Cronaca dei primi 3
concerti in Germania dove il “tris d’assi” ha registrato il “tutto esaurito”
Sold
out, pubblico entusiasta e caloroso: è decisamente positivo il bilancio dei primi
tre concerti che hanno costellato il weekend de laVerdi, da venerdì 12 a domenica 14 luglio, in
terra di Germania.
Un tris d’assi che si è manifestato in modo più che
convincente anche attraverso il feeling, palpabile e senza cedimenti, tra l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, il direttore John Axelrod e la guest star di questa
tournée, il violinista David Garrett.
Tutto esaurito per le tre performances, con l’accoglienza di un pubblico
entusiasta, caloroso ma anche esigente, abituato com’è, a queste latitudini,
alla musica e agli spettacoli di qualità.
Si
comincia dunque venerdì 12, a Bad Kissingen, cittadina dell’Alta
Franconia, in Baviera, dal sapore e dal gusto bell’epoque, vocata e votata alle
cure termali, che qui in Germania sono una vera e propria religione. Il
concerto della sera nella Max Littmann-Saal
della sontuosa Regentenbau –
edificio di fine Ottocento che ricorda i fasti imperiali del Reich – è stato
preceduto dalla prova aperta dell’orchestra ai bambini delle scuole locali;
prova seguita in accorto silenzio da un pubblico di giovanissimi già avvezzi
alla cultura musicale. Quindi, alle ore 20.00 in punto, di fronte
a una sala letteralmente imbottita di gente, laVerdi cala il primo dei suoi
assi, proponendo un programma che volutamente vuole rendere omaggio agli amici
tedeschi – con ’esecuzione della Quinta
Sinfonia di Beethoven e il Concerto
per violino e orchestra di Brahms – ma che sottolinea anche, con l’Ouverture da “La forza del destino” di Verdi,
autore di cui i tedeschi sono letteralmente innamorati, il legame tra Italia e
Germania, Paesi fondatori dell’Unione Europea, che va oltre le apparenze di un
doveroso, reciproco rispetto.
Successo
pieno che si ripete puntualmente con la giocata del secondo asso, il giorno
dopo, sabato 13, a Wiesbaden, città di 250mila abitanti,
capitale dell’Assia, centro
commerciale di grande pregio e bellezza architettonica, conosciuto ben oltre i
confini nazionali per la sua cospicua industria turistico-termale. La Kurhaus,
che affianca il maestoso Teatro dell’Opera, offre al pubblico una cornice
spettacolare con la sua sala coronata dai superbi colonnati di impronta
guglielmina. Il pubblico di oggi è decisamente più vario e “trasversale”
rispetto alla più intima e protetta Bad Kissingen. Un pubblico anche più
giovane, ma sempre attento e poco incline agli entusiasmi gratuiti. Rispetto al
giorno prima, si preferisce anticipare l’esecuzione del Concerto di Brahms, per
lasciare mano libera all’Orchestra nella seconda parte della serata. E a questo
punto, accantonata la tiepidezza iniziale, l’entusiasmo del pubblico esplode in
un fragore da stadio dopo l’impeccabile esecuzione della Quinta del genio di
Bonn e il bis che riveste i connotati unici e irripetibili della rossiniana Sinfonia dal Barbiere di Siviglia, che
sembra fatta apposta per conquistare il pubblico.
Ma
il piatto è ricco, e la giocata è ancora tutta da fare. Così arriva il
compimento di un trittico indimenticabile domenica
14, in
quel di Ingolsadt. Si ritorna dunque in Baviera, nella città nota in
tutto il mondo per un nome solo: Audi.
Qui infatti hanno sede gli stabilimenti storici del prestigioso marchio
automobilistico tedesco, insieme con il quartier generale dell’azienda.
Un’azienda che investe pesantemente in cultura – non solo musicale –
organizzando tra l’altro, da fine giugno a fine luglio, l’Audi Sommer Konzerte,
rassegna musicale di levatura internazionale che richiama pubblico da ogni
parte del Paese e non solo. Presso la Festsaal
dello Stadttheater – struttura
modernissima in cemento armati a vista, con oltre 1500 posti, che sfoggerà
un’acustica molto al di sopra delle aspettative – laVerdi cala il terzo asso,
per il terzo “sold out” consecutivo”.
Questa volta è il talentuoso David
Garrett a chiudere il programma, e – da accorto animale di spettacolo qual
è – lo fa strizzando l’occhio al feeling tra italiani e tedeschi, omaggiando l’orchestra con due bis
all’insegna di Paganini e Corelli e trascinando il pubblico in una vera e
propria ovazione.
Dopo
il trasferimento di lunedì 15 nella
vicina Regensburg – la storica
Ratisbona, perla medievale della Mitteleuropa
– martedì 16 ci sarà tempo e
modo per calare il quarto asso. Per laVerdi, sul palco “open air” del Furstliches Schloss, sarà l’occasione
imperdibile di trasformare il tris in un poker da brivido.
(comunicato
stampa)
N.B. Foto © AUDI AG