martedì 18 novembre 2014

Muhai Tang e Rudolf Buchbinder al Teatro di San Carlo

Giovedì 20 novembre (alle ore 20.30) e sabato 22 (alle ore 18.00), i due musicisti saranno protagonisti, nel segno di Ludwig van Beethoven, del 2° appuntamento della Stagione Sinfonica del teatro napoletano 


L'Orchestra del Massimo napoletano guidata per l'occasione da Muhai Tang, e Rudolf Buchbinder al pianoforte eseguiranno due dei brani più amati e popolari del grande compositore di Bonn: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in Mi bemolle maggiore, op. 73, "Imperatore" e la Sinfonia n. 6 in fa maggiore, op. 68,“Pastorale”, due esempi clamorosi di come Beethoven plasmi le grandi strutture musicali con una forza dirompente tale da spezzare ogni legame con il passato. 


Eseguito per la prima volta a Lipsia nel dicembre 1810 e dedicato all’arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in mi bem. magg. op. 73 “Imperatore” è il più famoso tra tutti i concerti per pianoforte e orchestra della nostra letteratura sinfonica e anticipa per qualche aspetto i modi del Concerto romantico, soprattutto per la minore individuazione del pianoforte rispetto al pieno orchestrale. È diviso in tre movimenti: Allegro, Adagio un poco mosso (in si maggiore) e Rondò. Il celeberrimo Allegro apre con una cadenza del pianoforte (introdotta da un potente accordo dell'orchestra) di carattere virtuosistico, cui segue l'esposizione dei temi da parte di un Tutti orchestrale. Il primo tema, di carattere trionfale,  si differenzia nettamente dal secondo, interiore ed essenziale. L'adagio un poco mosso infatti presenta un tema dalla cantabilità estrema unita alla dolcezza sublime, tipica dei suoi tempi lenti centrali. Il Rondò finale è di carattere scintillante e gioioso e nella sua a zona centrale vede una continua proposizione del tema da parte del pianoforte, con accenti particolarmente delicati, a cui segue sempre la risposta imperiosa dell'orchestra. 

La Sesta Sinfonia in fa maggiore op. 68 detta Pastorale, eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 a Vienna, può essere considerata come il primio grande Poema Sinfonico della storia della musica. Il primo movimento (Allegro ma non troppo) è caratterizzato da un tema dolce e senza contrasti, caratteristiche proprie di un “risveglio nella natura”; Il secondo movimento (Andante molto mosso) è intitolato Scena al ruscello ed è un momento di disarmante efficacia nel suo descrittivismo; la sua atmosfera idilliaca però deve poi fare i conti con il successivo movimento (Allegro) intitolato Lieta festa di contadini e campagnoli, allegra riunione conviviale di una comunità agreste. Su questa festa campestre si scatena nel quarto movimento (AllegroIl temporale con il tremolo de contrabbassi che avvisa dell'arrivo della pioggia. Infine il Rondò in cui il bellissimo tema, affidato al suo ingresso al clarinetto, porta alla conclusione dell'opera attraverso un numero continuo di variazioni e trasformazioni, cambi di registro, colore e intensità che riescono a fare perdere all'ascoltatore il senso del tempo e dello spazio.

Originario di Shanghai, Muhai Tang è attualmente direttore principale della Belgrade Philharmonic Orchestra, primo direttore ospite degli Hamburger Symphoniker, direttore musicale della Shanghai Philharmonic Orchestra. È stato direttore principale dell'Orchestra da Camera di Zurigo e della China National Symphony Orchestra. Nel corso della sua carriera ha diretto le orchestre più prestigiose, tra cui Berliner Philharmoniker, London Philharmonic, BBC Symphony, Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Staatskapelle Dresden, Prague Symphony, Israel Philharmonic e ini Italia l' Orchestra di Santa Cecilia, Orchestra RAI di Torino, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra dell'Arena di Verona, oltre alle orchestre dei teatri dell’opera di Amburgo, Berlino, Colonia, Francoforte, Stoccarda, Monaco e Stoccolma.

Unanimemente riconosciuto come uno dei grandi pianisti della scena internazionale, Rudolf Buchbinder unisce alle sue in dubbie qualità di musicista un meticoloso studio delle fonti: è proprietario di 35 edizioni complete delle Sonate di Beethoven e ha un’importante collezione di prime edizioni e di documenti originali, oltre a possedere copie autografe delle partiture e delle parti per pianoforte dei due Concerti per pianoforte di Brahms. Più di 100 pubblicazioni discografiche testimoniano la vastità del suo repertorio: fondamentale, nella sua discografia, l'incisione di tutte le opere pianistiche di Haydn, premiata con il Gran Prix du Disque e “Waltzing Strauss” un CD di trascrizioni per pianoforte. Ha inciso nel maggio 2011 i Concerti di Beethoven, come direttore e solista, con i Wiener Philharmoniker, registrati dal vivo in CD, DVD e Blu-ray al Musikverein di Vienna e pubblicati dalla Sony nell’Ottobre 2013. Fondamentale per la comprensione del suo pensiero interpretativo il volume “Il mio Beethoven: vita con il Maestro”.

Biglietti da 12 a 60 euro
Per informazioni: 0817972331 – 412 [email protected]

(comunicato stampa)