“Janusz, Il
Re dei Bambini”: domenica 27 gennaio 2013 ore 20.30 al Piccolo Teatro del
Comunale di Firenze
Uno spettacolo realizzato in collaborazione con la Comunità Ebraica di
Firenze, l’Associazione Italia-Israele e l’Ambasciata Israeliana in Italia e
che intende celebrare, come tradizione dal 2002 per il Maggio Musicale Fiorentino,
il Giorno della Memoria: è questo “Janusz, Il Re dei Bambini”, ideato da Yehezkel
Yerushalmi primo violino dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con
la regia di Daniele Lamuraglia,
in programma domenica 27 maggio alle ore 20.30 al Piccolo Teatro del Comunale
di Firenze.
Lo spettacolo, a ingresso gratuito, unisce momenti interpretati dagli attori e quelli cantati dal coro di voci bianche, il tutto intrecciato a musiche toccanti. Si partirà con due melodie scritte da compositori ebrei russi-polacchi: la prima, una canzone triste scritta da Miron Levine, compositore vissuto a Mosca, discendente da una famiglia di musicisti e scomparso nel nulla nel 1942 insieme al fratello flautista. Seguirà una famosa ninna nanna scritta da Abraham Goldfaden, un medico russo che ha costruito il primo teatro in lingua Yiddish (la lingua degli Ebrei in Europa). Per restare in tema, si eseguirà un movimento dal "Gioco per bambini" di Georges Bizet intitolato “Piccolo marito, piccola moglie” , trascritto per trio: seguirà "L’enigma eterno" di Maurice Ravel il cui testo, nella versione originaria, era in lingua Yiddish, in una trascrizione per tre strumenti, senza il canto. Anocra, lo Scherzo-Capriccio op. 40 di Miron Levin, il Brundibár di Hans Krása e, in conclusione i Kindertotenlieder (da Friedrich Rückert) nn. 1, 4 per mezzosoprano e pianoforte di Gustav Mahler.
Lo spettacolo, a ingresso gratuito, unisce momenti interpretati dagli attori e quelli cantati dal coro di voci bianche, il tutto intrecciato a musiche toccanti. Si partirà con due melodie scritte da compositori ebrei russi-polacchi: la prima, una canzone triste scritta da Miron Levine, compositore vissuto a Mosca, discendente da una famiglia di musicisti e scomparso nel nulla nel 1942 insieme al fratello flautista. Seguirà una famosa ninna nanna scritta da Abraham Goldfaden, un medico russo che ha costruito il primo teatro in lingua Yiddish (la lingua degli Ebrei in Europa). Per restare in tema, si eseguirà un movimento dal "Gioco per bambini" di Georges Bizet intitolato “Piccolo marito, piccola moglie” , trascritto per trio: seguirà "L’enigma eterno" di Maurice Ravel il cui testo, nella versione originaria, era in lingua Yiddish, in una trascrizione per tre strumenti, senza il canto. Anocra, lo Scherzo-Capriccio op. 40 di Miron Levin, il Brundibár di Hans Krása e, in conclusione i Kindertotenlieder (da Friedrich Rückert) nn. 1, 4 per mezzosoprano e pianoforte di Gustav Mahler.
Piccolo Teatro del Comunale di Firenze
Domenica 27 gennaio 2013 ore 20.30
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
JANUSZ, Il Re dei Bambini
ideazione Yehezkel Yerushalmi
adattamento e regia Daniele Lamuraglia
con Marion D'Amburgo e Tommaso Geri
strumentisti Orchestra del Maggio Musicale
Fiorentino direttore Ladislao
Horváth
mezzosoprano Romina Tomasoni
pianoforte Giovanni Verona
coro di voci bianche ViviLeVoci diretto da Viviana
Apicella
orchestra; Y.Y., Alessandro Alinari (Violini),
Patrizio (Violoncello), Riccardo Donati (Contrabbasso),
Susanna Bertuccioli (Arpa), Gregorio Tuninetti (Flauto), Giovanni
Riccucci (Clarinetto), Gregory Lecoeur (Percussioni), Francesco
Furlanich (Fisarmonica).
Programma musicale
Miron Levine (1900-1942?) - Chanson
triste op. 6
per violino e
pianoforte
Abraham Goldfaden (1840-1908) - Rozhinkes
Mit Mandlen
(ninna nanna)
per violino e
pianoforte
Hans Krása (1899-1944) - Brundibár
(Symbolic anti-Nazi opera)
per coro dei bambini
e orchestra
Georges Bizet - Jeux d'enfants n. 11. Petit Mari, Petite
Femme!
per violino
violoncello e pianoforte (Arr. Garban Lucien)
Maurice Ravel - Mélodies
Hébraïques: L’Enigme eternelle n. 2
per flauto chitarra e
pianoforte (Arr. Garban Lucien)
Miron Levine - Scherzo-Capriccio
op. 40
per flauto e
pianoforte
Hans Krása - Brundibár
Gustav Mahler - Kindertotenlieder (da Friedrich
Rückert) nn. 1, 4 per mezzosoprano e
pianoforte
L’evento è realizzato in collaborazione con la
Comunità Ebraica di Firenze, l’Associazione Italia-Israele e l’Ambasciata
Israeliana in Italia.
