Mentre la
risposta del governo sui mancati finanziamenti a laVerdi si fa ancora attendere,
arriva un intervento straordinario dalla Regione Lombardia
Durante la conferenza stampa dello scorso 10
dicembre la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi aveva denunciato con grande preoccupazione la situazione di forte criticità dovuta alla cronica
mancanza di contributi pubblici, in particolare statali.
Il Ministero per i
Beni e le Attività culturali e del Turismo non ha erogato, infatti, nel 2014 neppure un
centesimo del finanziamento previsto di 3 milioni di euro. Né è stato ancora
versato un milione del contributo dell’erogazione 2013.
Durante quella conferenza, accanto ad
altre iniziative, la Fondazione di Largo Mahler aveva fatto appello anche ai cittadini e alle
aziende chiedendo di firmare una petizione
al Governo nazionale: petizione che ha raccolto in pochissimi giorni migliaia
di adesioni oltre al sostegno e alle testimonianze di numerosissimi musicisti.
Nonostante la mobilitazione, la risposta del Governo si fa ancora attendere... arriva, invece, un contributo straordinario della Regione Lombardia.
Ad annunciarlo è Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia: «Regione
Lombardia salva l’Orchestra Sinfonica di Milano ‘La Verdi’ da una fine certa,
con un contributo straordinario di 300.000 euro che siamo riusciti a recuperare
nella legge di stabilità regionale 2015.Il governo di Roma ha tolto il proprio
contributo alla Verdi, portandola alla chiusura e dimostrando per l’ennesima
volta quanto poco abbia a cuore la nostra cultura. Interveniamo quindi con
grande fatica per salvare un’eccellenza lombarda apprezzata e riconosciuta nel
mondo».
Questa la dichiarazione di Gianni
Cervetti, presidente de laVerdi, in
merito all’assegnazione del contributo: «La
Regione Lombardia, con l’Assessore Cristina Cappellini, ha dimostrato di
comprendere l'emergenza de laVerdi e
ha saputo agire con rapidità, recuperando un contributo di 300.000 euro. Si
tratta non solo di un gesto materiale, ma del riconoscimento di una eccellenza
di Milano, della Lombardia, del Paese e una vicinanza che – siamo certi –
ci accompagnerà negli anni futuri, in particolare nel prossimo di Expo».
Adriana Benignetti