Svetlana Zakharova, Roberto
Bolle, Massimo Murru étoiles del dittico in scena dal 3 al 23 maggio 2012
Foto di Frederika Davis |
«Sono molto felice di interpretare questo balletto che per decenni
è stato considerato praticamente inaccessibile. Si tratta di un vero
capolavoro di Ashton reso poi “mito” dall’impareggiabile interpretazione che ne
diedero Nureyev e la Fonteyn per i quali fu coreografato. Una pietra miliare
della storia della danza che è giusto che venga restituita al pubblico. E sono
felice di danzarlo con Svetlana, partner eccezionale di balletti classici con
la quale per la prima volta mi cimenterò in un ruolo interpretativo dalla forte
componente emozionale. Con lei non cercheremo di imitare l’inarrivabile
interpretazione di Rudy e Margot ma ci caleremo nei personaggi con tutto il
nostro essere e la nostra maturità artistica ed emotiva». Roberto Bolle
Roberto Bolle, Svetlana Zakharova e Massimo Murru: un vero trio d’eccezione per il dittico in scena al Teatro alla Scala di Milano dal 3 al 23 maggio 2012. Storia e novità, scuola russa e scuola inglese, Frederick Ashton e Alexei Ratmansky, ma anche Franz Liszt e Dmitrij Šostakovič: tutto questo nell’accoppiata Marguerite and Armand e Concerto Dsch. Sul podio il direttore David Coleman e al pianoforte Davide Cabassi.
«[…]
Nel programma di sala originale il coreografo volle solo poche parole: «Negli
ultimi attimi della fatale malattia, la Signora delle camelie rivive alcuni
momenti della sua tragica esistenza», seguite dai titoli di ogni quadro. Nel Prologo Marguerite giace nel suo letto di
morte, sola e febbricitante, e nel delirio vede Armand che qui danza il più
lungo assolo dell’intera coreografia. Rivede poi se stessa, distesa sopra una chaise longue in abito da ballo rosso, attorniata da
ammiratori, tra cui il Duca che è il suo protettore del momento. […] Nel quadro L’incontro, Armand fa il suo
ingresso al cospetto di Marguerite: i loro sguardi si incrociano, nasce
un’attrazione e un pas de deux che segna lo sbocciare di un
sentimento forte, sebbene sia ancora interrotto dall’atteggiamento da cocotte della protagonista quando gli
altri uomini rientrano. Ben altro il tenore del pas de deux dell’amore pienamente corrisposto
ed esclusivo nel quadro La campagna;
qui spicca il contrasto con l’apparizione del Padre di Armand – un’astratta
figura autoritaria, che tuttavia sembra provare tenerezza davanti all’angoscia
di Marguerite quando le chiede di rinunciare al figlio – e ancor di più emerge
il fasullo rifiuto di Armand da parte di una Marguerite disperatamente
appassionata, pur nella decisione di abbandonarlo. Nel penultimo quadro, L’insulto, una piccola folla
maschile si interroga sull’imminente ritorno dellacocotte al demi-monde:
ed ecco Marguerite, al braccio del Duca, con una nuova collana al collo.
L’ingresso di Armand si tramuta ben presto in un furioso accanimento contro i
brillanti che l’amata sfoggia, simbolo ostentato del tradimento, e nell’atto
del gettare ai suoi piedi banconote, che qui ancora una volta traduce in
immagini il celebre «Qui testimon vi chiamo ch’ora pagata io l’ho» della Traviata verdiana. Abbandonata da tutti,
Marguerite s’imbatte di nuovo nel Padre di Armand mentre esce di scena con una
camminata tremante e barcollante sulle punte. […] La scena finale, La morte
della Signora delle camelie, è un ritorno all’inizio del balletto, alla
solitudine e alla malattia della protagonista; all’arrivo di Armand […] i due
amanti si ritrovano abbracciati in un ultimo pas
de deux infiammato, e quasi
imbarazzante a guardarsi, che racchiude le immagini più durature del balletto.
Nell’esalare l’ultimo respiro, Marguerite si aggrappa al corpo di Armand,
mentre il suo spirito cerca di sfuggire alla prigione della carne. L’ultimo
gesto è la mano di lei che accarezza il volto di lui, mentre cade all’indietro,
priva di vita».
(Da “Marguerite
and Armand” di Marinella
Guatterini)
«[…] Concerto DSCH è una costruzione coreografica
colma di suspense, un flusso continuo di danza mutevole e che per le inattese
soluzioni sorprende lo spettatore. […] lo splendido Andante centrale è affidato a una coppia di danzatori principali,
accompagnati da altre tre coppie in secondo piano. […] La struttura generale
[…] è costituita da due ballerine e tre danzatori solisti che incontriamo nei
diversi episodi del primo movimento. Una ballerina e il suo partner sono la
coppia protagonista dell’Andante, come si diceva, mentre l’altra ballerina è
impegnata soltanto nel primo e terzo movimento (i due Allegri), da sola oppure
con altri due danzatori. Al centro, dunque, ecco una piccola love story per la
coppia principale. […] E poi il terzetto impegnato in numerosi tour de force. Concerto
DSCH prende il via con due
ballerini impegnati in una danza brillante di fronte a un gruppo di danzatori
in calzamaglia arancione, che si muovono in cerchio rivolti verso l’interno, a
grappolo: quasi un gruppo di atleti. Nascondono una danzatrice accovacciata e
poi, quando la musica incomincia, la fanno apparire: come una rosa che si
schiude e lascia uscire una farfalla, che in questo caso si scatena in un fuoco
d’artificio di giri e salti. Quello che affascina invece nel pas de deux dell’Andante centrale è nascosto
nei dettagli, nei liftassolutamente
non portati ad altezze spettacolari, in altri lift dove la ballerina esegue piccole e
delicate batteries totalmente in tempo con la musica. Nelle
sezioni di gruppo s’intuisce l’esistenza di un mondo comune, quasi una vita di
società, un insieme di persone che sono qualche cosa di più di semplici
danzatori, ma non ancora personaggi con precise caratteristiche. Il corpo di
ballo non è semplicemente uno sfondo per i solisti: sono compagni di danza. […]».
(Da “Il vivace ottimismo del Concerto DSCH” di Sergio
Trombetta)
Durata
spettacolo: 1 ora e 40 minuti
DIREZIONE
Direttore
David
Coleman
Pianoforte
Davide
Cabassi
MARGUERITE AND ARMAND
Produzione
del Teatro Musicale Accademico “Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko” di Mosca
Coreografia
Frederick
Ashton
Ripresa da
Grant Coyle
Musica
Franz Liszt
Arrangiamento
Dudley
Simpson
Scene e costumi
Cecil Beaton
Luci
John B. Read
CONCERTO DSCH
Nuova
produzione Teatro alla Scala
Coreografia
Alexei
Ratmansky
Assistente
coreografo
Tatiana
Ratmansky
Musica
Dmitrij
Šostakovič
Costumi
Holly Hynes
Luci
Mark Stanley
ÉTOILES
MARGUERITE AND ARMAND
Svetlana Zakharova
3, 5, 8
Roberto Bolle
3, 5, 8
Massimo Murru
18, 20, 23
CONCERTO DSCH
Svetlana Zakharova
3, 5, 8
Date spettacoli
mercoledì 23 maggio 2012 - ore 20
Adriana Benignetti