Dal 12 settembre al 4
ottobre, il dramma per musica in tre atti di Händel sarà in scena al Teatro
alla Scala con la regia di Davide Livermore (al suo debutto scaligero); sul
palco il complesso barocco dell’Orchestra scaligera guidato da Diego Fasolis. In scena un grande cast che
accanto al Tamerlano di Bejun Mehta e al Bajazet di Plácido Domingo comprende
Marianne Crebassa e Franco Fagioli
La
grande opera barocca torna alla Scala dal
12 settembre con Tamerlano di Händel
diretto da Diego Fasolis. La regia è affidata a Davide Livermore, al debutto
scaligero, che firma anche le scene con lo studio Giò Forma. Il cast riunisce
intorno al Bajazet di Plácido Domingo alcuni dei più interessanti cantanti
della scena barocca: protagonista è il controtenore Bejun Mehta, mai ascoltato
al Piermarini, Irene il mezzosoprano Marianne Crebassa, ormai beniamina del
pubblico scaligero dopo le apparizioni ne Le
nozze di Figaro e L’enfant et les
sortilèges, Andronico il controtenore Franco Fagioli e Asteria il soprano
Maria Grazia Schiavo.
(foto: Greg Gorman LAO) |
(foto: Marco Boggreve) |
Tamerlano è il secondo impegno
del complesso barocco dell’Orchestra scaligera formatosi l’anno scorso per
impulso di un gruppo di strumentisti insieme al Sovrintendente Pereira: il
primo era stato la versione scenica dell’oratorio Il trionfo del Tempo e del Disinganno, sempre di Händel.
L’opera,
composta nel 1724 per la Royal Academy of Music e andata in scena lo stesso
anno al King’s Theatre, costituisce una svolta nella produzione di Händel per
l’inedito spessore drammaturgico (il libretto è di Nicola Haym ma le fonti
risalgono fino al Bajazet di Racine del 1672): la sequenza di arie e recitativi
secchi tipica del melodramma italiano si arricchisce di recitativi accompagnati
in cui la musica moltiplica gli echi psicologici di un canto che è più che mai
anche recitazione. La stessa vicenda dell’amore di Tamerlano per Asteria,
figlia del prigioniero imperatore ottomano Bajazet, infrangeva le consuetudini
dell’epoca portando in scena il suicidio dell’imperatore. Non a caso il testo
di Agostino Piovene da cui Haym trasse il libretto sarà all’origine di decine
di versioni musicali per tutto il ‘700, alternando i titoli Tamerlano e Bajazet: da ricordare almeno quelle di Porpora (1730) e Vivaldi
(1735).
Davide
Livermore, direttore artistico del Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia e
affermatosi negli anni tra i più importanti registi italiani, collega la svolta
storica segnata dalle campagne turco-mongole contro l’impero ottomano alla fine
del ‘300 con quella rappresentata dall’Ottobre 1917, ambientando contrasti
politici, tensioni affettive e atmosfera tragica e crepuscolare nei gelidi
palazzi conquistati dei bolscevichi.
TAMERLANO
Opera in tre atti
Libretto di Nicola F. Haym da Agostino Piovene
Musica di
GEORG FRIEDRICH
HÄNDEL
Nuova produzione
Teatro alla Scala
Direttore DIEGO
FASOLIS
Regia DAVIDE
LIVERMORE
Scene DAVIDE
LIVERMORE e GIÒ FORMA
Costumi MARIANA
FRACASSO
Video VIDEOMAKERS
d-WOK
Personaggi e interpreti
Tamerlano Bejun
Mehta
Bajazet Plácido Domingo (12, 19, 22, 25, 27 sett.)
Kresimir Spicer (30 sett.; 4 ott.)
Andronico Franco
Fagioli
Irene Marianne Crebassa
Asteria Maria
Grazia Schiavo
Leone Christian Senn
Orchestra del Teatro
alla Scala su strumenti storici
Date:
martedì 12
settembre 2017 ore 20 ~ prima
rappresentazione ~ turno D
martedì 19
settembre 2017 ore 20 ~ turno E
venerdì 22
settembre 2017 ore 20 ~ turno C
lunedì 25
settembre 2017 ore 20 ~ turno B
mercoledì 27
settembre 2017 ore 20 ~ turno A
sabato 30
settembre 2017 ore 20 ~ fuori
abbonamento
mercoledì 4 ottobre
2017 ore 20 ~ ScalAperta*
Il 12 settembre l’opera sarà
trasmessa in diretta stereofonica da Rai Radio Tre.
Prezzi: da € 210 a € 13
*Prezzi recita
ScalAperta:
da € 105 a € 6,5
Infotel 02 72 00 37 44
(comunicato
stampa)