Robert Schumann – Clara Wieck
Casa Schumann
Diari 1841-1844
Diario I
12 settembre 1840-luglio 1841
Robert Schumann
13 settembre
1840
Mia
amatissima giovane sposa,
lascia che
ti dia il più tenero dei baci in questo giorno, il prima della tua vita di
sposa, il primo del tuo ventiduesimo compleanno. Questo piccolo quaderno
che oggi inauguro è destinato ad avere un significato molto profondo: diventerà
il resoconto quotidiano di tutto quanto concerne la nostra casa e la nostra
vita coniugale. Qui troveranno spazio i nostri desideri e le nostre speranze,
ma dovrà anche essere il quaderno delle nostre preghiere, quelle che ciascuno
di noi vorrà rivolgere all’altro, quando la parola detta si sarà rivelata
inefficace. Se avremo dei contrasti diventerà anche l’intermediario delle nostre
riconciliazioni. Insomma, sarà per noi un amico buono e fedele a cui apriremo i
nostri cuori e nel quale confideremo totalmente. Se sei d’accordo, cara moglie,
prometti che anche tu ti atterrai scrupolosamente allo statuto della nostra
segreta Confraternita Matrimoniale, come io prometto a te la stessa cosa.
Una volta la
settimana ci scambieremo le funzioni di segretariato. Ogni domenica, la mattina
presto, all’ora del caffè se possibile, avrà luogo la consegna del diario e
nulla vieta che sia accompagnata da un bacio. Il resoconto della settimana
verrà poi letto a voce bassa o alta, secondo il contenuto, e se qualcosa è
stato omesso sarà aggiunto. Presteremo ascolto ai nostri desideri e alle
reciproche richieste, le approveremo, e soprattutto valuteremo la vita della
settimana: se è stata vissuta degnamente e attivamente, se abbiamo consolidato
il nostro benessere interiore ed esteriore, se abbiamo fatto qualche passo
avanti nel perfezionamento della nostra amata arte.
Le
annotazioni di una settimana non dovranno occupare meno di una pagina, chi non
rispetterà questa norma sarà passibile di una penitenza da stabilire. Se
dovesse accadere che uno dei componenti della nostra Confraternita Matrimoniale
non annotasse nulla per un’intera settimana, allora la punizione sarebbe
davvero esemplare, ma è difficile che possa avvenire conoscendo la nostra
reciproca stima e il nostro senso del dovere.
Tutti questi
principi e regolamenti dovranno essere osservati anche durante i viaggi o
situazioni analoghe e il diario dovrà essere sempre con noi.
Un vanto del
nostro piccolo diario sarà – come è già stato detto – la critica della nostra
attività artistica. Tu per esempio potresti prendere nota di ciò che hai
studiato in maniera particolare, di ciò che hai composto, o trascrivere quanto
di nuovo hai appreso e le tue riflessioni in proposito. Dal canto mio farò lo
stesso.
Altro vanto
di questo diario sarà l’analisi del carattere degli artisti più noti che avremo
l’occasione di osservare da vicino. Non dovranno essere esclusi né gli
aneddoti, né i particolari umoristici.
Ma ancora
non voglio nominare, mia cara moglie, la cosa più bella ed emozionante che sarà
racchiusa in questo diario: le tue e le mie belle speranze, che il cielo voglia
benedirle, le tue e le mie preoccupazioni che il matrimonio porta con sé;
insomma tute le gioie e i dolori della vita coniugale troveranno spazio qui
dentro come una storia vera, che sarà la nostra gioia negli anni della
vecchiaia.
Se tu sei
d’accordo scrivi il tuo nome sotto il mio e pronunciamo ancora tre parole che
saranno il nostro talismano, poiché su di esse si fonda ogni gioia della vita.
Impegno,
parsimonia e fedeltà.
Io sono
davvero il tuo profondamente innamorato marito Robert, e tu?
Clara Schumann
Anche io,
tua moglie Clara, che ti è devota con tutta l’anima.
(da Robert Schumann-Clara Wieck, Casa Schumann. Diari
1841-1844, a cura di Gerd Nauhaus,
edizione italiana a cura di Enzo Restagno,
traduzione di Quirino Principe e
Anna Rastelli, EDT, Torino
1998).
A.B.