Otello
Dramma lirico in quattro atti
Musica
Giuseppe Verdi (Roncole di Busseto, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901)
Libretto
Arrigo Boito (Padova, 24 febbraio 1842 – Milano,
10 giugno 1918) tratto da The Tragedy of Othello, the Moor of Venice di William Shakespeare
Personaggi:
Otello, moro, generale dell’armata veneta (tenore)
Jago, alfiere (baritono)
Cassio, capo di squadra (tenore)
Roderigo, gentiluomo veneziano (tenore)
Lodovico, ambasciatore della Repubblica veneta (basso)
Montano, predecessore di Otello nel governo dell’isola
di Cipro (basso)
Un araldo (basso)
Desdemona, moglie di Otello (soprano)
Emilia, moglie di Jago (mezzosoprano)
Soldati e marinai della Repubblica Veneta, gentildonne
e gentiluomini veneziani, popolani, ciprioti, uomini d’arme greci, dalmati,
albanesi, fanciulli dell’isola.
TRAMA
Le vicende si svolgono a Cipro, dominio veneziano.
Atto I
Esterno del
castello, residenza di Otello, governatore dell`isola, di fronte a un porto.
La folla di cittadini e soldati attende Otello, moro,
generale dell’armata veneta, che, con la sua nave sta attraversando il mare
durante una furiosa tempesta. Finalmente
la nave giunge in porto e il moro viene acclamato dalla folla: trionfante,
annuncia di aver sconfitto la flotta turca. Iniziano i festeggiamenti e si
brinda alla vittoria.
Solamente due persone non partecipano all’entusiasmo generale: l’alfiere Jago che odia Otello perché ha promosso
Cassio capitano al suo posto; Roderigo, innamorato di Desdemona, moglie di
Otello. Jago pensa a come vendicarsi e cerca di mettere Roderigo e Cassio
(anche lui innamorato di Desdemona) l’uno contro l’altro. Riesce a fare
ubriacare Cassio che nel duello ferisce Montano, giunto a dividere i due. Giunge
Otello, richiamato dalle grida, che, informato in maniera inesatta da Jago,
punisce Cassio e lo degrada: Jago esulta.
Atto II
Una sala
terrena nel castello; una porta nel centro che dà sul giardino.
Jago continua nel suo progetto di vendetta: consiglia
a Cassio di rivolgersi a Desdemona e chiederle di fare da intermediaria con suo
marito. Poi, in un monologo, riflette sul suo destino ed esprime la sua visione
cinica della vita. Una volta incontrato Otello insinua in lui il seme della
gelosia, raccontandogli di aver visto Cassio e Desdemona parlare in un angolo
del giardino. All’inizio Otello è riluttante e vedendo come la moglie è accolta
dai veneziani dimentica le parole di Jago; quando, però, la donna chiede di
ridare a Cassio il suo grado di capitano, la gelosia esplode insieme all’ira. A
Desdemona cade dalle mani un fazzoletto regalatole dal marito che Jago riesce,
grazie ad Emilia (dama di compagnia di Desdemona) ad avere e pensa di
nasconderlo in casa di Cassio. Nel frattempo Jago dice a Otello di aver
ascoltato da Cassio delle frasi d’amore rivolte a Desdemona e di aver visto il
fazzoletto della donna nelle sue mani. Per il moro questa è la prova del
tradimento: giura, perciò, di vendicarsi.
Atto III
Grande sala
nel castello.
Un araldo annuncia l’arrivo di una galea con gli
ambasciatori veneziani; nel frattempo Jago dice a Otello che poterà presto
Cassio dinanzi a lui. Desdemona, all’oscuro di tutto, chiede ancora una volta
la grazia per Cassio: come risposta, Otello le chiede di mostrargli il fazzoletto
da lui donatole come pegno d’amore. La donna non lo trova e Otello, furioso, l’allontana.
Rimasto da solo, il moro rimpiange la felicità perduta. Arriva Jago, che sta
completando la sua vendetta: convince Otello ad ascoltare di nascosto una
conversazione con Cassio a proposito di una cortigiana, facendogli credere che sia
Desdemona. Otello si convince così del tutto del tradimento della moglie e
giura di ucciderla. Nel frattempo, le trombe annunciano l’arrivo degli ambasciatori
veneti che annunciano che il moro è richiamato a Venezia dal Doge e che Cassio
prenderà il suo posto. In loro presenza Otello, ormai fuori di sé, insulta la
moglie e la getta a terra. Jago continua a tramare ragnatele suggerendo a
Otello e Roderigo le mosse da compiere. Poco dopo, delirante, il moro sviene.
Jago con gesto di trionfo indica il corpo inerte.
Atto IV
La camera da
letto di Desdemona.
Desdemona è in procinto di mettersi a letto, aiutata
da Emilia, alla quale racconta la storia di Barbara: poi, dopo aver pregato si
prepara a dormire. Entra Otello che l’accusa apertamente di averlo tradito:
Desdemona proclama con forza la sua innocenza, ma l’uomo la soffoca. Nel frattempo, Cassio ha ucciso Roderigo nell’agguato
che quest’ultimo gli aveva preparato. Vedendo Desdemona morta, l’uomo accusa
Otello e gli grida di aver ucciso un’innocente. A Jago sopraggiunto, Emilia
rinfaccia il suo intrigo e a questi non resta altro scampo che la fuga. Otello,
sconvolto, dà un ultimo bacio alla moglie si trafigge con un pugnale.
Adriana Benignetti