Venerdì 19 aprile alle
ore 20.30, un concerto dedicato al Barocco napoletano per la Stagione di Musica
da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Palermitano,
violoncellista-compositore, celebre per lo straordinario talento ma anche per
il grande eclettismo (ha suonato il violoncello in acqua, avvinto a un albero,
a 3200 metri di altezza e nei suoi concerti spesso e volentieri crea
contaminazioni tra generi diversi, Giovanni Sollima è uno dei
musicisti più apprezzati sulla scena internazionale. Fondato nel 1987 da Antonio Florio e formato da strumentisti
e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di
Sei e Settecento, l’ensemble “I Turchini
di Antonio Florio” è considerato una delle punte di diamante della vita
musicale italiana ed europea.
Molto atteso, dunque, il concerto di venerdì 19 aprile alle ore 20.30,
presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma (Sala Sinopoli), che vedrà
questi straordinari musicisti insieme sul palco per la Stagione di Musica da
Camera di Santa Cecilia. Interamente dedicato al repertorio per violoncello della
Napoli del XVIII secolo il programma che vedrà il talento virtuosistico di
Sollima protagonista nelle cadenze, scritte da lui stesso per i concerti, di Leo,
Fiorenza, De Majo ma soprattutto nel brano Fecit Neapolis 1760, una delle sue
ultime composizioni.
Giovanni Sollima nasce a Palermo da una famiglia di
musicisti. Studia violoncello con Giovanni Perriera e Antonio Janigro e
composizione con il padre Eliodoro Sollima e Milko Kelemen. Fin da giovanissimo
collabora con musicisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jörg Demus,
Martha Argerich, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labèque, Ruggero
Raimondi, Bruno Canino, DJ Scanner, Victoria Mullova, Patti Smith, Philip Glass
e Yo-Yo Ma. La sua attività – in veste di solista con orchestra e con diversi
ensemble (tra i quali la Giovanni Sollima Band , da lui fondata a New York
nel 1997) - si dispiega fra sedi ufficiali ed ambiti alternativi: Brooklyn
Academy of Music, Alice Tully Hall, Knitting Factory e Carnegie Hall (New
York), Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall (Londra), Salle Gaveau (Parigi),
Accademia di Santa Cecilia, RomaEuropaFestival (Roma), Teatro San Carlo
(Napoli), Kunstfest (Weimar), Kronberg Cello Festival, Time Zones Festival
(Bari), Teatro Massimo, Amici della Musica (Palermo), Teatro alla Scala
(Milano), International Music Festival di Istanbul, Cello Biennale (Amsterdam),
Summer Festival di Tokyo, Biennale di Venezia, Ravenna Festival, “I Suoni delle
Dolomiti”, Ravello Festival, Expo 2010 (Shanghai). Parallelamente all’attività
violoncellistica la sua curiosità lo spinge ad esplorare nuove frontiere nel
campo della composizione attraverso contaminazioni fra generi diversi
avvalendosi anche dell' utilizzo di
strumenti orientali, elettrici e di sua invenzione. Per la danza collabora, tra
gli altri, con Karole Armitage e Carolyn Carlson, per il teatro con Bob Wilson,
Alessandro Baricco e Peter Stein e per il cinema con Marco Tullio Giordana,
Peter Greenaway, John Turturro e Lasse Gjertsen (DayDream, 2007). Nel 2008, assieme alla violoncellista Monika
Leskovar e il Solistenensemble Kaleidoscop di Berlino, incide per la Sony
l’album We Were Trees. Giovanni
Sollima suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679), insegna presso la Fondazione Romanini
di Brescia e, dal 2010, presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma dove
recentemente è stato insignito del titolo di Accademico.
