domenica 1 febbraio 2015

Addio ad Aldo Ciccolini

Si è spento questa mattina, nella sua casa ad Asnières-sur-Seine, il grande pianista Aldo Ciccolini (Napoli, 15 agosto 1925 – Asnières-sur-Seine, 1° febbraio 2015): il 15 agosto avrebbe compiuto 90 anni

(©Bernard-Mar)
«Avevo cinque anni e in ogni istante il bisogno di musica già mi riempiva la vita». 


«[…] l’artista vero è un ricercatore, è qualcuno che desidera ardentemente andare al di là dei propri limiti umani e avvicinarsi a un ideale assolutamente astratto». Aldo Ciccolini*

Aveva soltanto 16 anni quando, nel 1941, fece il suo debutto al Teatro San Carlo di Napoli, città nella quale è nato e ha studiato. Per l’ammissione, presso il Conservatorio San Pietro a Majella, a 9 anni ci fu bisogno di una delega speciale di Francesco Cilea, allora direttore; e in quel conservatorio Ciccolini studiò composizione, con Achille Longo, e pianoforte con Paolo Denza, che anni dopo così ricorderà: “Un uomo molto duro dal punto di vista umano […] Molto esigente e con una didattica forse un po’ all’antica”. Tra i suoi compagni di studio, due altri magnifici pianisti: Paolo Spagnolo e Sergio Fiorentino.



La grande svolta avviene nel 1949 quando vince il Concorso Marguerite Long-Jacques Thibaud: da lì, un successo folgorante e la decisione di trasferirsi a Parigi – dove studiò con la stessa Marguerite Long e con Alfred Cortot – e di dedicarsi, tra l’altro, con grandissima passione e impegno alla scoperta e riscoperta della musica francese (da ricordare le integrali di Erik Satie, Ravel e Debussy). È l’inizio di una carriera internazionale che, nonostante due operazioni chirurgiche importanti (la prima volta è stato operato a cuore aperto e la seconda volta gli è stato tolto un rene), e nonostante gli anni, Aldo Ciccolini ha proseguito fino alla fine a pieno ritmo.




Innumerevoli le collaborazioni con prestigiosi direttori d’orchestra (ricordiamo Wilhelm Furtwängler, Ernest Ansermet, André Cluytens, Dimitri Mitropoulos, Lorin Maazel, Carlos Kleiber, Georges Prêtre, Jean Martinon, Pierre Monteux) e con eccellenti musicisti: su tutti, il soprano Elisabeth Schwarzkopf.

Di Ciccolini restano più di 100 registrazioni, tra le quali le integrali delle sonate per pianoforte di Mozart Beethoven, l’opera per pianoforte di Claude Debussy, di Leoš Janáček , i Notturni di Fryderyk Chopin e le opere per pianoforte solo di Edvard Grieg.







Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti: il Prix Edison del Académie Charles Cros, il Premio della National Academy of Recordings Arts negli USA, tre volte il Grand Prix du Disque in Francia; nel 2002 il Diapason d’Or per l'integrale di Janàcek incisa per Abeille Music, per Schumann con la casa discografica di Cascavellas e nell’ottobre 2003 per i Notturni di Chopin, sempre con Cascavellas. Nel 2008 è stato nominato commendatore dell’Ordine nazionale francese al merito.

* Le frasi di Aldo Ciccolini sono tratte da Conversazioni con Aldo Ciccolini di Dario Candela


Adriana Benignetti