli incide per Naïve e Deutsche Grammophon.
Ha al suo attivo più di quaranta incisioni discografiche, sempre in veste
direttore e di solista. La sua ricostruzione e prima incisione dei Concerti Grossi op. VI di Corelli con
strumenti a fiato ha costituito un evento nel panorama della musica antica. Nel
Febbraio del 1997 ha
ricevuto a New York, per il suo disco Vivaldi, Concerti per molti Stromenti, la nomination ai Grammy Awards, il
massimo riconoscimento per l’attività discografica; nel 2000 una seconda
nomination è giunta a premiare la sua ricostruzione dei Concerti Grossi di Corelli. Federico Maria Sardelli è un
protagonista della rinascita del teatro musicale vivaldiano dei nostri tempi:
sue sono le prime rappresentazioni, incisioni ed edizioni mondiali di numerose
opere vivaldiane inedite. Le sue incisioni discografiche sono sostenute dalla
Westdeutscher Rundfunk Köln (WDR). Nel 2005, presso il Concertgebouw di
Rotterdam, ha diretto la prima mondiale dell’opera Motezuma di Vivaldi, riscoperta dopo 270 anni. Nel 2006 ha diretto la prima ripresa
mondiale dell’opera L’Atenaide di
Vivaldi al Teatro della Pergola di Firenze. Nel 2007 è stato direttore
principale dell’HändelFestspiele di Halle, dove ha diretto l’opera Ariodante. Nel 2009 ha diretto ed inciso
la prima mondiale del Modo alla Rovescia
di Salieri, nel 2010 il Giasone di
Francesco Cavalli alla Vlaamse Opera e l’Alcina
di Handel al Teatro Municipal di Santiago del Cile, nel 2011 il Ritorno di Ulisse in Patria. Nel 2012 ha inciso in prima
mondiale le ultime 8 scoperte vivaldiane (New Discoveries II, Naïve) e diretto
in prima mondiale il nuovo Orlando
Furioso di Vivaldi da lui riscoperto e ricostruito (Festival di Beaune,
disco Naïve). È membro del comitato scientifico dell’Istituto Italiano Antonio
Vivaldi presso la Fondazione G. Cini di Venezia, per il quale ha pubblicato il
volume La musica per flauto di
Antonio Vivaldi (Olschki, 2002) che è stato tradotto in inglese da Michael
Talbot (Ashgate, 2007). Sempre per conto dell’Istituto ha creato e dirige la
collana di musiche in facsimile «Vivaldiana», edita da SPES. Numerosissime sono
le sue pubblicazioni musicali e musicologiche, edite da Bärenreiter, Ricordi,
SPES, Fondazione G. Cini. Nel luglio 2007 Peter Ryom lo ha incaricato di
continuare la sua monumentale opera di catalogazione della musica di Antonio
Vivaldi e da quel momento Federico Maria Sardelli è il responsabile del Vivaldi
Werkverzeichnis (RV). Il 28 novembre 2009 la Regione Toscana lo ha insignito,
«per l’eclettismo artistico e lo spessore culturale evidenti», della sua più
alta onorificenza, il Gonfalone d’Argento. Nel 2012 è apparso il suo Catalogo
delle concordanze musicali vivaldiane (Fondazione G. Cini/Olschki).
L’Accademia Barocca di Santa Cecilia è l’unico gruppo in Italia di
musica antica formatosi all’interno di un’Orchestra Sinfonica, che utilizza
strumenti d’epoca, o fedeli ricostruzioni, per il repertorio di ogni periodo. Nata
nel 2005 all’interno delle attività cameristiche dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia, l’Accademia Barocca si propone di rinverdire i fasti della
“Vertuosa Compagnia dè Musici di Roma”, gruppo formatosi agli albori del ‘600
anch’esso all’interno dell’Accademia e alla quale dedicarono loro composizioni
importanti musicisti dell’epoca, da A. Stradella ad A. Scarlatti. Oltre a
numerosi concerti pubblici e didattici svolti per l’Accademia, il gruppo ha
partecipato ai Festival barocchi di Noto e di Viterbo, alle Notti Bianche di
Roma ed al Festival “Giunta è la Primavera”. Nel Dicembre del 2007 è stata
protagonista del Concerto di Natale, trasmesso in diretta televisiva, dal
Senato della Repubblica Italiana; nello stesso anno è uscito il CD registrato
dal vivo con le Quattro Stagioni di
Vivaldi, in occasione dell’Incontro per il Trentennale del Lavoro della Banca
d’Italia. Nel 2009 l’Accademia Barocca ha fatto una tournèe in Canada, in
collaborazione con il Cidim. Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità
d’Italia, ha suonato in diretta televisiva Rai dalle Cappelle Paoline del
Quirinale, in presenza del Presidente della Repubblica italiana e di numerose
autorità politiche italiane e straniere. Nel Gennaio del 2013, in occasione delle
celebrazioni per il tricentenario della morte di A. Corelli, ha eseguito sotto
la direzione del M° Federico Maria Sardelli, i Concerti Grossi op:VI, nella ricostruzione con strumenti a fiato,
per la Stagione di Musica da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia.
