Venerdì
4 aprile alle ore 20.30 all’Auditorium Parco della Musica, per la Stagione di
Musica da Camera di Santa Cecilia. Interamente dedicato a Brahms il programma
Il pianista tedesco,
ormai italiano, Alexander Lonquich
ha iniziato a frequentare il palcoscenico di Santa Cecilia giovanissimo, già
negli anni ‘80 e con il tempo è diventato un caro amico del pubblico romano che
lo segue con costante affetto e interesse.
In questo concerto per la Stagione di Musica da Camera (venerdì 4 aprile ore 20,30 - Sala Sinopoli)
è affiancato da quattro interpreti eccezionali, le Prime Parti solistiche
dell’Orchestra dell’Accademia: Alessandro
Carbonare al clarinetto, Alessio
Allegrini al corno, Carlo Maria
Parazzoli al violino e Gabriele
Geminiani al violoncello. Il programma della serata è interamente dedicato
a Brahms, uno dei più importanti
compositori del romanticismo tedesco, che ha nella musica da camera il suo
territorio d’elezione; oltre ai Sei pezzi
op. 118, due originalissimi trii, capolavori nel loro genere: l’opera 40 per violino, corno e pianoforte
e l’opera 114 per clarinetto,
violoncello e pianoforte.
Gabriele Geminiani è Primo Violoncello dell’Orchestra
dell’Accademia di Santa Cecilia dal 1999; nel 1997 vince il premio per la
miglior esecuzione del brano contemporaneo Spins and Spells di Kaija
Saariaho al Concorso “Rostropovič” di Parigi. Dal 1998 al 1999 ricopre il ruolo
di Primo Violoncello presso l’Orchestra Regionale della Toscana. In questo
ruolo ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica della Scala e in qualità di
solista ha suonato con diverse orchestre italiane. È ospite regolare della
Symphonica d’Italia e della Human Rights Orchestra, recentemente fondata in
difesa dei diritti umani. Ha collaborato con celebri direttori quali Abbado,
Chung (Triplo Concerto di Beethoven), Sinopoli, Sawallisch, Temirkanov,
Maazel, Muti, Prêtre, Nagano (con il quale ha eseguito a Santa Cecilia il Doppio
Concerto di Brahms), Rostropovič, Pappano, Masur e Gergiev suonando in
alcune delle più prestigiose sale da concerto del mondo. Si è inoltre esibito
in concerti cameristici con Chung, Pappano, Lonquich, Campanella, Kavakos e
Argerich. A Santa Cecilia nel maggio 2009 ha eseguito, in prima esecuzione italiana,
il Cello Concerto di HK Gruber diretto dall’autore e nel 2010, con la
direzione di Krjstian Järvi, il Concerto per violoncello e orchestra di
fiati di Friedrich Gulda. Suona un violoncello “Carlo Giuseppe Oddone” del
1903.
Primo clarinetto dell’Orchestra
dell’Accademia di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro
Carbonare per 15 anni ha occupato il posto di Primo clarinetto solista
all’Orchestre National de France. Nello stesso ruolo ha avuto anche importanti
collaborazioni con i Berliner Philharmoniker. Alessandro Carbonare si è imposto
nei più importanti concorsi internazionali: Ginevra, Praga, Tolone, Monaco di
Baviera e Parigi. Dal suo debutto con l’Orchestre de la Suisse Romande si è
esibito come solista con tutte le più importanti orchestre del mondo.
Recentemente ha collaborato come Primo clarinetto con la New York Philharmonic
Orchestra e con la Chicago Symphony Orchestra. Ha registrato gran
parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor e ha dato grande impulso
alla musica contemporanea per clarinetto, commissionando nuovi concerti a Ivan
Fedele, Salvatore Sciarrino, Luis De Pablo e Claude Bolling. Su personale
invito di Claudio Abbado, Alessandro Carbonare ha accettato il ruolo di Primo
clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart.
