Dal 10 al 15
dicembre, il raffinato balletto di Boris Eifman, per la prima volta al teatro
cagliaritano. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Lirico, David Levi
«Tutto risiede nell’estetica,
ma la bellezza formale del gesto non è fine a se stessa. Ciò non significa che
la qualità plastica della coreografia sia meno importante della ricerca di una
certa intensità drammatica delle situazioni. Credo semplicemente che non si
possa cogliere la bellezza come una nozione astratta. Quando creo un movimento,
lo faccio con l’idea di creare un’emozione,
esprimere un sentimento; e questa emozione passa necessariamente attraverso un
bisogno estetico». Boris Eifman
Un omaggio a Olga Spessivtseva (Rostov, 1895 – New York, 1991), tra le più
celebri danzatrici del ‘900, che terminò la sua vita in una clinica
psichiatrica di New York e, nella follia, si identificò con il personaggio di
Giselle. Questo, in sintesi, Red Giselle balletto in due atti su musiche
di Georges Bizet, Petr Il’ič Čajkovskij, Alfred Schnittke in scena da martedì 10 dicembre alle 20.30 al
Teatro Lirico di Cagliari per il 7° e ultimo appuntamento della Stagione Lirica
e di Balletto 2013. A firmare la coreografia del raffinato balletto, il russo Boris Eifman, fondatore nel 1977 della
celebre compagnia di San Pietroburgo, l’Eifman Ballet: il coreografo è al suo
debutto a Cagliari. Le scene e i costumi sono firmati da Vjaceslav Okunev, le luci dallo stesso Boris Eifman. L’Orchestra
del Teatro Lirico sarà, invece, guidata da David Levi.
Boris
Eifman
- Eifman Ballet - Crea la sua Compagnia nel
1977, rompendo con le rigide regole dell’accademismo russo e rivelando così una
feroce voglia d’indipendenza. Da subito sviluppa un suo stile amato sia dagli
amanti della danza classica che da quelli della contemporanea; resiste alle
correnti e alle mode per imporre una forma espressiva molto personale. Il
coreografo, un artista che si ispira all’indole passionale, è fortemente
determinato a perseguire la sua ricerca di perfezione. Dopo essersi scontrato
per vari anni contro la rigidità del sistema, è totalmente cosciente del posto
che occupa nel suo Paese come creatore. Oggi la sua Compagnia
comprende circa cinquanta ballerini e ha un suo Centro coreografico istituito
dallo Stato e dalla Città di San Pietroburgo. La Città di San Pietroburgo ha
aperto a fine settembre scorso l’Accademia di danza Boris Eifman. Dal 1990
Boris Eifman non cessa di alimentare la sua notorietà in tutto il mondo,
attraverso le sue nuove creazioni. Nel 1997 la compagnia presenta Red
Giselle a San Pietroburgo, balletto che narra la vita della celebre
ballerina russa Olga Spessivtseva. Nell’ottobre 1997, per la prima volta, il Teatro Bol’šoj apre le sue
porte alla Compagnia. È questa, per Boris Eifman, l’occasione per presentare le
sue ultime tre creazioni: Tchaïkovski, Red Giselle e Russian Hamlet che narra la vita
dello Zar Paolo I. Il successo è immediato: la stampa russa celebra Boris
Eifman non solo come l’unico coreografo che sappia far progredire la danza in
Russia, ma definisce l’Eifman Ballet come una delle migliori Compagnie russe
odierne. Nel febbraio 2000 la Direzione del Teatro Bol’šoj include Russian
Hamlet nel repertorio del suo Corpo di Ballo. Nell’aprile 1998, invitato al
City Center di New York, Boris Eifman presenta Red Giselle, ed è un
grande trionfo. Il City Center lo invita a tornare di nuovo la stagione
successiva con quattro programmi diversi. In seguito viene invitato, ad anni
alterni, per tournée di tre mesi tra
Stati Uniti e Canada. Il successo del coreografo negli Stati Uniti è tale che il
