Domenica 3 giugno (ore
15.30) e martedì 5 giugno (ore 20.30), il dittico, composto da due atti unici: Il mandarino meraviglioso e Il castello del
Duca Barbablù
Musica, danza e opera si fondono nel dittico, composto da due atti
unici, di Béla Bartók (1881 - 1945): Il
mandarino meraviglioso e Il castello del Duca Barbablù, in scena al Teatro Comunale il 3 e
il 5 giugno 2012, all’interno del 75° Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
Il mandarino meraviglioso, op 19 (andato in scena per la prima volta il 27 novembre del 1926
all’Opera di Colonia) venne inizialmente concepito dal compositore ungherese
come una pantomima e come tale immediatamente censurata, per il soggetto
scabroso e la mise en scène ardita, abbinate ad una musica
ossessiva, piena di chiaro-scuri, dal forte impatto emotivo.
Nei primi giorni di settembre del 1918 Béla Bartók scrisse alla
moglie:
“[...] Inoltre
sto pensando al Mandarino; se funziona, allora sarà un brano di musica
diabolica. All'inizio - come una breve introduzione prima dell'apertura del
sipario - ci sarà un rumore spaventoso, un fragore di metallo stridente,
clacson urlanti: condurrò il 'delicato' ascoltatore dal frastuono delle strade
di una città fin dentro un covo di delinquenti.”
Nel mese di marzo del 1919 Béla Bartók riassunse cosi la trama della pantomima:
“In un covo di delinquenti, tre furfanti costringono una
ragazza bella e giovane ad adescare dei passanti per poi derubarli dei loro
averi. Il primo e un vecchio laido, il secondo un giovane senza soldi, ma il
terzo e un sano cinese. Quest'ultimo e un buon colpo, e la ragazza lo
intrattiene con una danza, risvegliando il desiderio del mandarino fino a farlo
pulsare appassionatamente. La ragazza indietreggia terrorizzata. I delinquenti
lo attaccano, lo derubano dei soldi, lo soffocano con delle coperte, lo
colpiscono con una lama ma invano: non possono sopraffare il mandarino, gli
occhi del quale guardano la ragazza con bramosia e passione. La sensibilità
femminile viene in aiuto della ragazza che appaga il desiderio del mandarino,
il quale cade a terra senza vita.”
La pantomima subì immediatamente la censura, mentre la musica
venne riproposta come suite orchestrale solamente in contesti
sinfonici. Si dovette aspettare il recupero e la ‘metamorfosi’ da pantomima in
dramma coreografico da parte di Aurelio Milloss, che lo rappresentò al Teatro
alla Scala il 12 ottobre del 1942, con Attilia Radice nella parte della
protagonista, il successo fu immediato.
Diversa fu la sorte toccata a Il castello del Duca
Barbablù,
di fatto l’unica opera lirica composta da Béla Bartók, su libretto di Béla Balázs, scritta nel 1911, ma portata in scena solo nel 1918
dopo diversi rimaneggiamenti. L’opera riscosse il consenso della critica e del
pubblico fin dalla prima rappresentazione.
La vicenda di Barbablù (Kékszakállú) e Judit è mutuata dalla favola secentesca narrata da Charles Perrault,
in parte modificata e rivisitata in chiave moderna, attraverso complesse chiavi
di lettura, che rendono i sentimenti dei due protagonisti moderni e oltremodo
attuali, in un thriller psicologico, in parte annunciato in
maniera sibillina dal prologo, che tiene lo spettatore con il fiato sospeso
fino all’apertura dell’ultima porta del castello e alla scoperta delle tre
precedenti mogli di Barbablù.
In occasione di questo dittico continua la
sperimentazione con Opera Voice che propone un sistema innovativo di
sopratitolazione su smartphone e tablets.
Il mandarino meraviglioso
Il castello del Duca Barbablù
di Béla Bartók
Direttore Zsolt Hamar
Regia e coreografia Jo Kanamori
Scene Tsuyoshi Tane, Lina Ghotmeh, Dan Dorell
Costumi Yuichi Nakajima
Luci Masakazu Ito, Jo Kanamori
Il Duca Barbablù Matthias Goerne
Judit Daveda Karanas
Il bardo Andras Palerdi
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Dance
Company Noism - Nügata City Art & Culture Promotion Foundation
MaggioDanza
In coproduzione con il Saito Kinen Festival
Teatro Comunale
Domenica 3 giugno ore 15.30
Martedì 5 giugno ore 20.30
Guida all’ascolto | Piccolo Teatro, domenica 3 giugno, ore 14.45
Al termine degli spettacoli del 31 maggio e 5
giugno saranno attivi i servizi Maggio Ataf Nottetempo e Maggio Taxi.
(Comunicato stampa del Maggio Fiorentino)