Ensemble
fondato nel 1987 da Antonio Florio, conosciuto fino al 2010 come Cappella della
Pietà de’ Turchini, anno in cui ha preferito adottare la denominazione de “I Turchini di Antonio Florio”, è
costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del
repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di
compositori rari. L’originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della
prassi esecutiva barocca, fanno dei Turchini una delle punte di diamante della
vita musicale italiana ed europea. L’ensemble è stato invitato ad esibirsi su
palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San
Carlo, Palau de la Música di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener
Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia, Associazione Scarlatti di Napoli,
Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica
europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes,
Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di
Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Cité de la Musique di
Parigi, Saison Musicale de la Fondation Royamount , Festival “Mozart” di La
Coruña.Ricco il cartellone delle opere portate in scena o eseguite in forma
concertistica dai Turchini: Il
disperato innocente di Boerio, Dido
and Æneas e The Fairy Queen di
Purcell, Festa napoletana, La Statira principessa di Persia (per il
San Carlo), quindi Montezuma di
Ciccio De Majo, La Partenope di Vinci
in prima moderna, La finta
giardiniera di Anfossi; L’Ottavia
restituita al trono di Domenico Scarlatti, La Salustia di Pergolesi,
Aci Galatea e Polifemo di Händel. L’ensemble
ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per la Radio belga,
spagnola, tedesca e austriaca. Nel 1998 i Turchini sono stati impegnati nella
realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato
all’opera buffa per l’emittente franco-tedesca ARTE (vincitore del premio
UNESCO). Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la
realizzazione di sette cd per l’etichetta Symphonia dedicati ad inediti del
repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica
internazionale. Dal 1996 i Turchini hanno inciso per la prestigiosa etichetta
Opus 111-Naive di Parigi, pubblicando 15 titoli per la collana “Tesori di
Napoli”. Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il Premio 1996 del quotidiano
francese Le Monde, il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il
premio “Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, il “Diapason
d’Or” per Li Zite’n Galera (1999) e
per Il Pulcinella vendicato (2002), e
Le Cantate Spagnole di Vinci
(2006); il Premio “Charles Cros” dell’Accademie du Disque (1999), il
“Timbre de Platine” per La Statira di
Francesco Cavalli. Dal 2005, infine, hanno registrato per la casa discografica
francese Eloquentia Stabat Mater di
Pergolesi; Missa Defunctorum di
Provenzale e “Le cantate napoletane del ‘700″. Alla Cité de la Musique di
Parigi i Turchini si sono esibiti nella doppia esecuzione de La Partenope di Händel e di Vinci.
Sempre in Francia hanno eseguito La finta
giardiniera di Pasquale Anfossi, in collaborazione con la Fondation Royaumont ,
e sono stati tra i protagonisti della settimana di musica napoletana
organizzata dal Ministero della Cultura spagnolo. Quindi si sono esibiti a
Pisa, nell’ambito del Festival “Anima Mundi”, ed ancora in Cina, in Giappone e
in Portogallo. Fra i numerosi progetti esteri e tournée che hanno coinvolto
l’ensemble negli ultimi due anni, primeggiano la messa in scena dell’Ottavia restituita al trono di Domenico
Scarlatti – che è valsa ad Antonio Florio il prestigioso “Premio Oviedo per la Miglior Direzione
Musicale ” – l’esecuzione de La Passione di Antonio Caldara al Festival de la Chaise Dieu in Francia
e al Festival di Ravello, e la tournée negli Stati Uniti nel corso della quale
l’orchestra si è esibita a New York e a Washington. L’Ensemble ha inoltre
inaugurato la stagione di concerti 2007/2008 di Radio Tre tenuti nella Cappella
Paolina nel Palazzo del Quirinale in Roma con il concerto “Angeli e Demoni”. Il
2008 li ha visti coinvolti nella messa in scena delle opere L’Alidoro di Leo presso il Teatro
Municipale Valli di Reggio Emilia e il Teatro Mercadante di Napoli – da cui è
tratta la registrazione di un dvd che si è aggiudicato il prestigioso
riconoscimento del “Diapason d’Or” e “L’Orphèe d’or” dell’Accademie du Disque
Lyrique de Paris – e La Salustia di
Giovan Battista Pergolesi coprodotta dal Festival de Radio France di
Montpellier e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Hanno partecipato,
inoltre, al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera Aci, Galatea e Polifemo di Händel nel
Teatro dell’Arte di Milano, ripresa poi in versione scenica, con la regia di
Davide Livermore. L’Orchestra, infine, è stata insignita nel 2008 del “Premio
Napoli”, per la sezione speciale “Eccellenze Nascoste” della città e nel corso
del 2009 è stata impegnata nell’allestimento della Partenope di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna
e in una lunga tournée in Italia con lo Stabat
Mater di Pergolesi. Nel gennaio 2010 l’ensemble ha eseguito, in prima
edizione moderna, Orfeo e Euridice di
J. J. Fux alla Konzerthaus di Vienna. Nel corso del 2012 si esibiscono alla
Konzerthaus di Vienna, al teatro Calderon di Valladolid con L’Incoronazione di Poppea di Monterverdi
in un allestimento di Emilio Sagi, alla Laeiszhalle di Amburgo, alla Philamonie
di Colonia e all’auditorium di Cuenca per la Semana de musica religiosa. Con
l’etichetta discografica “Glossa” hanno inciso 2 cd: L’Adoratione de’ Maggi di Cristofaro Caresana (premio discografico
“Christmas Choise-BBC review) e Tenebrae
– musica per la
Settimana Santa a Napoli, uscito ad aprile 2011. Di
recente uscita, sempre per l’etichetta “Glossa”, il CD Neapolitan cello concertos con Giovanni
Sollima come solista ed autore di uno dei brani, scritto apposta per i Turchini.
