Nella doppia veste di
compositore e direttore d’orchestra, da sabato 20 a martedì 23 aprile, presso l’Auditorium
Parco della Musica: sul palco con lui Kolja Blacher
«Il
mio pensiero da direttore è influenzato dal processo della mia scrittura e
anche viceversa, naturalmente». Matthias
Pintscher
È,
tra i compositori della sua generazione, uno dei più richiesti Matthias Pintscher, tedesco residente
tra Parigi e New York, al suo debutto nella Stagione Sinfonica dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia sabato 20
aprile alle ore 18.00 (e, in replica, lunedì
22 ore 21.00 e martedì 23 ore 19.30).
Un doppio debutto, il suo, perché esordirà
sul podio dell’Auditorium Parco della Musica nella duplice veste di compositore
e direttore d’orchestra. Sarà, infatti, la prima italiana per la sua Toward Osiris, composizione del 2006,
ispirata al mito del dio egizio Osiride. Pintscher guiderà, poi, l’Orchestra di
Santa Cecilia nell’esecuzione di Ma Mère
l’Oye di Ravel, del Concerto per
violino di Stravinskij – affidato all’archetto prestigioso di Kolja Blacher – e, infine, della suite
dell’Uccello di fuoco.
Formatosi
in Germania e in altre prestigiose istituzioni europee, Pintscher vive da
alcuni anni a New York, dove coltiva uno spiccato interesse per l’arte
contemporanea. Un trittico degli anni Settanta di Joseph Beuys ha per l’appunto
ispirato Pintscher a scrivere un lavoro per grande orchestra intitolato in
maniera analoga, Osiris. L’incontro
con il mondo dell’antico mito, filtrato attraverso il crudo linguaggio
sperimentale di Beuys, ha suggerito all’autore anche i processi compositivi
adatti per colare nella scrittura il dramma della violenza fratricida e la
forza redentrice dell’amore contenuti nelle vicende degli oscuri dèi della
cosmogonia egiziana. Osiris infatti, figlio del cielo e della terra, viene smembrato
in maniera crudele dalla furia selvaggia del fratello Seth, dio del caos, ma i
suoi resti vengono raccolti dalla sorella e sposa Isis, che in questo archetipo
dell’ancestrale mito di amore e morte è in grado di ricomporre e infondere di
nuovo vita al corpo del marito. Ecco dunque che la partitura di Towards
Osiris, uno studio preparatorio della versione finale del lavoro, si
apre con un’idea simile a quella raccontata dal mito. Il processo di
frammentazione e ricomposizione viene riassunto in una fulminea sintesi dal
gesto iniziale dei violini. La cellula iniziale è solo un esempio emblematico
delle numerose forme di disintegrazione e rianimazione della materia, che
Pintscher manipola attraverso vari processi compositivi e abili trasformazioni
della sonorità orchestrale. Anche il finale mette in luce una spiccata
propensione drammaturgica della partitura, che si chiude su una sorta di
contrappunto teatrale a due voci tra un corno solo e i violini all’unisono.
