giovedì 10 aprile 2014

“Week end al Museo del violino di Cremona: 12 e 13 aprile 2014”

Domenica mattina la violinista Laura Marzadori, primo violino di spalla della Scala di Milano, suona un Guarneri del Museo del Violino; al pianoforte Roberto Arosio. Musiche di Beethoven, Grieg e Ravel. Sabato quarto appuntamento con la liuteria del ‘900 con l’inaugurazione della mostra “La scuola milanese”

Domenica 12 aprile alle ore 11.00 l’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona sarà il palcoscenico di un concerto straordinario con la violinista Laura Marzadori e il pianista Roberto Arosio alla scoperta delle storia che lega Beethoven e Guarneri. 

Alla giovane interprete bolognese, che a soli 25 anni è primo violino di spalla del Teatro alla Scala di Milano dopo essersi affermata in un concorso che negli ultimi anni non aveva emesso vincitori, sarà affidato il violino “Quarestani” 1689 di Giuseppe Guarneri, oggi appartenente alle collezioni del Comune di Cremona ed esposto al Museo del Violino.

Il nome di Beethoven e quello di Guarneri si incrociano e si rincorrono dall’inizio del Settecento: Il principe Karl Lichnowsky donò al compositore un quartetto di antichi strumenti ad arco ritenuti opera di alcuni tra i maggiori liutai cremonesi. Beethoven, che era stato violinista e violista oltre che pianista, ne era particolarmente orgoglioso e li volle contrassegnare con la lettera “B” sul fondo. Il preferito pare fosse il violino Giuseppe Guarneri del 1718. Gli strumenti, la cui attribuzione è stata successivamente rivista, sono ancora esposti alla Beethoven-Haus di Bonn.Per riannodare i fili di una storia che il tempo sembra aver un po’distratto dalle intenzioni dei protagonisti, Marzadori e Arosio apriranno il concerto con il Guarneri “Quarestani” eseguendo proprio la Sonata n. 4 op. 23, pagina poco nota ma assai interessante nel catalogo beethoveniano in virtù di una scrittura personalissima sicuramente inconsueta all’epoca: il suono del violino accompagna l’autore alla conquista eroica del “ciel de l’esprit”, quel “cielo dello spirito - per usare una espressione di Roain Rolland - dove si svolge eterna, al di sopra delle nostre teste, la mischia dei nostri dèi”. Impossibile immaginare qualcosa di più autenticamente romantico. Il programma prosegue con la Sonata n. 3 op. 45 di Edvard Grieg. Ultimo lavoro da camera su larga scala, questa pagina sembra chiudere in via definitiva il rapporto complesso tra l’autore e la forma classica. Il concerto si chiuderà con Tzigane di Maurice Ravel, capace di giocare con i clichè della scrittura violinistica ottocentesca, coniugando il virtuosismo baluginante ad una maschera di estrema eleganza e finezza intellettuale.

Sabato 12 aprile è in programma il quarto appuntamento della rassegna "Liutai italiani del Novecento nelle collezioni del Museo del Violino", dedicata agli “eredi” di Stradivari. “La scuola milanese” è protagonista della mostra, allestita fino a venerdì 9 maggio in una sala del Museo del Violino, che racconta la parabola artistica dei grandi liutai attivi nel capoluogo lombardo nel Novecento. Se è avvertibile una traccia di continuità con la tradizione cremonese inevitabilmente poi le due realtà seguirono percorsi diversi. Tuttavia, esistono forti legami tra i liutai che vissero ed operarono nei due centri, ed esaminando lo sviluppo storico delle due scuole si trovano evidenti contaminazioni e, talora, vere e proprie fusioni. Per l’inaugurazione, alle ore 10.45 di sabato 12 aprile, Bruce Carlson e Carlo Chiesa, studiosi, restauratori e costruttori essi stessi, indagheranno protagonisti e storie, caratteristiche tecniche e formali di una esperienza fondamentale per la liuteria italiana.

L’eredità di Nicolò Amati
Domenica 13 aprile 2014, ore 11, Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona
Laura Marzadori, violino Giuseppe Guarneri filius Andreae “Quarestani” 689
Roberto Arosio, pianoforte
Ludwig van Beethoven
Sonata per violino e pianoforte n.4 Op.23
Edvard Grieg
Sonata per violino e pianoforte n.3 Op. 45
Maurice Ravel
 Tzigane (rhapsodie de concert)
Posto unico Euro 10

Liutai Italiani del Novecento nelle collezioni del Museo del Violino
 “La scuola milanese”
12 aprile – 9 maggio
Inaugurazione: sabato 12 aprile - ore 10.45 incontro con Bruce Carlson e Carlo Chiesa
L'ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del Museo e nella giornata di sabato 8 marzo i visitatori potranno partecipare alla conferenza  ed all’audizione.

I protagonisti della mostra
Anche se biograficamente risalente a un periodo un poco precedente a quello specificamente coperto dalla mostra, il grande caposcuola della liuteria lombarda, e primo nome da ricordare tra i liutai che avranno loro opere esposte è Gaetano Antoniazzi, la cui vicenda storica pare quasi metaforica: cremonese per nascita e per formazione, egli si trasferì a Milano. Gaetano fu padre e maestro di due tra i principali suoi continuatori, Riccardo e Romeo.
Il nome degli Antoniazzi è collegato direttamente a quello delle due principali botteghe milanesi dei primi anni del Novecento: Monzino e Bisiach, nomi che evocano famiglie di liutai attive per più generazioni. Nelle loro botteghe appresero l’arte numerosi giovani; alcuni di loro si affermarono in seguito e sono oggi riconosciuti tra i più grandi nomi del Novecento, altri rimasero piuttosto nell’ombra, ma le loro opere presentano a volte caratteri di originalità e qualità sorprendenti. Tra i più noti si possono citare, in ordine sparso, Giuseppe Ornati, Camillo Mandelli, Giuseppe Pedrazzini, Ferdinando Garimberti, Celeste Farotti, cui si devono aggiungere i nomi meno celebrati di Erminio Farina, Ambrogio Sironi, Luigi Galimberti, Carlo Ravizza, Severino Riva e altri ancora. La mostra è ideata e coordinata da Fausto Cacciatori, curatore delle collezioni del Museo del Violino.

Informazioni e prevendita biglietti
Museo del Violino (tel. 0372.080.809)
Ingresso Museo: intero 10 euro – ridotto e gruppi 7 euro -  bambini gratis fino a 6 anni
Biglietto concerto: 10 euro


(comunicato stampa)