Nelle
parole dell’Amministratore Delegato William Graziosi, il commosso ricordo per
il grande direttore d’orchestra che ha dato un contributo fondamentale alla
valorizzazione di Giovanni Battista Pergolesi
«Sempre viva sarà la memoria del suo contributo dato alla nostra
Fondazione ed alla città di Jesi, dove diresse due memorabili concerti delle
Celebrazioni per i 300 anni di Pergolesi, nel giugno 2009 e nel settembre 2010.
Avremmo voluto continuare a collaborare ad altri progetti, tra cui l’esecuzione
di una Messa Pergolesiana cui il M° Abbado si era detto molto interessato. Un
progetto su cui ci impegneremo in futuro, e che vorremmo dedicargli». William Graziosi
Profonda
commozione a Jesi per la scomparsa del M° Claudio Abbado, il direttore
d’orchestra e senatore a vita scomparso questa mattina dopo lunga malattia. “Una grave perdita per la cultura ma che
sempre ricorderemo per la sua indimenticabile opera. Sarà sempre viva la
memoria del suo contributo alla Fondazione e alla città di Jesi”, fa
sapere l’Amministratore Delegato della
Fondazione Pergolesi Spontini, William Graziosi, ricordandone l’attività
per la riscoperta e la valorizzazione dell’opera di Giovanni Battista
Pergolesi, e l’importante collaborazione con la Fondazione jesina. Alla musica
di Pergolesi, Claudio Abbado dedicò una discografia imponente e ben due
concerti a Jesi in occasione delle Celebrazioni per i 300 anni della nascita,
il 5 giugno 2009 in apertura delle Celebrazioni, ed il 25 settembre 2010,
entrambi al Teatro Pergolesi sul podio dell’Orchestra Mozart. “Siamo
profondamente addolorati della scomparsa di una figura centrale nella
storia della musica” - commenta l’Ad William Graziosi – “Un grande
artista che ha più volte eseguito nella sua carriera la musica del nostro
Pergolesi con la sua cifra stilistica ed un rigore filologico straordinario. Siamo orgogliosi di aver potuto lavorare con
lui in più occasioni, in primo luogo ospitandolo al Teatro
Pergolesi per ben due concerti delle
Celebrazioni Pergolesiane. Grazie inoltre al contributo del direttore
artistico e del consulente scientifico del tempo, rispettivamente Gianni
Tangucci e Vincenzo De Vivo, abbiamo potuto collaborare al pluriennale Progetto Pergolesi (2007-2010)del M°
Abbado e dell’Orchestra Mozart in concerti e registrazioni su edizioni musicali
della Fondazione Pergolesi Spontini; ricordo inoltre i 3 CD di Abbado su
Pergolesi usciti per la Deutsche
Grammophon, che pure si sono avvalsi del nostro supporto musicologico.
Ed infine, ricordo che nel 2010 volle coinvolgere la Fondazione Pergolesi
Spontini nel progetto di far nascere in Italia il “Sistema Abreu”, il modello didattico nato in Venezuela per la
diffusione e lo studio della musica fra i bambini. Avremmo voluto continuare a collaborare ad altri progetti, tra cui
l’esecuzione di una Messa Pergolesiana cui il M° Abbado si era detto molto
interessato. Un progetto su cui ci impegneremo in futuro, e che vorremmo
dedicargli”.
In occasione
delle Celebrazioni Pergolesiane a Jesi, il M° Claudio Abbado aveva parlato di
Pergolesi come di “compositore
fondamentale che ha avuto un notevole influsso su Bach e Mozart. Scomparso a
ventisei anni in un quinquennio appena è riuscito a scrivere capolavori
stupefacenti per preveggenza, proiettati un secolo avanti sia sotto il profilo
musicale che armonico. Pergolesi era un geniale visionario che colse tracce da
Gesualdo da Venosa, col quale condivide la capacità di creare musiche
eccezionalmente innovative per modulazioni, accordi e cromatismi, che riescono
a esprimere totalmente il sentimento di dolore, di passione, di morte di cui
parlano i testi delle sue opere. Nella sua breve vita, Pergolesi ha compiuto la
parabola completa dell’arte compositiva. Che cos’altro avrebbe potuto comporre
di così perfetto che non avesse già scritto? In Italia mi sembra giusto
ricordarlo, come abbiamo fatto in precedenza per Gesualdo da Venosa o per
Rossini”.
(comunicato
stampa)