Il percorso artistico di Alessio Allegrini inizia all’età di 23
anni, quando viene scelto da Riccardo Muti come Primo corno solista presso il
Teatro alla Scala di Milano. Negli anni successivi svolge il ruolo di Primo corno
ospite in prestigiose orchestre quali i Berliner Philharmoniker,
Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e Mahler Chamber Orchestra.
Attualmente è Primo corno solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia, della Lucerne Festival Orchestra e dell’Orchestra Mozart. È
stato diretto in numerosi concerti solistici da celebri direttori quali Abbado,
Muti, Chung, Tate e Antonio Pappano. Nel 2008 ha eseguito con
l’Orchestra di Santa Cecilia, diretta da Pappano, la “prima” europea del Concerto
per corno di Elliott Carter e nel 2013, con la Kammerakademie Potsdam ,
la première di “Out…” di Riccardo Panfili. Recentemente “Amadeus” ha
pubblicato il debutto discografico di Allegrini nelle vesti di direttore, con
brani di Lebrun, Salieri e con il Concerto per oboe e orchestra di R.
Strauss eseguito da Francesco Di Rosa.
Alexander
Lonquich è nato a
Trier in Germania. Nel 1977
ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato
a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei
principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con
direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman,
Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è
stato il rapporto mantenuto con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg ,
di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista. Un
importante ruolo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da
camera. Alexander Lonquich, infatti, nel corso degli ultimi anni ha avuto modo
di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Joshua Bell,
Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Jörg Widmann, Boris
Pergamenschikov, Heinz Holliger e Frank Peter Zimmermann ed ha ottenuto
numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il "Diapason
d’Or" nel 1992, il "Premio Abbiati" nel 1993 e il "Premio
Edison" in Olanda nel 1994. Nel 2003 Alexander Lonquich ha formato, con la moglie Cristina Barbuti ,
un duo pianistico che si esibisce in Italia, Austria, Svizzera, Germania e
Norvegia. Inoltre nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di
pianista e fortepianista spaziando da C. Ph. E. Bach a Schumann e Chopin. Nel
ruolo di direttore-solista, Alexander Lonquich collabora stabilmente con
l’Orchestra da Camera di Mantova - con cui in particolare ha svolto un lavoro
di ricerca e approfondimento tra il 2004 e 2007 sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di
Mozart - e tra le altre con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic
Orchestra , la Deutsche
Kammerphilarmonie , la Camerata Salzburg ,
la Mahler
Chamber Orchestra , l’Orchestre des Champs Elysées e la
Filarmonica della Scala di Milano. Si esibisce regolarmente per l’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora anche
come direttore-solista. Dopo aver effettuato incisioni per EMI dedicate a
Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM
registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn ed un CD di
musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes
di Messiaen. Recentemente ha inciso, sempre per ECM, la Kreisleriana e la Partita
di Holliger. Ai numerosi impegni concertistici, Alexander Lonquich ha
affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo
masterclass in Europa, Stati Uniti ed Australia. Ha collaborato inoltre in
forma stabile con l’Accademia Pianistica di Imola e la Hochschule für Musik di
Colonia. Alexander Lonquich, convinto che il sistema educativo in campo
musicale sia da integrare e in parte da ripensare, si è impegnato intensamente
nella conduzione di laboratori teatrali/musicali avvalendosi della
collaborazione di artisti provenienti da linguaggi artistici diversi. Tra le
altre, particolarmente cara gli è stata l’esperienza del laboratorio
Kinderszenen dedicato all’infanzia.
Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli, Roma
Venerdì
4 aprile 2014 ore 20.30
Alexander
Lonquich pianoforte
Alessandro
Carbonare clarinetto
Alessio
Allegrini corno
Carlo
Parazzoli violino
Gabriele
Geminiani violoncello
Brahms Trio op. 40
Sei
pezzi op. 118
Trio
op. 114
Biglietti
da 18 a 42 euro
Infoline
068082058