Presidente onorario Juan Angel Vela del Campo
Antonio Florio è nato a Bari, riceve una formazione
classica, diplomandosi in violoncello, pianoforte e composizione al
Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota. Approfondisce, in seguito,
lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca. Dopo aver
dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno
all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando
soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII,
recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti,
curandone infine la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo La colomba ferita (1670), Il
schiavo di sua moglie (1671) e La
Stellidaura vendicante (1674) di Francesco Provenzale; Il disperato innocente di Francesco Boerio (1673); La finta cameriera di Gaetano Latilla
(1673); Li Zite’n Galera di Leonardo
Vinci (1722); Il Pulcinella vendicato
di Giovanni Paisiello (1767); La Statira
di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); Montezuma di Francesco De Majo (1765). Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra
Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando La serva padrona e lo Stabat
Mater di Giovan Battista Pergolesi. Non meno impegnativa è la sua attività
didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla
musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont
e per il Conservatorio di Toulouse. È, inoltre, titolare della cattedra di
Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge
un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco. È direttore
artistico dello “Scarlatti LAB” , laboratorio per la musica barocca a cura
dell’Associazione Scarlatti di Napoli. Tra i suoi impegni più recenti
citiamo l’opera di recupero e di revisione dell’opera seria di Leonardo Vinci La Partenope, la cui edizione è stata
realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest’anno nel Teatro di
Ponferrada e nell’Auditorio di León, in Spagna. Il 2005 ha visto Antonio
Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell’opera La finta giardiniera di Pasquale Anfossi, già proposta insieme
all’omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont ,
in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche
argomento di uno stage internazionale. Quindi, nel 2006, ha diretto i
Turchini nell’ambito del prestigioso festival “Anima Mundi” di Pisa, prima di
portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo “Festa Napoletana”.
Nello stesso anno, nell’ambito del Festival di musica antica del Mediterraneo
Mousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo “Premio per la diffusione
della Musica Mediterranea”. Nel corso della stagione concertistica del 2007 è
stato ospite dell’Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival,
dell’Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D’Auvergne di
Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival. Nel 2008 ha diretto al Teatro
Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera Alidoro di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è
recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e
“Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”. Insieme a quest’ultimo, ad
Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni” –
corrispondente al nostro premio Abbiati – per la Miglior Direzione
Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni
dell’opera Ottavia restituita al trono
di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell’agosto del 2007.
Nell’ottobre 2008, insieme con i Turchini, si è aggiudicato inoltre il “Premio
Napoli”, nella sezione “Eccellenze Nascoste” della città. Ha partecipato al
Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera Aci, Galatea e Polifemo di Händel nel
Teatro dell’Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica,
con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino. Sempre nel 2009, ha presentato La Partenope di Vinci in coproduzione
con il teatro di Leon in Spagna Teatro S. Carlo di Napoli, La Maestranza di
Sevilla, La Coruna, Santander, Murcia e Premio Oviedo per la miglior produzione
teatrale e una lunga tournée in Italia con lo Stabat Mater di Pergolesi. Nel 2010, ha diretto Orfeo e Euridice di Fux alla Konzerthaus
di Vienna, e in più occasioni l’orchestra barocca “Casa da Musica” di Oporto e
l’Orchestra di Galicia-La Coruna. Nel 2012 ha diretto alla Konzerthaus di Vienna Dorimena e Tuberone di Francesco Conti e
Incoronazione di Poppea di Monteverdi
al teatro Calderon di Valladolid con la regia di E. Sagi.
PRIMA DEL CONCERTO
IL
SETTECENTO NAPOLETANO
Conferenza
a cura del Prof. Giuseppe Monsagrati
Venerdì 19 aprile ore 19.00 - Bibliomediateca dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
ingresso libero su prenotazione all’indirizzo mail [email protected] fino a esaurimento posti. Ai partecipanti alla conferenza sarà riservato uno speciale 25% di sconto sull' acquisto
del biglietto
ingresso libero su prenotazione all’indirizzo mail [email protected] fino a esaurimento posti. Ai partecipanti alla conferenza sarà riservato uno speciale 25% di sconto sull
Stagione di Musica da Camera 2012 -
2013
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Venerdì 19 aprile ore 20,30
I Turchini
Antonio Florio direttore
Giovanni Sollima violoncello
De Majo Concerto
per violoncello e archi
Fiorenza Concerto
per violoncello e archi
Leo Concerto di violoncello con violini in re minore
Fiorenza Concerto
per violino e archi
Sollima Fecit
Neapolis 1760
Biglietti da 18 a 38 euro.