Oltre 50 eventi, tra concerti sinfonici, cameristici, balletti, performance jazz, incontri con scrittori e mostre nella splendida cornice di Ravello
Il 18 giugno 1953, in occasione del 70° anniversario della morte di Richard Wagner – che proprio a Villa Rufolo, nel 1880, aveva trovato ispirazione per la scenografia del secondo atto del Parsifal –, presero avvio i “Concerti wagneriani nel giardino di Klingsor” con l’Orchestra del Teatro San Carlo diretta da Hermann Scherchen. Sono passati, da allora, quasi sessant’anni, ma quel meraviglioso mix di bellezza naturale, storia e tradizione che avvolge Ravello e che, nel corso dei secoli, ha incantato scrittori, musicisti, pittori, poeti, attori e intellettuali, continua a esercitare, puntualmente, il suo fascino su visitatori, spettatori e artisti.
L’edizione 2011 del Ravello Festival, in linea con una tradizione sperimentata da otto anni e che ha ottenuto grande successo, conserva un formato multidisciplinare, alternando concerti sinfonici, cameristici, balletti, performance jazz, incontri con scrittori e mostre, tenuti insieme da un filo conduttore, che quest’anno sarà “Il viaggio”. Per la prima volta, però, dopo 8 anni, non ci sarà più una divisione in sezioni, ognuna affidata a un direttore artistico; sarà, infatti, Stefano Valanzuolo, già direttore generale del Festival nelle due passate edizioni, unico direttore artistico di questa edizione.
Interessanti le novità di quest’anno, prima fra tutte, l’utilizzo, verrebbe da dire “finalmente”, dell’Auditorium Oscar Niemeyer che tante discordie ha causato. Ed è proprio da questo luogo che inizierà il Festival, sabato 8 luglio, con una performance di Philip Glass. Ci sarà ancora, logicamente, lo splendido palco del Belvedere di Villa Rufolo che subirà, però, delle innovazioni: saranno, infatti, realizzate delle balaustre di cristallo sul palcoscenico per migliorare ancora di più la visione dello splendido panorama; la platea sarà completamente ridisegnata e i posti a sedere resi più ampi e comodi; al di sotto della platea sarà realizzata una galleria museale dove sarà visibile la mostra fotografica “In viaggio nella storia del Festival”; ancora, sotto il palco saranno sistemati ampi camerini per gli artisti. Il progetto è stato realizzato dall’architetto di Ravello Raffaele Cioffi.
Tornando, invece, agli eventi, dopo il debutto di Philip Glass, tra i numerosi artisti che si esibiranno, segnaliamo, tra gli altri, il violinista Kolja Blacher, accompagnato dall’Orchestre Philarmonique de Strasbourg diretta da Claus Peter Flor, l’ultimo vincitore del “Van Cliburn” – il pianista cinese Haochen Zhang –, Michele Campanella, John Axelrod alla guida dell’Orchestra del San Carlo, il violoncellista Christophe Coin, il sestetto d’archi dei Berliner Philharmoniker.
Questo, soltanto per quanto riguarda la musica classica: il Festival, però, come sottolineato in precedenza, pur considerando la musica "centro focale" del progetto, si presenta come una grande proposta culturale in grado di incontrare e soddisfare, attraverso eventi diversificati per stile e contenuti, desideri e gusti differenti.
Per il calendario completo del Festival:
Adriana Benignetti