New York City Ballet lo ha invitato, nel 2004, per una creazione in omaggio a
Balanchine, Musagète. Il repertorio di Boris Eifman conta oltre quaranta
balletti, tra i quali: Anna Karenina, creato nel 2005, Il Gabbiano liberamente
ispirato all’opera di Cechov (2007), Eugenio Onegin ispirato
dall’omonima opera di Puškin (2009), Rodin, l’ultima creazione del
coreografo del 2011. La compagnia ha fidelizzato il suo pubblico in tutto il
mondo, ed è regolarmente in tournée
in: Spagna, Olanda, Francia, Italia, Israele, Stati Uniti, Grecia, Europa
dell’Est, Canada, Finlandia, Germania, Cina, Inghilterra. Indiscusso punto di
riferimento della cultura russa contemporanea, “Culture France” ha voluto che
l’Eifman Ballet fosse parte degli eventi organizzati in occasione delle
celebrazioni dell’anno Francia-Russia. Grazie a questo sostegno, la compagnia
si è esibita alla “Maison de la Danse” di Lione nel dicembre 2010 e al Théâtre
des Champs Elysées di Parigi. La sua ultima creazione Rodin, ispirata alla relazione tra
Auguste Rodin e Camille Claudel, è stata presentata in Francia al Théâtre des
Champs- Elysées nel marzo 2013.
In riconoscimento alla sua considerevole carriera, Boris
Eifman è stato nominato, in Francia, “Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle
Lettere”.
Cresciuto a New York, David Levi consegue i suoi studi in Psicologia all’Università di
Harvard e poi studia pianoforte, direzione orchestrale e accompagnamento al
canto alla Manhattan School of Music con Donal Nold e Martin Katz. Dal 1993 al
1997 è assistente di James Conlon all’Opera di Colonia, dove cura la direzione
musicale e orchestrale della nuova produzione di Il Naso di Šostakovič
(regia di Harry Kupfer) e di Sweeney Todd di Sondheim (regia di Torsten
Fischer). Dirige, inoltre, La dannazione di Faust, Elektra con
Gabriele Schnaut e Hanna Schwarz, Evgenij Onegin, Otello, Hänsel und Gretel, La Traviata.
Nel 1989 David Levi
avvia lo Spanga Opera Festival (Paesi Bassi) insieme alla regista Corina van
Eijk, dove dirige diverse produzioni (L’elisir d’amore, Rigoletto,
Les contes d’Hoffmann, The Rake’s Progress, Ariadne auf Naxos,
Samson et Dalila, Falstaff, Il Trittico, Aida,
Mavra, Sancta Susanna). Compone Donna Giovanna, una rielaborazione di Don Giovanni, che ha un grande successo di pubblico e critica, come
anche Elektra di Richard Strauss nel 2009 (per cui scrive una riduzione
per un’orchestra di 34 musicisti), e Carmen
nel 2010. David Levi dirige anche le colonne sonore di due film-opera prodotti
dall’Opera Spanga: Rigoletto nel 2003 e Samson et Dalila nel 2006. Dirige le musica dei film Une
Vie à t’attendre e Le Héros de la famille di David Moreau, per
quest’ultimo, è stato anche maestro di canto di Emmanuelle Béart e Cathérine
Deneuve. Nel 1996 lavora alla Metropolitan Opera come assistente di James
Levine. Dal 1997 al 2002 è Direttore del Coro dell’Opéra National de Paris. In
Francia, dal 2002, dirige diverse produzione nei teatri d’opera di Montpellier,
Longjumeau e Massy; oltre ad alcuni concerti con l’Orchestre National des Pays
de la Loire e le orchestre di Strasburgo e Nancy. David Levi collabora
regolarmente con l’Orchestre National d’Île de France: alla Cité de la Musique
di Parigi ha diretto Mass di Leonard
Bernstein, alla Salle Gaveau Trois
Petites Liturgies di Messiaen, alla Salle Pleyel L’Enfant et les Sortilèges e Pink
Martini. Ha inoltre diretto alcuni concerti con un coro di 1500 bambini
della regione parigina: uno con Patricia Petibon dedicato alla musica di
Broadway e un altro con il cantante Lénine dedicato all’anno del Brasile.
