venerdì 7 marzo 2014

Shakespeare e Baudelaire per Valery Gergiev e la Filarmonica, Milano

Lunedì 10 marzo alle ore 20.00, il grande direttore russo guiderà la Filarmonica in un programma denso di riferimenti letterari. Solisti, il pianista Nobuyuki Tsujii e il violoncellista Narek Hakhnazaryan



Valery Gergiev torna sul podio della Filarmonica della Scala lunedì 10 marzo alla ore 20.00 con un programma denso di riferimenti letterari e e arricchito da ben due concerti solistici: il Concerto per pianoforte n°3 di Prokof’ev e Tout un monde lointain, concerto per violoncello di Dutilleux ispirato a Baudelaire. 

Nella seconda parte, una selezione di brani dalle due suites dal balletto Romeo e Giulietta di Prokof’ev, terzo omaggio della Filarmonica a Shakespeare nel 450° anniversario della nascita dopo Another’s Hell, nuovo pezzo commissionato a Mauro Montalbetti e diretto da Daniel Harding, e il Falstaff di Elgar diretto da Daniel Barenboim. Gergiev, Socio Onorario della Filarmonica dal 2010 e regolarmente presente in stagione dal 1990 per un totale di 25 concerti, dirige due giovani solisti, entrambi nati nel 1988: il pianista giapponese Nobuyuki Tsujii, vincitore del Concorso Van Cliburn 2009, e il violoncellista armeno Narek Hakhnazaryan, vincitore del Concorso Čajkovskij nel 2011 e applauditissimo al suo debutto con la Filarmonica nel 2013.

Il programma
Il Concerto n. 3, senza dubbio il più compiuto e anche il più popolare tra i cinque composti da Prokof’ev, ebbe lunga gestazione: i primi appunti con il tema dell’Andante risalgono al 1913, le prime variazioni al 1916/17 e il materiale del Finale al 1918 (destinato a un quartetto che non fu realizzato). La prima avvenne infine a Chicago, direttore Frederick Stock, solista l’autore, che avrebbe annotato: “Il pubblico non ha capito il concerto, ma l’ha approvato lo stesso”. A New York invece la prima fu un fiasco, ma l’opera non tardò ad affermarsi nel repertorio dei maggiori concertisti. In questa pagina brillantissima ed ironica il pianismo spigoloso e percussivo di Prokof’ev si arricchisce di estro e inventiva, ma trova anche equilibrio in una cornice formale impeccabile, frutto di lunga e pensosa elaborazione.

Lunga gestazione anche per il Concerto per violoncello “Tout un monde lointain”, commissionato a Dutilleux da Igor Markevich per i Concerts Lamoureux e Mstislav Rostropovič nel 1960 e portato a termine solo un decennio più tardi. La prima avvenne ad Aix con Serge Baudo sul podio e Rostropovič solista. Considerato una delle composizoni per violoncello più importanti del ‘900, il Concerto è diviso in cinque sezioni ispirate, come il titolo (tratto da La chevelure), da versi di poesie della raccolta Les fleurs du mal di Baudelaire. Lo stile personalissimo di Dutilleux vi trova una delle sue più realizzazioni più suggestive, creando un’atmosfera onirica e rarefatta in cui la maestria dell’orchestrazione è al servizio di una soggiogante capacità visionaria. Del grande compositore francese scomparso nello scorso maggio la Filarmonica ha recentemente eseguito anche il Concerto per violinoL’arbre des songes, con Renaud Capuçon, diretto da Pietari Inkinen nel 2010.

Romeo e Giulietta, composto tra il 1935 e i 1936, è il primo balletto scritto da Prokof'ev nella Russia sovietica: il compositore affronta con quest’opera la grande tradizione ballettistica russa adattando il suo linguaggio musicale a una più immediata comunicativa e disegnando la partitura sulla sola traduzione coreutica di un dramma shakespeariano che la storia del teatro abbia conservato. La coesistenza della scelta tonale con la violenza armonica del periodo espressionista originano una partitura di esuberante eloquenza illuminata da un organico orchestrale opulento e multicolore (pianoforte, celesta, mandolini, viola d’amore e una sfavillante sezione di percussioni), da cui Prokof'ev trasse addirittura tre suites (opp. 64bis, 64ter e 101).

