Si è
spento questa mattina, nella sua casa ad Asnières-sur-Seine, il grande pianista Aldo Ciccolini (Napoli, 15 agosto 1925 – Asnières-sur-Seine, 1° febbraio 2015): il 15
agosto avrebbe compiuto 90 anni
«[…]
l’artista vero è un ricercatore, è qualcuno che desidera ardentemente andare al
di là dei propri limiti umani e avvicinarsi a un ideale assolutamente astratto». Aldo Ciccolini*
Aveva soltanto 16 anni quando, nel 1941, fece il suo debutto al Teatro San Carlo di Napoli, città nella quale è nato e ha studiato. Per l’ammissione, presso il Conservatorio San Pietro a Majella, a 9 anni ci fu bisogno di una delega speciale di Francesco Cilea, allora direttore; e in quel conservatorio Ciccolini studiò composizione, con Achille Longo, e pianoforte con Paolo Denza, che anni dopo così ricorderà: “Un uomo molto duro dal punto di vista umano […] Molto esigente e con una didattica forse un po’ all’antica”. Tra i suoi compagni di studio, due altri magnifici pianisti: Paolo Spagnolo e Sergio Fiorentino.
La grande svolta avviene nel 1949 quando vince il Concorso
Marguerite Long-Jacques Thibaud: da lì, un successo folgorante e la decisione
di trasferirsi a Parigi – dove studiò con la stessa Marguerite Long e con
Alfred Cortot – e di dedicarsi, tra l’altro, con grandissima passione e impegno
alla scoperta e riscoperta della musica francese (da ricordare le integrali di
Erik Satie, Ravel e Debussy). È l’inizio di una carriera internazionale che,
nonostante due
operazioni chirurgiche importanti (la prima volta è stato operato a cuore
aperto e la seconda volta gli è stato tolto un rene), e nonostante gli anni,
Aldo Ciccolini ha proseguito fino alla fine a pieno ritmo.
Innumerevoli le collaborazioni con prestigiosi direttori d’orchestra (ricordiamo Wilhelm Furtwängler, Ernest Ansermet, André Cluytens, Dimitri Mitropoulos, Lorin Maazel, Carlos Kleiber, Georges Prêtre, Jean Martinon, Pierre Monteux) e con eccellenti musicisti: su tutti, il soprano Elisabeth Schwarzkopf.
Di Ciccolini
restano più di 100 registrazioni, tra le quali le integrali delle sonate per pianoforte di Mozart e Beethoven, l’opera per
pianoforte di Claude
Debussy, di Leoš Janáček ,
i Notturni di Fryderyk
Chopin e le opere per
pianoforte solo di Edvard Grieg.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti: il Prix Edison del Académie Charles Cros, il Premio della National Academy of Recordings Arts negli USA, tre volte il Grand Prix du Disque in Francia; nel 2002 il Diapason d’Or per l'integrale di Janàcek incisa per Abeille Music, per Schumann con la casa discografica di Cascavellas e nell’ottobre 2003 per i Notturni di Chopin, sempre con Cascavellas. Nel 2008 è stato nominato commendatore dell’Ordine nazionale francese al merito.
* Le frasi di Aldo Ciccolini sono tratte da Conversazioni con Aldo Ciccolini di Dario Candela
Adriana Benignetti