Insieme a Patricia Petibon, David Levi ha diretto vari concerti con la
Filarmonica di Tokyo e con l’Orchestre Nationale des Pays de la Loire. Nel 2002 viene
invitato in Austria, all’Opera di Graz per dirigere la ripresa di Turandot
e due nuove produzioni: Cabaret
e Sweeney Todd. È regolarmente invitato alla Volksoper di Vienna,
dove ha debuttato nel 2002 con diverse rappresentazioni di Tutti
insieme appassionatamente e di La
principessa della Czárdás di Kalman. In seguito dirige un Gala
dedicato ai musical (con Ferruccio
Furlanetto). Il successo di tali rappresentazioni l’ha riportato a Vienna per
dirigere il nuovo balletto Anna Karenina di Boris Eifman; una nuova
produzione di My Fair Lady; nel 2010 il musical South Pacific con Ferruccio Furlanetto e
Marjana Lipovsek e, nel 2011, Dolci vizi
al foro. In Italia, David Levi è conosciuto per le sue collaborazioni con
il balletto, recentemente per Anna
Karenina (al Teatro Verdi di Trieste e al Teatro Carlo Felice di Genova) e Red Giselle (al Teatro Verdi di Trieste)
con l’Eifman Ballet di San Pietroburgo, oltre a Petruška/L’Après-Midi
d’un Faune/Les noces al Teatro Comunale di Bologna. A settembre 2010 dirige il balletto Napoli di Bournonville del Royal Danish
Ballet a Copenhagen. Nel 2012 dirige lo stesso balletto al Palais Garnier di
Parigi e lo spettacolo Graham, Humphrey,
Limon, Ailey al Teatro dell’Opera di Roma , dove aveva già debuttato nel 2011 con
la prima produzione europea dell’opera di William Bolcom Uno sguardo dal ponte. Ultimamente ha debuttato con il New York
City Ballet e ha diretto Il castello di
Barbablú a Bogotá.
Stagione lirica e di
balletto 2013
martedì 10
dicembre 2013, ore 20.30 - turno A
mercoledì 11
dicembre 2013, ore 20.30 - turno B
giovedì 12
dicembre 2013, ore 20.30 - turno F
venerdì 13
dicembre 2013, ore 20.30 - turno C
sabato 14
dicembre 2013, ore 19 - turno G
domenica 15
dicembre 2013, ore 17 - turno D
Red Giselle
balletto in
due atti
musica Georges
Bizet, Petr Il’ič Čajkovskij, Alfred Schnittke
coreografia
e luci
Boris Eifman
scene
e costumi
Vjaceslav Okunev
Eifman
Ballet
Orchestra
del Teatro Lirico
direttore
David Levi
Durata: 1 ora e 45 minuti circa,
compreso un intervallo
Prezzi
biglietti:
platea da € 70,00 a
€ 45,00 (settore giallo), da € 55,00
a € 35,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore
blu); I loggia da € 50,00 a
€ 30,00 (settore giallo), da € 40,00
a € 25,00 (settore rosso), da € 35,00 a € 20,00 (settore
blu); II loggia da € 30,00 a
€ 20,00 (settore giallo), da € 20,00
a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a € 10,00 (settore
blu).
Per
informazioni:
Biglietteria del Teatro Lirico, via
Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì
al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle
13, e nell’ora precedente lo spettacolo; telefono
+39 0704082230 - +39 0704082249, fax +39 0704082223, [email protected], www.teatroliricodicagliari.it
Per la trama del balletto vai QUI
Adriana Benignetti