Matthias Pintscher è compositore e direttore
d’orchestra. Ha avuto commissioni dalle più importanti orchestre del mondo e
dirige regolarmente in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2010 è stato nominato
Direttore in residence della BBC Scottish Symphony Orchestra; in questa
stagione ha continuato la sua collaborazione con la BBC Scottisch
Symphony Orchestra, dirigendo sia i concerti della stagione
in abbonamento che quelli del ciclo di contemporanea, tra cui una sua nuova
composizione. Tra gli appuntamenti più importanti della scorsa stagione
ricordiamo i concerti con la New York
Philharmonic Orchestra, la Milwaukee Symphony
Orchestra , la Deutsches Symphonie
Orchester di Berlino, la Stuttgart Radio
Symphony Orchester di Stoccarda, la WDR Symphony
Orchester di Colonia. Si è esibito, inoltre, a Parigi,
Madrid, Francoforte e Darmstadt e ha fatto ritorno in Australia dirigendo la Melbourne Symphony
Orchestra e la Sydney Symphony
Orchestra. La
scorsa stagione ha debuttato con la Tonhalle Orchester
di Zurigo e con i Bamberger Symphoniker e ha fatto ritorno sul podio della
Deutsches Symphonie Orchester Berlin e della Frankfurt Museum Orchestra. In
Europa ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino e la Slovenian Philharmonic ;
negli Stati Uniti ha fatto il suo debutto a Philadelphia nel Perelman Theater
al Kimmel Center con il Curtis Contemporary Music Ensemble e ha fatto ritorno
alla Cleveland Orchestra con un programma che comprendeva il suo brano
Reflections on Narcissus. A New York (al Miller Theater della Columbia
University) l’International Contemporary Ensemble (ICE) gli ha dedicato una
serata monografica.Recentemente si è esibito al Concertgebouw di Amsterdam con la Netherlands Radio
Philharmonic , a Lucerna con la Mahler Chamber
Orchestra e a New York nella Canergie Hall con l’ACJW
Ensemble. È stato Direttore artistico e direttore del Metropolis Festival
presso la Melbourne
Symphony nel 2009 e nello stesso anno ha diretto i Berliner
Philharmoniker in un concerto che celebrava il 75esimo compleanno di Claudio
Abbado, al quale ha contribuito con un brano composto per lo stesso Abbado.
Matthias Pintscher ha iniziato a studiare direzione d’orchestra con Peter
Eötvös, ma la composizione ha avuto un ruolo preminente nella sua vita già da
quando era poco più che ventenne. Conosciuto soprattutto per le sue
interpretazioni di musica contemporanea, ha sviluppato una particolare affinità
con il repertorio del tardo Ottocento e Novecento – Bruckner, i romantici
francesi, Berlioz, Ravel, Debussy e la Seconda Scuola
Viennese – oltre a brani di molti autori contemporanei. Collabora
regolarmente con gli ensemble di musica contemporanea più importanti: Ensemble Modern ,
Ensemble Intercontemporain, Klangforum Wien, International Contemporary
Ensemble (ICE), Ensemble contrechamps, Avanti (Helsinki), Remix (Porto) e lo
Scharoun Ensemble dei Berliner Philharmoniker. Nel 2009 è stato nominato
Artista in residence dello Scharaun Ensemble al Festival di Zermatt in
Svizzera. Dal 2007 è anche Direttore artistico dell’Heidelberg Atelier al
Festival di Primavera di Heidelberg. Tra i suoi successi più celebri del suo
catalogo ricordiamo Thomas Chatterton,
commissionata dalla Semperoper di Dresda; Fünf Orchesterstücke, il suo Primo concerto per violino en sourdine
per Frank Peter Zimmermann (eseguito più di quaranta volte fin dal suo debutto
nel 2003); la sua seconda opera l’Espace
dernier che ha debuttato all’Opéra Bastille di Parigi nel 2004 e il suo Concerto per violoncello scritto per
Truls Mørk dal titolo Reflections on
Narcissus, diretto per la prima volta nel 2006 da Christophe Eschenbach
alla testa dell’Orchestre de Paris. Sempre quello stesso anno ha visto la prima
esecuzione di un brano per Emmanuel Pahud (flauto) e la Mahler Chamber
Orchestra , eseguito al Festival di Lucerna, dove Pintscher è
stato Artist in Residence per il 2006. Osiris
è stata commissionata dalla Chicago Symphony Orchestra, dalla London Symphony
Orchestra e dalla Carnegie Hall, e la sua prima esecuzione è stata diretta da
Pierre Boulez nel 2008. Più di recente, nella primavera del 2010, il suo lavoro
Towards Osiris ha ricevuto la sua
première negli Stati Uniti con la New York Philharmonic
sotto la direzione di Eschenbach. Inoltre, nella primavera dello stesso anno, la New York Philharmonic
diretta da Alan Gilbert ha eseguito in prima assoluta un pezzo commissionatogli
– insieme alla con la Hessischer Rundfunk
di Francoforte – dal titolo Songs from
Solomon’s garden, per baritono e orchestra da camera. Nel 2011 Vladimir Jurowski ha
diretto la London Philharmonic
Orchestra nella prima mondiale di Lied, scritto per Julia Fischer.Matthias Pintscher vive tra New
York e Parigi. Le sue opere sono pubblicate in esclusiva dal
Bärenreiter-Verlag. Collabora e registra con Kairos, EMI, ECM, Teldec, Wergo, e
la Winter&Winter.
