Lo stipendio del Sovrintendente del
Teatro alla Scala ammonterebbe a 1 milione di euro circa
«Cosa
pensano i lombardi di una Scala sostenuta da fondi pubblici che paga al Sovrintendente un compenso superiore al
milione?»
«Il più alto dirigente regionale, con ben altre
responsabilità, guadagna meno di un quarto di Lissner. E il suo stipendio è
online».
Ha affidato a Twitter il suo attacco, Roberto Formigoni, 2
giorni fa: attacco diretto a Stéphane Lissner, ma anche a Giuliano Pisapia.
Oggetto della contesa è lo stipendio di Lissner, riconfermato meno di un mese
fa alla guida del Teatro alla Scala, fino al 2017.
Stipendio che, un’inchiesta
di Repubblica, ha rivelato essere tra
i più alti al mondo (1 milione di euro circa); stipendio che il sindaco di
Milano ha avallato (anche se, scoppiata la polemica, lo stesso Pisapia ha
chiesto alla Scala i dati sulla gestione del Teatro); stipendio che lo stesso
Lissner «per senso di responsabilità» aveva deciso di ridursi del 10% (riduzione prevista nel nuovo
contratto). 11 top manager del Teatro avevano accettato, proprio come lui, di
autoridursi lo stipendio del 10%: avevano perché, scoperto l’ammontare totale
dei compensi di Lissner, non ci stanno, parlando di “sacrifici impari”. E
scoppia così, il “Caso Lissner”, sul quale anche la Cgil vuol vederci chiaro e,
attraverso
Giancarlo Albori, fa sapere: «Non avremmo mai pensato a una cifra simile. Durante l’assemblea
generale di martedì chiederemo trasparenza. E il confronto con gli stipendi
degli altri sovrintendenti europei».
La retribuzione fissa del numero 1 della Scala è di 449 mila
euro circa (ed è a questa somma che si applica la riduzione del 10%): ci sono,
però, delle voci variabili che ammontano circa a 155 mila euro; c’è il costo
della casa in piazza del Carmine (85 mila euro), il Tfr, la quota Inps e altri
oneri a carico dell’azienda per una somma che si avvicina a 200mila euro: il
tutto, per un totale di oltre 880 mila euro, cui va sommato anche il costo dell’auto,
e relativo autista (circa 70milaeuro), la carta di credito e le spese di
rappresentanza (e per queste ultime 2 voci non si sa quanto sia l’ammontare).
Inoltre, a fine contratto Lissner avrà anche diritto a un “premio di fine
lavoro” di circa 300mila euro.
Adriana Benignetti