Gli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma sono
in Russia, protagonisti di una kermesse di proficui scambi nel mondo dell'eccellenza della danza che si concluderà a Roma, il 22 novembre, con la serata finale del Premio Jia Ruskaja
Il momento clou dell’attività della FAND è l’annuale Premio Roma Jia Ruskaja che, grazie a gemellaggi già siglati, mantiene un network il cui scopo è di divulgare la tecnica, la cultura e la storia della danza italiana all’estero, nonché dare la possibilità agli allievi di apprendere dalle grandi accademie del mondo le diverse tecniche e di entrare in contatto con gli enti lirici italiani ed esteri, punti cardine per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Il Premio Roma Jia Ruskaja – e questo ne costituisce la rilevanza
e visione innovativa – si inserisce nell’ambito di un ambizioso progetto
promosso dalla FAND sulla formazione e la didattica della danza, grazie al
quale sono gemellate tra loro alcune delle più rinomate accademie di balletto
nel mondo. Il perno portante della rete è, dal 2011, lo scambio didattico tra
la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera
di Roma e la Bolshoi Ballet Academy.
Ecco perché il 10 novembre gli allievi della Scuola di Danza dell’Opera di Roma
sono partiti alla volta della Russia (vedi foto) insieme al Presidente della
FAND e al coreografo Luciano Cannito.
Prima della serata clou a Roma, dunque, l’evento viene
ospitato dal Paese simbolo dell’eccellenza del balletto: a Mosca al Teatro della Bolshoi Dance Academy
il 12 novembre e (da quest’anno) anche ad Astrakhan, il 14 e 15 novembre al Teatro
di Stato dell’Opera e del Balletto della città sul fiume Volga. Ai gala russi
parteciperanno delegazioni provenienti dalle maggiori accademie del mondo: The
School of the Hamburg Ballet, la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma,
la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, la Bolshoi Ballet Academy e la
Jaqueline Kennedy Onassis School at ABT. Tutte porteranno i migliori brani dei
propri repertori sotto l’attenta guida dei loro direttori: Franco De Vita (New
York), Laura Comi e il Presidente della Fondazione Accademia Nazionale di
Danza Larissa Anisimova (Roma), Anna Razzi (Napoli), Gina Gail Hyatt Mazon
(Amburgo) e Marina Leonova (Mosca).
A Roma si conclude la lunga kermesse di scambi di
tecniche, stili e culture che da anni vede nascere nuove amicizie tra ragazzi
di diverse nazioni, uniti dall’amore per la danza. Il 22 novembre al Teatro
Nazionale-Teatro dell’Opera di Roma si tiene la serata finale del Premio Jia
Ruskaja sotto la direzione artistica dell’ étoile dell’Opéra di Parigi Eleonora Abbagnato. Giunto alla sua
XIII edizione, anche quest’anno conferirà riconoscimenti ad esponenti illustri
della danza internazionale al termine di un gala, ormai un appuntamento immancabile
nel calendario annuale della danza, che, con le coreografie presentate dalle
scuole premiate, attraverserà diversi periodi del balletto mondiale, dal XIX secolo
fino ai nostri giorni.
Nell’importante rete, che già comprende le accademie di Cuba,
New York, Milano e Amburgo, entrano ora la Royal
Danish Ballet School di Copenhagen, l’Accademia
Nazionale di Danza (AND) e la Scuola
del Teatro San Carlo di Napoli. Gli alunni di queste ultime due, insieme ai
ragazzi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma e della Bolshoi
Ballet Academy saranno i protagonisti di lavori creati appositamente per loro
da grandi firme delle coreografie, resi ancor piu spettacolari dai costumi
provenienti dalle storiche sartorie teatrali e eseguiti da artisti e costumisti
contemporanei come Anna Biagiotti.
I ragazzi dell’Opera di Roma apriranno le danze con Antiche Danze, una coreografia di Mauro Bigonzetti (ripresa da Mario
Marozzi) su musica di Ottorino Respighi. Quest’anno due grandi musicisti
saranno presenti in palcoscenico. È infatti un onore per il Premio Roma Jia
Ruskaja 2014 accogliere un acclamato duo musicale: il violinista Maxim Fedotov, uno dei maggiori
virtuosi dell’arco a livello mondiale (non a caso detto “il Paganini russo”), e
la pianista Galina Petrova. I due,
partner anche nella vita, suoneranno dal vivo l’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta di Ciaikovskij, nella
splendida trascrizione per violino e pianoforte di Aida Isakova (che fu allieva
di Sciostakovich).
Questa è la
partitura su cui il coreografo Luciano
Cannito ha creato Giulietta,
balletto ispirato alla protagonista
femminile del Romeo e Giulietta di
Shakespeare che viene presentato in prima assoluta con otto studenti
dell’ultimo corso della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, diretta
da Laura Comi. Creazione voluta per
arricchire il patrimonio della Fondazione stessa.Con la raffinatissima presenza
scenica di cui sono già dotati, gli studenti del Bolshoi Ballet Academy di
Mosca, diretta da Marina Leonova, si
confronteranno con uno degli autori piu richiesti al momento: lo spagnolo Nacho Duato. Il lavoro, intitolato l’Amoroso, su musiche veneziane e
napoletane in omaggio all’Italia, sarà affiancato da un pezzo più tradizionale
quale il Gran Pas Classique d’Auber creato
a suo tempo da Victor Gzovskij per
l’indimenticabile stella del balletto francese Yvette Chauviré.
