mercoledì 17 aprile 2013

Giovanni Sollima, Antonio Florio e I Turchini per Santa Cecilia, Roma


Venerdì 19 aprile alle ore 20.30, un concerto dedicato al Barocco napoletano per la Stagione di Musica da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia



Palermitano, violoncellista-compositore, celebre per lo straordinario talento ma anche per il grande eclettismo (ha suonato il violoncello in acqua, avvinto a un albero, a 3200 metri di altezza e nei suoi concerti spesso e volentieri crea contaminazioni tra generi diversi, Giovanni Sollima è uno dei musicisti più apprezzati sulla scena internazionale. Fondato nel 1987 da Antonio Florio e formato da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, l’ensemble “I Turchini di Antonio Florio” è considerato una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea.


Molto atteso, dunque, il concerto di venerdì 19 aprile alle ore 20.30, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma (Sala Sinopoli), che vedrà questi straordinari musicisti insieme sul palco per la Stagione di Musica da Camera di Santa Cecilia. Interamente dedicato al repertorio per violoncello della Napoli del XVIII secolo il programma che vedrà il talento virtuosistico di Sollima protagonista nelle cadenze, scritte da lui stesso per i concerti, di Leo, Fiorenza, De Majo ma soprattutto nel brano Fecit Neapolis 1760, una delle sue ultime composizioni.

Giovanni Sollima nasce a Palermo da una famiglia di musicisti. Studia violoncello con Giovanni Perriera e Antonio Janigro e composizione con il padre Eliodoro Sollima e Milko Kelemen. Fin da giovanissimo collabora con musicisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jörg Demus, Martha Argerich, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labèque, Ruggero Raimondi, Bruno Canino, DJ Scanner, Victoria Mullova, Patti Smith, Philip Glass e Yo-Yo Ma. La sua attività – in veste di solista con orchestra e con diversi ensemble (tra i quali la Giovanni Sollima Band, da lui fondata a New York nel 1997) - si dispiega fra sedi ufficiali ed ambiti alternativi: Brooklyn Academy of Music, Alice Tully Hall, Knitting Factory e Carnegie Hall (New York), Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall (Londra), Salle Gaveau (Parigi), Accademia di Santa Cecilia, RomaEuropaFestival (Roma), Teatro San Carlo (Napoli), Kunstfest (Weimar), Kronberg Cello Festival, Time Zones Festival (Bari), Teatro Massimo, Amici della Musica (Palermo), Teatro alla Scala (Milano), International Music Festival di Istanbul, Cello Biennale (Amsterdam), Summer Festival di Tokyo, Biennale di Venezia, Ravenna Festival, “I Suoni delle Dolomiti”, Ravello Festival, Expo 2010 (Shanghai). Parallelamente all’attività violoncellistica la sua curiosità lo spinge ad esplorare nuove frontiere nel campo della composizione attraverso contaminazioni fra generi diversi avvalendosi anche dell'utilizzo di strumenti orientali, elettrici e di sua invenzione. Per la danza collabora, tra gli altri, con Karole Armitage e Carolyn Carlson, per il teatro con Bob Wilson, Alessandro Baricco e Peter Stein e per il cinema con Marco Tullio Giordana, Peter Greenaway, John Turturro e Lasse Gjertsen (DayDream, 2007). Nel 2008, assieme alla violoncellista Monika Leskovar e il Solistenensemble Kaleidoscop di Berlino, incide per la Sony l’album We Were Trees. Giovanni Sollima suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679), insegna presso la Fondazione Romanini di Brescia e, dal 2010, presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma dove recentemente è stato insignito del titolo di Accademico.

Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio, conosciuto fino al 2010 come Cappella della Pietà de’ Turchini, anno in cui ha preferito adottare la denominazione de “I Turchini di Antonio Florio”, è costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari. L’originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca, fanno dei Turchini una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea. L’ensemble è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San Carlo, Palau de la Música di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia, Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes, Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Cité de la Musique di Parigi, Saison Musicale de la Fondation Royamount, Festival “Mozart” di La Coruña.Ricco il cartellone delle opere portate in scena o eseguite in forma concertistica dai Turchini: Il disperato innocente di Boerio, Dido and Æneas e The Fairy Queen di Purcell, Festa napoletana, La Statira principessa di Persia (per il San Carlo), quindi Montezuma di Ciccio De Majo, La Partenope di Vinci in prima moderna,  La finta giardiniera di Anfossi; L’Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti, La Salustia di Pergolesi, Aci Galatea e Polifemo di Händel. L’ensemble ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per la Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca. Nel 1998 i Turchini sono stati impegnati nella realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato all’opera buffa per l’emittente franco-tedesca ARTE (vincitore del premio UNESCO). Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la realizzazione di sette cd per l’etichetta Symphonia dedicati ad inediti del repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica internazionale. Dal 1996 i Turchini hanno inciso per la prestigiosa etichetta Opus 111-Naive di Parigi, pubblicando 15 titoli per la collana “Tesori di Napoli”. Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il Premio 1996 del quotidiano francese Le Monde, il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il premio “Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, il “Diapason d’Or” per Li Zite’n Galera (1999) e per Il Pulcinella vendicato (2002), e Le Cantate Spagnole di Vinci (2006); il Premio “Charles Cros” dell’Accademie du Disque (1999), il “Timbre de Platine” per La Statira di Francesco Cavalli. Dal 2005, infine, hanno registrato per la casa discografica francese Eloquentia Stabat Mater di Pergolesi; Missa Defunctorum di Provenzale e “Le cantate napoletane del ‘700″. Alla Cité de la Musique di Parigi i Turchini si sono esibiti nella doppia esecuzione de La Partenope di Händel e di Vinci. Sempre in Francia hanno eseguito La finta giardiniera di Pasquale Anfossi, in collaborazione con la Fondation Royaumont, e sono stati tra i protagonisti della settimana di musica napoletana organizzata dal Ministero della Cultura spagnolo. Quindi si sono esibiti a Pisa, nell’ambito del Festival “Anima Mundi”, ed ancora in Cina, in Giappone e in Portogallo. Fra i numerosi progetti esteri e tournée che hanno coinvolto l’ensemble negli ultimi due anni, primeggiano la messa in scena dell’Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti – che è valsa ad Antonio Florio il prestigioso “Premio Oviedo per la Miglior Direzione Musicale” – l’esecuzione de La Passione di Antonio Caldara al Festival de la Chaise Dieu in Francia e al Festival di Ravello, e la tournée negli Stati Uniti nel corso della quale l’orchestra si è esibita a New York e a Washington. L’Ensemble ha inoltre inaugurato la stagione di concerti 2007/2008 di Radio Tre tenuti nella Cappella Paolina nel Palazzo del Quirinale in Roma con il concerto “Angeli e Demoni”. Il 2008 li ha visti coinvolti nella messa in scena delle opere L’Alidoro di Leo presso il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia e il Teatro Mercadante di Napoli – da cui è tratta la registrazione di un dvd che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “L’Orphèe d’or” dell’Accademie du Disque Lyrique de Paris – e La Salustia di Giovan Battista Pergolesi coprodotta dal Festival de Radio France di Montpellier e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Hanno partecipato, inoltre, al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera Aci, Galatea e Polifemo di Händel nel Teatro dell’Arte di Milano, ripresa poi in versione scenica, con la regia di Davide Livermore. L’Orchestra, infine, è stata insignita nel 2008 del “Premio Napoli”, per la sezione speciale “Eccellenze Nascoste” della città e nel corso del 2009 è stata impegnata nell’allestimento della Partenope di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna e in una lunga tournée in Italia con lo Stabat Mater di Pergolesi. Nel gennaio 2010 l’ensemble ha eseguito, in prima edizione moderna, Orfeo e Euridice di J. J. Fux alla Konzerthaus di Vienna. Nel corso del 2012 si esibiscono alla Konzerthaus di Vienna,  al teatro Calderon di Valladolid con L’Incoronazione di Poppea di Monterverdi in un allestimento di Emilio Sagi, alla Laeiszhalle di Amburgo, alla Philamonie di Colonia e all’auditorium di Cuenca per la Semana de musica religiosa. Con l’etichetta discografica “Glossa” hanno inciso 2 cd: L’Adoratione de’ Maggi di Cristofaro Caresana (premio discografico “Christmas Choise-BBC review) e Tenebrae – musica per la Settimana Santa a Napoli, uscito ad aprile 2011. Di recente uscita, sempre per  l’etichetta “Glossa”, il CD  Neapolitan cello concertos con Giovanni Sollima come solista ed autore di uno dei brani, scritto apposta per i Turchini. Presidente onorario Juan Angel Vela del Campo

