Un
nuovo allestimento del Lirico con la regia di Marco Carniti, le scene di
Sabarina Cuccu, i costumi di Beniamino Fadda, la bacchetta di Christoph Campestrini
e un cast vocale di specialisti nel repertorio beethoveniano
«Come affrontare Fidelio oggi e non essere ipocriti? Come possiamo credere che
l’intervento di un deus ex machina
possa davvero cambiare le cose? Già in pieno Ottocento con Giuseppe Verdi
vacillava quel positivismo, vicino agli ideali della Rivoluzione Francese,
abbracciato da Beethoven. Come raccontarlo oggi? Rappresentare Fidelio comporta una responsabilità
politica importante. Ti obbliga ad affrontare la realtà per quello che è. Ti
mette a confronto con temi come giustizia, libertà, fratellanza, dignità umana.
Ti chiede di credere nel trionfo della positività dell’uomo. Tutti valori,
oggi, messi in discussione ed ancora in attesa di urgenti risposte. Questo
accade però se collochiamo Fidelio
nella sfera del “dramma storico”, al quale dare necessariamente una collocazione
temporale precisa. L’opera, però, non ci parla di “storia”, ma di “idee” su cui
fondare la storia: ideali, sentimenti. Fidelio
è un’opera filosofica che parla d’amore. Come atto civile supremo. Una storia
d’amore che ha come protagonista una donna che, per salvare il proprio uomo,
mette a rischio la sua vita tanto da cambiare identità, per assumerne un’altra,
totalmente teatrale, come mezzo per realizzare il suo obbiettivo: salvare il
mondo dall’ingiustizia, attraverso la sola forza dell’amore. Una storia che da
“reale” si trasforma in “ideale”. Dove il vero trionfo è quello della musica. E
della sua essenza poetica. […]». Marco
Carniti
«Il
progetto registico di Marco Carniti, solido, nitido e lineare, supporta un’idea
di scenografia contemporanea fatta di segni geometrici netti - verticali e
orizzontali - di “macchine” che avanzano e arretrano, che salgono e scendono;
elementi capaci di esprimere una dimensione atemporale, lontani da aspetti
naturalistici. Le quattro scene sono concepite come vere e proprie
installazioni artistiche. Ho voluto esaltare la loro essenza teatrale,
attraverso un percorso di ricerca ed ispirato dalle suggestioni, dai
suggerimenti e dalle emozioni che, da sempre, mi hanno trasmesso le opere di
artisti come Francis Bacon, Christian Boltanski e Sergej Michajlovic
Ejzenstejn. È una storia, questa di Fidelio, che si presta a una lettura astratta del tempo, libera e
liberata da qualsiasi connotazione storica, che si concentra sugli aspetti universali
della condizione umana. Nella mia idea visiva e scenografica, i canoni, le
linee e le forme sono frutto di questa intuizione ed espressione di pensieri
che devono essere utilizzati come strumento di riflessione. I quadri (di scena)
sono spesso enfatizzati da immagini video, improvvise e ravvicinate, a volte in
movimento ed a volte statiche, fondamentali per arrivare a decodificare la mia
visione del capolavoro di Ludwig van Beethoven. Carta, metallo e materiali
plastici, insieme al bianco e nero delle immagini (di Frederic Amat e Nick
Arjolas), sono gli ingredienti che costituiscono la mia scena contemporanea,
miscelati fino ad ottenere e sottolineare la sofferenza e solitudine dell’uomo,
l’orrore di un’ingiustizia, il terrore della NON-libertà, il trionfo
dell’amore, costringendo chi guarda ad infiniti rimandi. Fidelio si “veste” così sul palcoscenico del
Teatro Lirico di Cagliari fino al coro finale, eruzione, finalmente, di luce e
colori che rivelano l’autentico valore della libertà, così come intuibile nel
manifesto grafico dell’artista Frederic Amat, attraverso il virare dal bianco e
nero verso il colore». Sabrina Cuccu
Sarà
Fidelio – singspiel in due atti di
Ludwig van Beethoven su su libretto di Joseph Ferdinand Sonnleithner e Georg
Friedrich Treitschke, dalla commedia Léonore,
ou L’Amour conjugal di Jean-Nicolas Bouilly – il prossimo titolo della
Stagione Lirica 2012/2013 del Teatro Lirico di Cagliari, da venerdì 30 novembre alle ore 20.30. Fidelio, la cui ultima e unica
rappresentazione (in italiano) a Cagliari risale al marzo 1955 al Teatro Massimo , viene
replicato: sabato 1 dicembre alle 19
(turno G), domenica 2 dicembre alle 17
(turno D), mercoledì 5 dicembre alle 20.30 (turno B), giovedì 6 dicembre alle 20.30 (turno F), venerdì 7 dicembre alle 20.30 (turno C).
