Mercoledì
28 novembre ore 21.00, presso il Conservatorio di Milano, il pianista eseguirà
la “Sinfonia n. 9” di Beethoven nella trascendentale trascrizione per
pianoforte di Franz Liszt
«È
come affrontare una sorta di ascensione in solitaria sull’Everest, senza
bombole d’ossigeno, una sfida appassionante sotto il profilo sia tecnico che
interpretativo».
Maurizio Baglini
Sono oltre 50 i
concerti che, dal 2008 a oggi, Maurizio Baglini ha affrontato in giro per il mondo (tra l’altro a Parigi, Cremona,
Monaco, Tel Aviv, Rio de Janeiro e Beirut) eseguendo la Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven nella trascendentale
trascrizione per pianoforte solo di Franz Liszt [trascrizione che Baglini ha
anche inciso su cd, n.d.r.]. Finalmente,
questo interessantissimo progetto dal nome “Inno alla gioia” approderà a
Milano, mercoledì 28 novembre alle ore
21.00 quando Baglini, ospite della Società dei Concerti, sarà protagonista
di un concerto presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
«Il suo Liszt è una
rivelazione»: il prestigioso periodico statunitense American Record Guide ha
salutato così l’ultimo cd del pianista italiano Maurizio Baglini. Nato a Pisa
nel 1975 e vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo,
Baglini è tra i musicisti più brillanti e apprezzati sulla scena
internazionale. Ha al suo attivo un’intensa carriera in Europa e in America:
oltre 1200 concerti come solista e 900 di musica da camera in sedi prestigiose
come la Salle Gaveau di Parigi, la Cappella Paolina del Quirinale o il Kennedy
Center di Washington. Suona stabilmente anche in duo con la violoncellista
Silvia Chiesa. Dal 2008 promuove il
progetto “Inno alla gioia”, eseguendo in tutto il mondo la “Nona Sinfonia” di
Beethoven nella trascendentale trascrizione per pianoforte di Liszt, che ha
anche registrato su cd. Il suo vasto repertorio spazia da Byrd alla musica
contemporanea, con riferimenti importanti a Chopin e a Liszt. I suoi cd più
recenti sono pubblicati da Decca: nel 2011 Rêves, con i
capolavori per pianoforte solo di Liszt (premio “Année Liszt en France” dal
comitato ufficiale per le celebrazioni dell’anno lisztiano); nel 2012 Cello
Sonatas, in duo con Silvia Chiesa, con le Sonate per violoncello e pianoforte
di Brahms e l’“Arpeggione” di Schubert. Entrambi gli album hanno raccolto ampi consensi dalla critica
(Repubblica, Manifesto, Milano Finanza, Rai Radio3 Suite, Amadeus, Classic
Voice, Giornale della Musica, Musica, Suonare News, American Record Guide,
RSI). A novembre 2012 è uscito il suo nuovo CD Carnaval
(Decca), dedicato alla musica per pianoforte solo di Schumann. È direttore
artistico dell’Amiata Piano Festival (che ha ospitato, tra gli altri, Andrea
Lucchesini, Massimo Quarta, Danilo Rea e Sir Peter Maxwell Davies). Dal 2011
cura la direzione artistica del nuovo progetto di lezioni-concerto presso
Palazzo Reale a Pisa e del festival da camera francese “Les musiques de
Montcaud”. Appassionato di atletica, si
allena con regolarità: nel 2012 ha partecipato alla Maratona di Parigi e si sta
preparando per le Maratone di Berlino, Amsterdam e New York. Maurizio Baglini
suona un grancoda Fazioli.
Milano, Conservatorio, Sala Verdi, Via Conservatorio 12
Un pianoforte per l’Inno alla Gioia
Mercoledì 28 novembre 2012 ore 21.00
Biglietti 25/20 euro
Per maggiori informazioni: www.soconcerti.it, 02-66986956
Adriana Benignetti