Il compositore e pianista turco
è stato condannato per “insulti ai valori religiosi di una parte della
popolazione”
«Sono forse il primo al mondo processato per essersi
dichiarato ateo». Fazil Say
Ha fatto il giro del mondo la notizia della condanna a 10 mesi
con la condizione per il pianista e compositore Fazil Say: condanna decretata ieri, lunedì 15 aprile 2013, da un tribunale di Istanbul che ha
riconosciuto Say reo di “Insulti ai valori religiosi di una parte della
popolazione”. Tutto ha iniziato quasi un anno fa, quando in un tweet Fazil Say
aveva dichiarato il suo ateismo e ironizzato sulla religione islamica. Tra i
suoi tweet, considerati blasfemi, anche la citazione di alcuni versi di un
poeta persiano, Omar Khayyam. Poco tempo dopo questi messaggi, Say era stato
denunciato da 3 attivisti islamici e immediatamente incriminato dalla procura
di Istanbul. Da tempo, il musicista era nel mirino di attivisti musulmani e già
alla richiesta di incriminazione aveva parlato di “processo politico” voluto da
Recep Tayyip Erdogan. Un anno fa, Say aveva anche dichiarato che, in caso di
condanna, si sarebbe trasferito in Giappone.