Il Concerto conclusivo
del Festival Barocco di Viterbo del 2013 è stato oggetto di registrazione di un
CD di prossima pubblicazione per l’etichetta Dynamic. Nel corso degli anni, hanno collaborato come
solisti, il violinista Stefano Montanari ed il violoncellista Luigi Piovano. Molti
sono i progetti che l’ hanno vista coinvolta in concomitanza di Mostre d’arte a
Roma di autori del ‘600 e del’700 (Palazzo Spada, Galleria Pamphili, Palazzo
Poli, Galleria Corsini, Biblioteca Vallicelliana, Oratorio dei Filippini,
Palazzo Barberini e la Sagrestia del Borromini presso la Chiesa di S. Agnese in
Agone) con percorsi didattici per le scuole superiori.
Il soprano Raffaella Milanesi nata a Roma, si
diploma all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel 1997. Da allora inizia
subito una brillante carriera che la porta ad interpretare numerosi ruoli
operistici, tra cui: Ottavia nell’Incoronazione
di Poppea di Monteverdi, Cleopatra nel Giulio
Cesare di Händel, Euridice ne L’anima
del filosofo di Haydn, Elettra nell’Idomeneo
di Mozart, Donna Anna in Don Giovanni,
Susanna ne Le Nozze di Figaro, Tamiri
e Aminta ne Il Re Pastore, Servilia
ne La Clemenza di Tito, Norina in Don Pasquale di Donizetti e Musetta ne La Bohème di Puccini. Si esibisce regolarmente nei teatri di:
Amsterdam, Anversa, Bordeaux, Bruxelles, Losanna, Lussemburgo, Madrid,
Montpellier, Parigu, Salamanca, Toulouse, Vienna, ed in prestigiosi Festival
come: Ambronay, Beaune, Eisenstadt, Innsbruck, Montpellier e Potsdam. Si è
distinta nell’Olimpiade di Pergolesi
per l'apertura della stagione al Teatro San Carlo di Napoli diretta da
Corrado Rovaris con la regia di Roberto De Simone, nel Ritorno di Ulisse in patria con la regia di Bob Wilson diretto da
Rinaldo Alessandrini al Teatro alla Scala di Milano. Ha lavorato con molti tra
i più stimati direttori d’orchestra dei nostri giorni, tra cui: Mark Minkowski,
Rinaldo Alessandrini, Ottavio Dantone, Giuliano Carella, Nicola Luisotti,
Donato Renzetti, Adam Fischer, Alessandro de Marchi, Andrea Marcon, Enrique
Mazzola, Hervé Niquet, Philippe Pierlot, Christophe Rousset, e registi come:
Christof Loy, Pier Luigi Pizzi, Robert Wilson, Daniele Abbado. La sua
discografia include: La Capricciosa
corretta e La grotta di Trofonio
con Christophe Rousset per Naïve ed Ambroisie; Il Re Pastore, Idomeneo e La Clemenza di Tito con Adam Fischer e la
Danish Radio Sinfonietta; Cantate
Italiane di Handel con Fabio Bonizzoni e La risonanza; Tolomeo e Alessandro, con Alan Curtis per la Decca.
Diplomato in canto e
musica vocale da camera al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Riccardo Novaro studia con Alessandro
Corbelli e Claudio Meliciani e s’impone come interprete di riferimento nel
repertorio barocco e belcantista. Vincitore del Concorso internazionale
As.Li.Co. ha debuttato nel ruolo di Guglielmo nel Così fan tutte di Mozart. Si è prodotto nei più grandi teatri quali
il Lincoln Center di New York, l’Opera National di Parigi, il Teatro alla
Scala, il Teatro San Carlo, La Monnaie di Bruxelles, il Concertgebouw di
Amsterdam e tanti altri ed ha collaborato con direttori d’orchestra quali
Alessandrini, Benini, Campanella, Fischer, Gardiner, Gatti, Jurowski e registi
del calibro di Arden, Carsen, Pizzi, Ronconi. Ha inciso il Te Deum di Charpentier con l’Orchestra dell’Accademia di Santa
Cecilia sotto la direzione di Myung-Whun Chung per Deutsche Grammophon, Floridante di Händel con il Concerto
italiano diretto da Alessandrini, Orlando
Furioso con Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli e l’Incoronazione di Dario con l’Accademia
Bizantina diretta da Ottavio Dantone.
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Venerdì
6 febbraio 2015 ore 20.30
L'Accademia
Barocca di Santa Cecilia
Federico
Maria Sardelli
direttore
Raffaella
Milanesi soprano
Riccardo
Novaro basso
Vivaldi
Orlando (1714): selezione dall’opera
Biglietti
da 18 a 38 euro
Per
informazioni: 068082058