Antonio Florio è nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in violoncello, pianoforte e composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota. Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca. Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, curandone infine la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani. Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo La colomba ferita (1670), Il schiavo di sua moglie (1671) e La Stellidaura vendicante (1674) di Francesco Provenzale; Il disperato innocente di Francesco Boerio (1673); La finta cameriera di Gaetano Latilla (1673); Li Zite’n Galera di Leonardo Vinci (1722); Il Pulcinella vendicato di Giovanni Paisiello (1767); La Statira di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); Montezuma di Francesco De Majo (1765). Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando La serva padrona e lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi. Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse. È, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco. È direttore artistico dello “Scarlatti LAB” , laboratorio per la musica barocca a cura dell’Associazione Scarlatti di Napoli. Tra i suoi impegni più recenti citiamo l’opera di recupero e di revisione dell’opera seria di Leonardo Vinci La Partenope, la cui edizione è stata realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest’anno nel Teatro di Ponferrada e nell’Auditorio di León, in Spagna. Il 2005 ha visto Antonio Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell’opera La finta giardiniera di Pasquale Anfossi, già proposta insieme all’omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont, in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche argomento di uno stage internazionale. Quindi, nel 2006, ha diretto i Turchini nell’ambito del prestigioso festival “Anima Mundi” di Pisa, prima di portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo “Festa Napoletana”. Nello stesso anno, nell’ambito del Festival di musica antica del Mediterraneo Mousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo “Premio per la diffusione della Musica Mediterranea”. Nel corso della stagione concertistica del 2007 è stato ospite dell’Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival, dell’Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D’Auvergne di Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival. Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera Alidoro di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”. Insieme a quest’ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni” – corrispondente al nostro premio Abbiati – per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’opera Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell’agosto del 2007. Nell’ottobre 2008, insieme con i Turchini, si è aggiudicato inoltre il “Premio Napoli”, nella sezione “Eccellenze Nascoste” della città. Ha partecipato al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera Aci, Galatea e Polifemo di Händel nel Teatro dell’Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica, con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino. Sempre nel 2009, ha presentato La Partenope di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna Teatro S. Carlo di Napoli, La Maestranza di Sevilla, La Coruna, Santander, Murcia e Premio Oviedo per la miglior produzione teatrale e una lunga tournée in Italia con lo Stabat Mater di Pergolesi. Nel 2010, ha diretto Orfeo e Euridice di Fux alla Konzerthaus di Vienna, e in più occasioni l’orchestra barocca “Casa da Musica” di Oporto e l’Orchestra di Galicia-La Coruna. Nel 2012 ha diretto alla Konzerthaus di Vienna Dorimena e Tuberone di Francesco Conti e Incoronazione di Poppea di Monteverdi al teatro Calderon di Valladolid con la regia di E. Sagi.
  
PRIMA DEL CONCERTO
IL SETTECENTO NAPOLETANO
Conferenza a cura del Prof. Giuseppe Monsagrati
Venerdì 19 aprile ore 19.00 - Bibliomediateca dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
ingresso libero su prenotazione all’indirizzo mail [email protected] fino a esaurimento posti. Ai partecipanti alla conferenza sarà riservato uno speciale 25% di sconto sull'acquisto del biglietto

 
Stagione di Musica da Camera 2012 - 2013
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Venerdì 19 aprile ore 20,30

I Turchini
Antonio Florio direttore
Giovanni Sollima violoncello

De Majo         Concerto per violoncello e archi
Fiorenza        Concerto per violoncello e archi
Leo                 Concerto di violoncello con violini in re minore
Fiorenza        Concerto per violino e archi
Sollima          Fecit Neapolis 1760

Biglietti da 18 a 38 euro.
Per maggiori informazioni: www.santacecilia.it o telefonare allo 068082058.