Janusz Korczak è stato un pedagogo, scrittore e medico
polacco
Le sue teorie sulla realtà infantile hanno
rivoluzionato non solo la pedagogia ufficiale, ma l’intero modo di concepire il
bambino nella società occidentale. Aveva capito in anticipo sui tempi che è
possibile riconoscere i diritti dei bambini soltanto quando si è capaci di
vedere e di sentire come loro, quando si riesce a considerare il loro mondo
altrettanto importante del nostro, e quando si è capaci anche di trarne degli
insegna- menti. Nato a Varsavia in una famiglia ebraica, nel 1911 fondò la Casa
degli Orfani, di cui divenne direttore. L’orfanotrofio era gestito dagli stessi
bambini, che lo sostenevano grazie al loro lavoro manuale e artigianale. Quando
nel 1942 i nazisti prelevarono dall’orfanotrofio tutti i duecento bambini
presenti per condurli a Treblinka, Korczak e la direttrice dell’istituto – a
cui gli stessi nazisti avevano sconsigliato di accompagnare i bambini –
incapaci di abbandonarli, decisero di seguirli, trovando in seguito la morte.
Lo spettacolo di musica, canto, teatro e video, farà rivivere alcuni momenti
cruciali della vita di Janusz Korczak, dalla scelta di dedicarsi ai bambini,
alla fondazione della Casa degli Orfani, alla sua celebre favola Il Re
Matteuccio, passando attraverso l’opera per ragazzi Brundibar del compositore
Krasa ripresa più volte in alcune sue parti da un coro di voci bianche e
accompagnata dalla proiezione di qualche frammento del video originale
dell’esecuzione dell'opera dei piccoli internati a Theresenstadt. Krása e
Hoffmeister scrissero Brundibar nel 1938 per un concorso organizzato dal
governo, concorso che venne successivamente annullato a causa degli sviluppi
politici del tempo. Le prove cominciarono nel 1941 all'orfanotrofio ebraico di
Praga, che al momento funzionava anche come struttura educativa temporanea per
bambini divisi dai loro genitori dalla guerra. Nell'inverno del 1942
all'orfanotrofio si svolse la prima dell'opera: a quel tempo, il compositore
Krása e lo scenografo Frantisek Zelenka erano già stati deportati a
Theresienstadt. Nel luglio del 1943 quasi tutti i membri del coro originale e
il personale dell'orfanotrofio vennero deportati a Theresienstadt. Solo il
librettista Hoffmeister poté scappare da Praga in tempo. Riunito il cast a
Theresienstadt, Krása ricostruì l'intera partitura dell'opera, basandosi sulla
propria memoria e una parte dello spartito del pianoforte che ancora possedeva,
adattandola agli strumenti disponibili al campo: flauto, clarinetto, chitarra,
fisarmonica, piano, percussioni, quattro violini, un violoncello e un
contrabbasso.. Il 23 settembre del 1943 ebbe luogo la premiere di Brundibár. La
produzione fu diretta da Zelenka, con le coreografie di Camilla Rosenbaum, e fu
riproposto 55 volte durante l'anno successivo. Una messa in scena speciale di
Brundibár si tenne nel 1944 per una rappresentanza della Croce Rossa, che andò
ad ispezionare le condizioni di vita nel campo; quello che la Croce Rossa non
sapeva all'epoca era che la maggior parte di quello che vide durante la visita
era mera finzione, e che una delle ragioni per le quali Theresienstadt sembrava
così confortevole era che molti dei suoi residenti erano stati deportati ad
Auschwitz con lo scopo di ridurre l'affollamento del campo durante la loro
visita. Più tardi quell'anno la rappresentazione di Brundibár fu ripresa per un
film di propaganda nazista. La maggior parte dei partecipanti alla
rappresentazione di Thereisenstadt, incluso il compositore Krása, furono
successivamente trucidati ad Auschwitz.
Daniele
Lamuraglia (Ginevra).
Scrittore e regista. Ha scritto e messo in scena più di venti opere di teatro
contemporaneo, collaborando con Antonio Tabucchi per Cristo
Gitano (2002), con Alessandro Serpieri per Shakespeare
Messages System (2003), con la coreografa Angela Torriani Evangelisti
in opere di teatro-danza. Ha realizzato due film, Firenze 17 luglio
1944 (2003) e Il piccolo grande senso del dovere (2010).
Ha pubblicato Il Libro di Cristo Gitano per Pagnini Editore
con la prefazione di Antonio Tabucchi (2005); I 100 geni che hanno
cambiato il mondo per Mondadori (2010); Opere teatrali per
A&B Editrice con la prefazione di Alessandro Serpieri (2011). Nella
prossima primavera del 2013 verrà pubblicato un suo nuovo saggio sul teatro da
Cambridge Scholars Publishing, la casa editrice della prestigiosa università
inglese.
Marion D’Amburgo
(Lucignano,
AR.). Italiana, attrice teatrale, costumista, tra le più carismatiche e
poliedriche del panorama teatrale italiano, fondatrice della compagnia
Magazzini insieme a Federico Tiezzi e Sandro Lombardi. Interprete degli
spettacoli storici della compagnia. Ha collaborato con registi quali:
Quartucci, Tiezzi, Malosti, Pier’Alli, Baliani, Latini. Da ricordare le
collaborazioni con musicisti e artisti visivi quali: Alighiero Boetti, Mario
Schifano, Rainer Werner Fassbinder, Azio Corghi, Giacomo Manzoni, Roberto
Fabbriciani, Alessandro Mendini. Cura da anni un progetto di reading su grandi
testi della letteratura classica.
Tommaso Geri (Firenze). Laureato nel 2004 in
Filosofia, ha lavorato diversi anni come musicista e attore, nella compagnia
Teatro del Legame del regista Daniele Lamuraglia. Dal 2011 è assistente alla
regia di opere liriche, tra i suoi ultimi spettacoli Boheme, al
Castello dell'Imperatore di Prato con l'Orchestra Festival Pucciniano e All'alba
vincerò, spettacolo del regista Goffredo Gori. Nel 2012 ha curato la regia
dei Carmina Burana a San Giminiano.
Per
informazioni: www.maggiofiorentino.com