mercoledì 8 giugno 2011

A colloquio con Luca Santaniello, primo violino dell’Orchestra Sinfonica Verdi di Milano

«Grazie a tutti quelli che mi hanno detto che NON ero bravo perché mi hanno aiutato a crescere»


(Foto di Marco Ferretti)






Spalla dal 2000 di una delle più prestigiose orchestre sinfoniche del panorama italiano, Luca Santaniello ha avuto la fortuna e il privilegio di collaborare con direttori e solisti di fama internazionale, tra i quali ricordiamo R. Chailly, C. M. Giulini, R. Muti, X. Zhang, L. Pavarotti, M. Rostropovich, M. Argerich, E. Dindo, K. Blacher. 


Incontro Luca Santaniello a Milano, nel suo Auditorium: suo perché, davvero, questa è la sua seconda casa. 
(Foto di Augusto Castagna)
Oltre al ruolo di Primo Violino, infatti, Luca fa parte del quartetto I Solisti della Verdi e si dedica con impegno ed entusiasmo a due progetti, che gli stanno particolarmente a cuore: l’Orchestra Sinfonica Junior e La Verdi per tutti. «L’Orchestra Junior è nata un po’ come una scommessa. All’inizio c’erano 10 archi: adesso sono una cinquantina di bambini e ragazzi, fino ai 17 anni, con fiati, percussioni… insomma, una vera orchestra. Abbiamo lavorato molto sulla disciplina, sul rigore. I bambini non sono preparati a suonare insieme, ad ascoltare, ma quando iniziano, scoprono presto la bellezza di farlo. Per me è stato un po’ come rivivere quelle forti emozioni che ho provato quando ho iniziato a suonare in orchestra». 

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Adriana Benignetti