L’opera, presentata in un nuovo allestimento
del Teatro Lirico di Cagliari, si avvale della regia di Marco Carniti (artista versatile, capace di soluzioni registiche di
grande inventiva, che da anni si alterna tra teatro, opera
lirica e cinema), delle scene di Sabrina Cuccu e dei
costumi di Beniamino Fadda,
rispettivamente direttore degli allestimenti scenici e caporeparto sartoria del
Teatro Lirico di Cagliari. Il disegno luci è firmato da Fabio Rossi, mentre i video sono di Nick Arjolas e di Frederic
Amat. La direzione musicale è affidata a Christoph Campestrini, direttore austriaco e apprezzato interprete
della tradizione musicale tedesca, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico: il maestro
del coro è Marco Faelli. Nel cast
vocale dell’opera, rappresentata in lingua
originale tedesca, tutti artisti specialisti nel repertorio beethoveniano: Alessandro Senes (Don Fernando), Domenico Balzani (debuttante Don Pizarro),
Scott Mac Allister (Florestan),
Claudia Iten (Leonore), Scott Wilde (Rocco), Valentina Farcas (Marzelline), Christian Baumgärtel (Jaquino),
Fiorenzo Tornincasa (Primo
prigioniero), Francesco Cardinale (Secondo
prigioniero).
«La prima rappresentazione di Fidelio avviene a Vienna, Theater an der
Wien, il 20 novembre 1805, con la direzione dell’autore, e l’opera viene
riproposta, con varie modifiche, nel 1806 e nel 1814. La vicenda (relativa,
pare, ad un episodio realmente accaduto durante la Rivoluzione Francese ),
era già stata trattata da altri compositori e drammaturghi: la moglie di un
prigioniero politico (Florestan) si traveste da uomo, assumendo il nome di
Fidelio, per poter entrare come inserviente nella prigione in cui è rinchiuso
il marito, e portargli un minimo di conforto. Alla fine, l’arrivo del
“Ministro” porterà alla liberazione dei prigionieri ed alla condanna del loro
aguzzino. Nonostante l’intento “ufficiale” sia l’esaltazione della fedeltà
coniugale e del sentimento amoroso, l’opera è permeata di concetti illuministi,
configurandosi come un’esaltazione della dignità dell’uomo, della sua forza
morale e, soprattutto, della libertà, valore supremo per Beethoven (non
dimentichiamo che anche l’”Inno alla Gioia” di Schiller, che compare nella Nona Sinfonia, diventa tale solo per
effetto della censura: in origine era un inno alla libertà, Freiheit, anziché Freude). Se la tematica è illuminista, la forza espressiva e
l’intensità di molte pagine (il coro dei prigionieri “O welche Lust”, l’aria di Florestan “In des Lebens Frühlingstagen”, il terzetto “Euchwerde Lohn in bessern
Welten”, ad esempio) hanno una connotazione estetica assolutamente romantica, presentando
quella duplicità di lettura (razionalismo classico e travolgente eloquenza stürmisch) che caratterizza anche la produzione strumentale di Beethoven. L’azione
si svolge in una fortezza-prigione di Siviglia nel secolo XVII, ma dall’opera è
assente qualunque connotazione specifica (che probabilmente l’autore non
voleva): il carattere assoluto dei valori espressi (valori illuministi, e come
tali volutamente “atemporali”) consente una realizzazione scenica e registica
libera e svincolata da esigenze realistiche». (da: “Fidelio, guida all’ascolto di Marco Faelli”, Teatro Lirico di
Cagliari, 2012)
Prezzi
biglietti:
platea da € 70,00 a
€ 45,00 (settore giallo), da € 55,00
a € 35,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore
blu); I loggia da € 50,00 a
€ 30,00 (settore giallo), da € 40,00
a € 25,00 (settore rosso), da € 35,00 a € 20,00 (settore
blu); II loggia da € 30,00 a
€ 20,00 (settore giallo), da € 20,00
a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a € 10,00 (settore
blu).
La Biglietteria del Teatro Lirico è
aperta dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato
dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente lo spettacolo. Rimane chiusa i giorni
festivi.
Per
informazioni:
Biglietteria del
Teatro Lirico, via
Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì
al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle
13 e nell’ora precedente lo spettacolo, telefono
+39 0704082230 - +39 0704082249, fax +39 0704082223, [email protected], www.teatroliricodicagliari.it.
Adriana Benignetti