Gli allievi della Scuola Reale del Balletto Danese,
diretta da Thomas Lund, si
esibiranno in diversi brani di August
Bournonville, demiurgo del balletto danese, che s’ispirava spesso
all’Italia per i suoi lavori. Alla tradizione danese si rifanno anche gli
studenti della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, la più antica
istituzione italiana del suo genere, che interpreteranno due celebri pagine del
repertorio di Bournonville non a caso un omaggio alla città partenopea: Il Napoli pas de six e Tarantella. Entrambi i pezzi ripresi da Anna Razzi, direttrice della scuola napoletana.
Ancora di Mauro Bigonzetti la coreografia scelta dagli
allievi dell’Accademia Nazionale di Danza: Ballet
Inoffensif, creazione astratta che (sulle espressive musiche di Gioacchino
Rossini) dà vita anche a situazioni inaspettatamente buffe, mentre il loro momento di classicità sarà con il
passo a due Diana e Atteone, con la coreografia
di Agrippina Vaganova, fondatrice
della celeberrima accademia pietroburghese che porta il suo nome.
Un programma pieno di riferimenti culturali incrociati
che porteranno tutto il mondo in palcoscenico al Teatro Nazionale in un gala
che, solo alcuni giorni prima, ha debuttato con enorme successo in Russia,
grazie al gemellaggio fattivo e spirituale tra le due nazioni, a cui si ispira
il Premio Roma intitolato alla geniale Jia Ruskaja, la ballerina e insegnante
russa che in Italia ebbe modo di far sbocciare le sue idee.
Come spiega il presidente della FAND, Larissa Anisimova: «L’entusiasmo e la voglia di confrontarsi e apprendere che, a ogni nostro
evento, leggiamo negli occhi dei ragazzi, ci porta ad andare sempre più avanti
nell’ampliare il nostro network, incrementandolo con grandi Accademie in grado
di fornire un prezioso apporto nella formazione dei futuri artisti». Anche
quest’anno, dunque, il Premio Roma Jia Ruskaja compie un ulteriore e importante passo avanti confermando che la danza è un’arte senza frontiere.
I PREMI 2014
Nel corso della serata verranno consegnati premi a
illustri esponenti del mondo del balletto. Sarà Zarko Prebil, maestro di danza conosciuto in tutto il mondo e che
ha formato molte generazioni di ballerini, a ricevere quest’anno il “Premio
alla Carriera”. Un protagonista indiscusso del panorama della danza che ha
recentemente dichiarato di avere ancora tutta la forza, l’energia e
l’entusiasmo necessari per poter insegnare. Proprio in occasione del Premio il
Maestro Prebil terrà una lezione per gli studenti partecipanti alternandosi con
altri grandi maestri.
Due coppie di ballerini vincono il Premio Roma Jia
Ruskaja 2014: Silvia Azzoni con Oleksander Ryabko, stelle del Balletto
di Amburgo, e Alessia Gay (Teatro
dell’Opera di Roma) con Alessandro
Macario (Teatro di S. Carlo).
La Royal Danish Ballet School,
una delle più antiche accademie del mondo, sarà insignita del premio Didattica
della Danza mentre la Scuola di
Ballo Teatro San Carlo di Napoli, considerata una delle più prestigiose
scuole di balletto a livello mondiale, riceverà
il Premio “Grandi Accademie”.
A Madame Claude
Bessy verra consegnato il “Premio all’Insegnamento”. Sotto la sua direzione, il sistema didattico
della Scuola di Ballo dell'Opera di Parigi è stato profondamente riformato,
permettendo la nascita di una nuova generazione di ballerini. Il “Premio
Diffusione della Cultura della Danza” va alla giornalista italiana Francesca Bernabini e al collega russo Alexander Maksov.
Il premio “Étoile di domani”
verrà assegnato il giorno 22 Novembre nel corso di un’audizione che vedrà
coinvolti giovani danzatori, esaminati da una selezionata giuria. Il vincitore,
che avrà l’ opportunità di frequentare la prestigiosa Bolshoi Ballet Academy,
si esibirà nel corso del Gala.
LA MOSTRA: “MADAME NIET” EKATERINA MAXIMOVA
Ogni anno mostre sui grandi personaggi della danza
affiancano il Premio Roma Jia Ruskaja. Quest’anno, la Fondazione Internazionale Accademia Arco,
in consolidata collaborazione con l’Assessorato
alla Cultura di Roma Capitale, la Casa
dei Teatri di Roma e il Museo
Teatrale Statale Bakhrushin di Mosca, hanno voluto onorare la memoria della
leggendaria ballerina russa del XX secolo Ekaterina
Maximova, la famosa Madame Niet,
il cui ricordo ancora oggi commuove chi ha conosciuto lei e la sua arte, con
una mostra fotografica in occasione del 75° anniversario dalla sua nascita. La mostra, a cura di N. Savcenko e L. Shemrakova e ospitata presso la Casa
dei Teatri – Villino Corsini, segue un percorso cronologico biografico della
vita della ballerina, mostrando al pubblico i momenti decisivi della sua
carriera. È aperta fino al 18 gennaio 2015.
(comunicato stampa)