Nato
a Berlino Kolja Blacher, ha ricevuto
le prime lezioni di violino all’età di 4 anni, a 15 i è poi perfezionato con
Sandor Vegh e dopo i primi concerti con la Deutsches
Symphonieorchester di Berlino nel 1988 ha debuttato con i
Berliner Philharmoniker e iniziato la grande carriera internazionale. Blacher
ha suonato con le più importanti orchestre europee, in Giappone, Stati Uniti,
Australia diretto, fra gli altri, da Claudio Abbado, Alan Gilbert, Daniel
Harding, Vladimir Jurovski, Kent Nagano, Matthias Pintscher, Karl-Heinz
Steffens e Markus Stenz. Intensa anche l’attività cameristica, con Kirill
Gerstein e Clemens Hagen, con i quali suona regolarmente in Trio, Vassily
Lobanov, Natalia Gutmann, e altri, e con loro ha suonato a Londra, Parigi,
Zurigo, Baden-Baden, Berlino e Firenze. Blacher ha al suo attivo numerose
incisioni discografiche: i Concerti
di Berg e Stravinskij con Claudio Abbado e la Mahler Chamber Orchestra e il Concerto di Boris Blacher sono stati
premiati con il Diapason d’or. Il CD con brani di Weinberg e Shostakovich ha
ricevuto il Premio della critica musicale tedesca. Nel 2011 è stato pubblicato
un CD dedicato al Concerto di
Schumann con la
Mahler Chamber Orchestra.
Il
repertorio spazia dai classici, ai romantici ai grandi compositori del XX
secolo. Importanti progetti prevedono le Sonate
per violino solo di Bach in combinazione con testi di Gryphius, o l’Histoire du Soldat nel doppio ruolo di
violinista e attore con la regia di Ruth Berghaus. Anche nel campo della musica
da camera le preferenze di Blacher vanno alle rarità, come, per esempio, le
elaborazioni per violino e orchestra da camera della Sonata a Kreutzer di Beethoven e di Shostakovich. In questi ultimi
anni Blacher ha scoperto il piacere di dirigere e suonare dal leggio del
Konzertmeister: è stato ospite in questa veste dell’Orchestra Sinfonica di
Melbourne, della Mahler Chamber Orchestra, della Filarmonica di Hong Kong,
dell’Orchestra da camera di Stoccarda, dei Festival Strings di Lucerna e altre.
Insegna alla Hochschule fuer Musik Hanns Eisler di Berlino con grande piacere
ed entusiasmo. Suona lo Stradivari “Tritton”, anno 1730, datogli dalla Signora
Kimiko Powers.
Auditorium Parco della
Musica, Sala Santa Cecilia, Roma
Sabato 20 aprile 2013 ore 18.00
Lunedì 22 aprile 2013 ore 21.00
Martedì 23 aprile 2013 ore 19.30
Orchestra dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
Matthias Pintscher direttore
Kolja Blacher violino
Ravel Ma
Mère l'Oye
Stravinskij Concerto
per violino in re
Pintscher Towards
Osiris prima esecuzione italiana
Stravinskij
L'uccello
di fuoco: suite
Biglietti da 18 a 38 euro.
Per maggiori informazioni: www.santacecilia.it
o telefonare allo 068082058