Valery Gergiev nasce a Mosca nel 1953 ma cresce a Vladikavkaz, in Ossezia. Dal 1972 studia con Ilya Musin al Conservatorio di Leningrado e nel 1977 vince il premio Karajan e diventa assistente di Temirkanov al teatro Kirov. Dopo undici anni gli succede e nel 1989 guida la prima tournée internazionale del teatro. Nel 1991 debutta come direttore d’opera in Europa (Bayerische Staatsoper) e negli USA (San Francisco). Nel 1992 Leningrado diventa San Pietroburgo e il Kirov diventa Teatro Mariinskj: l’anno seguente Gergiev debutta al Covent Garden e al Met. Nel 1992 ha fondato il Festival “Stelle delle Notti Bianche” a San Pietroburgo, che è oggi uno degli appuntamenti di maggior rilievo nel panorama estivo internazionale Nel 1995 è nominato direttore principale della Rotterdam Philharmonic e nel 1997 direttore ospite principale del Met. Nello stesso anno debutta al Festival di Salisburgo, dove è tornato con Turandot con il finale di Luciano Berio nel 2003. Nel 2003 ha celebrato i trecento anni dalla fondazione di San Pietroburgo, i suoi 25 anni al Mariinskj e il suo 50° compleanno con una nuova produzione del Ring. Il 29 novembre 2006 il Mariinskij ha inaugurato la sua nuova sala da concerto, la più innovativa della Russia, mentre nel 2013 è stato inaugurato il New Mariinsky, una seconda sala operistica a pochi metri dal teatro storico. San Pietroburgo ha così riaffermato la sua centralità tra le capitali internazionali della musica, anche grazie all’attivissima etichetta discografica del teatro. Alla Scala Gergiev ha diretto Il giocatoreKhovanščina, Guerra e Pace, Boris Godunov (nell’edizione 1869) Turandot e Macbeth. E’ stato regolarmente ospite della Filarmonica dal 1990.

Il pianista giapponese Nobuyuki Tsujii, non vedente dalla nascita, ha vinto la Medaglia d’Oro al Concorso Pianistico Internazionale Van Cliburn. Tra le orchestre con cui si è esibito come solista figurano l’Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo diretta da Valery Gergiev, la Philharmonia Orchestra e Vladimir Ashkenazy, la BBC Philharmonic e Yutaka Sado e l’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Thierry Fischer. Gli impegni futuri di Nobuyuki Tsujii includono i debutti alla Carnegie Hall con l’Orpheus Chamber Orchestra e con la Seattle Symphony diretta da Ludovic Merlot ma anche una tournée giapponese con la BBC Philharmonic diretta da Yutaka Sado. Nobuyuki Tsujii si è esibito nel suo paese d’origine con tutte le principali orchestre giapponesi. Inoltre registra in esclusiva per l’etichetta discografica Avex Classics e negli ultimi anni ha realizzato numerose incisioni quali il Secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninov con la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, un CD dedicato a opere di Chopin, il Primo Concerto per pianoforte di Čajkovskij con Yutaka Sado e la BBC Philharmonic e i Quadri da un’esposizione di Musorgskij. Inoltre, un DVD con la registrazione del recital tenuto alla Carnegie Hall è stato pubblicato da Naxos negli Stati Uniti e da Euroarts in Europa.

Il violoncellista armeno Narek Hakhnazaryan è apparso sulla scena internazionale dopo aver vinto il Primo Premio e la Medaglia d’Oro al XIV Concorso Internazionale Čajkovskij nel 2011. La giuria includeva Sir Clive Gillinson, Mario Brunello, David Geringas, Ralph Kirschbaum, Lynn Harrell e Krzysztof Penderecki. Narek Hakhnazaryan ha quindi debuttato con orchestre quali la London Symphony Orchestra al Barbican Center e l’Orchestra del Teatro Mariinskij al Festival di Baden Baden, entrambe dirette da Valery Gergiev, l’Orchestra Verdi di Milano, con Xian Zhang, la Tokyo Symphony Orchestra e Ken Takaseki, la Moscow Philarmonic Orchestra e la Jerusalem Symphony, oltre ad essersi esibito in numerosi recital in tutta Europa e negli Stati Uniti, con tappe importanti alla Salle Pleyel di Parigi, al Kennedy Center di Washington, all’Università La sapienza di Roma, ai festival di Mecklenburg-Vorpommern e di Verbier e al City of London Festival. Nel 2012 Narek Hakhnazaryan ha inoltre fatto il suo debutto con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Ton Koopman nel maggio 2012 e la Tonkünstler Orchestra con Vladimir Fedoseyev.  Nel 2013 ha esordito con la Rotterdam Philarmonic diretta da Valery Gergiev al Gergiev Festival, la Filarmonica della Scala diretta da Juraj Valcuha, la London Philarmonic, la BBC Scottish Symphony e la Seoul Philarmonic. Molto attivo anche come solista e in ambito cameristico, Narek Hakhnazaryan è stato nuovamente invitato a esibirsi alla Salle Pleyel di Parigi, ha fatto il suo debutto al Concertgebouw di Amsterdam e alla Konzerthaus di Berlino. Narek Hakhnazarayan suona un violoncello David Tecchler del 1698, datogli in concessione da Valentine Saarmaa, nipote del celebre liutaio Jacques Francais.

Teatro alla Scala, Milano
Lunedì 10 marzo 2014 ore 20.00

Direttore Valery Gergiev
Pianoforte Nobuyuki Tsujii
Violoncello Narek Hakhnazaryan

Sergej Prokof'ev
Concerto per pianoforte n.3
Henri Dutilleux
Tout un monde lointain, Concerto per violoncello e orchestra
Sergej Prokof'ev
Romeo e Giulietta, Suite da balletto


(comunicato stampa)