Il CD del pianista, con l’incisione dei concerti
per pianoforte e orchestra di Castelnuovo-Tedesco, va in finale al prestigioso
premio internazionale
Foto di Vanessa Zan |
«Ho conosciuto il Concerto n. 2
attraverso la nipote del compositore, che ho incontrato a New York. Era un
lavoro praticamente inedito, del quale ho fatto una performing-edition. Poi ho
scoperto quattro danze per orchestra manoscritte, che abbiamo deciso di
incidere insieme ai Concerti. Si tratta di Concerti molto brillanti, capaci di
far saltare il pubblico sulle sedie, in particolare il Secondo Concerto, che
sembra scritto da un Rachmaninov italiano. C’è anche molto di Hollywood e
della musica da film; c’è qualcosa dell’ultimo Mendelssohn. Speriamo che i
direttori artistici capiscano l’importanza di far ascoltare questa musica,
perché oggi di Castelnuovo-Tedesco si conoscono solo i brani per chitarra. Non
si tratta di fare solo un’operazione di recupero, ma di presentare pagine che
vanno annoverate tra la grande musica – la qualità dell’invenzione melodica di
Castelnuovo-Tedesco è incredibile – e non tra le cose minori. Spero di poterli
eseguire spesso in pubblico, soprattutto in America, dove mi sembra ci sia
molto interesse intorno a questo compositore». Alessandro Marangoni
Nuovo importante riconoscimento per il
giovane pianista italiano Alessandro Marangoni. La sua incisione dei Concerti per pianoforte e orchestra n. 1 e n. 2 di Mario Castelnuovo-Tedesco
assieme alla Malmö Symphony Orchestra diretta da Andrew Mogrelia, uscita per
Naxos lo scorso aprile 2012, è stata nominata all'ICMA, International
Classical Music Awards, il più importante premio internazionale per la musica
incisa e i grandi interpreti del repertorio classico. I due Concerti per
pianoforte di Mario Castelnuovo-Tedesco costituiscono una coppia di lavori a
contrasto. Il Concerto n. 1, scritto nel 1927, è un esempio lampante e
spiritoso dello spirito romantico del compositore, melodie raffinate e
orchestrazione ricca ma trasparente. Il Concerto n. 2, composto una decina di
anni più tardi, è un lavoro più oscuro, più drammatico e virtuosistico. Il
sofferto e sognante movimento lento e il finale appassionato si tingono di
tristi momenti di cupa agitazione, predizione dello svolgimento di tragici
eventi con l'imminente introduzione delle leggi razziali fasciste che hanno
portato Castelnuovo-Tedesco a cercare esilio negli Stati Uniti nel 1939. Testate
come il Times, il Daily Telegraph e Gramophon hanno recensito con
particolare favore l'incisione di Marangoni. A gennaio verranno annunciati
i vincitori del prestigioso premio, selezionati da una giuria composta da
alcuni dei più illustri rappresentanti della critica musicale
internazionale.
Leggi QUI la recensione del CD.