lunedì 15 luglio 2013

laVerdi in Germania con John Axelrod e David Garrett

Cronaca dei primi 3 concerti in Germania dove il “tris d’assi” ha registrato il “tutto esaurito”



Sold out, pubblico entusiasta e caloroso: è decisamente positivo il bilancio dei primi tre concerti che hanno costellato il weekend de laVerdi, da venerdì 12 a domenica 14 luglio, in terra di Germania. 



Un tris d’assi che si è manifestato in modo più che convincente anche attraverso il feeling, palpabile e senza cedimenti, tra l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, il direttore John Axelrod e la guest star di questa tournée, il violinista David Garrett. Tutto esaurito per le tre performances, con l’accoglienza di un pubblico entusiasta, caloroso ma anche esigente, abituato com’è, a queste latitudini, alla musica e agli spettacoli di qualità.

Si comincia dunque venerdì 12, a Bad Kissingen, cittadina dell’Alta Franconia, in Baviera, dal sapore e dal gusto bell’epoque, vocata e votata alle cure termali, che qui in Germania sono una vera e propria religione. Il concerto della sera nella Max Littmann-Saal della sontuosa Regentenbau – edificio di fine Ottocento che ricorda i fasti imperiali del Reich – è stato preceduto dalla prova aperta dell’orchestra ai bambini delle scuole locali; prova seguita in accorto silenzio da un pubblico di giovanissimi già avvezzi alla cultura musicale. Quindi, alle ore 20.00 in punto, di fronte a una sala letteralmente imbottita di gente, laVerdi cala il primo dei suoi assi, proponendo un programma che volutamente vuole rendere omaggio agli amici tedeschi – con ’esecuzione della Quinta Sinfonia di Beethoven e il Concerto per violino e orchestra di Brahms  ma che sottolinea anche, con l’Ouverture da “La forza del destino” di Verdi, autore di cui i tedeschi sono letteralmente innamorati, il legame tra Italia e Germania, Paesi fondatori dell’Unione Europea, che va oltre le apparenze di un doveroso, reciproco rispetto.

Successo pieno che si ripete puntualmente con la giocata del secondo asso, il giorno dopo, sabato 13, a Wiesbaden, città di 250mila abitanti, capitale dell’Assia, centro commerciale di grande pregio e bellezza architettonica, conosciuto ben oltre i confini nazionali per la sua cospicua industria turistico-termale. La Kurhaus, che affianca il maestoso Teatro dell’Opera, offre al pubblico una cornice spettacolare con la sua sala coronata dai superbi colonnati di impronta guglielmina. Il pubblico di oggi è decisamente più vario e “trasversale” rispetto alla più intima e protetta Bad Kissingen. Un pubblico anche più giovane, ma sempre attento e poco incline agli entusiasmi gratuiti. Rispetto al giorno prima, si preferisce anticipare l’esecuzione del Concerto di Brahms, per lasciare mano libera all’Orchestra nella seconda parte della serata. E a questo punto, accantonata la tiepidezza iniziale, l’entusiasmo del pubblico esplode in un fragore da stadio dopo l’impeccabile esecuzione della Quinta del genio di Bonn e il bis che riveste i connotati unici e irripetibili della rossiniana Sinfonia dal Barbiere di Siviglia, che sembra fatta apposta per conquistare il pubblico.

Ma il piatto è ricco, e la giocata è ancora tutta da fare. Così arriva il compimento di un trittico indimenticabile domenica 14, in quel di Ingolsadt. Si ritorna dunque in Baviera, nella città nota in tutto il mondo per un nome solo: Audi. Qui infatti hanno sede gli stabilimenti storici del prestigioso marchio automobilistico tedesco, insieme con il quartier generale dell’azienda. Un’azienda che investe pesantemente in cultura – non solo musicale – organizzando tra l’altro, da fine giugno a fine luglio, l’Audi Sommer Konzerte, rassegna musicale di levatura internazionale che richiama pubblico da ogni parte del Paese e non solo. Presso la Festsaal dello Stadttheater – struttura modernissima in cemento armati a vista, con oltre 1500 posti, che sfoggerà un’acustica molto al di sopra delle aspettative – laVerdi cala il terzo asso, per il terzo “sold out” consecutivo”. Questa volta è il talentuoso David Garrett a chiudere il programma, e – da accorto animale di spettacolo qual è – lo fa strizzando l’occhio al feeling tra italiani e  tedeschi, omaggiando l’orchestra con due bis all’insegna di Paganini e Corelli e trascinando il pubblico in una vera e propria ovazione.

Dopo il trasferimento di lunedì 15 nella vicina Regensburg – la storica Ratisbona, perla medievale della Mitteleuropa  – martedì 16 ci sarà tempo e modo per calare il quarto asso. Per laVerdi, sul palco “open air” del Furstliches Schloss, sarà l’occasione imperdibile di trasformare il tris in un poker da brivido.

(comunicato stampa)

N.B. Foto © AUDI AG