Il
mezzosoprano italiano, che inaugurerà nuovamente la stagione del Teatro alla
Scala di Milano, debutterà a Bregenz nel ruolo della zingara di Bizet
«Carmen è un personaggio affascinante. È
un’icona della libertà delle donne, in anticipo rispetto alla sua epoca, che
vive e agisce con passione, senza paura, una leader, in definitiva; ogni volta
che la canto la preparo meticolosamente, perché ogni volta scopro nuove
sfumature, sia a livello di interpretazione che musicale. Ha una grande forza
scenica e ciò mi permette di sfruttare tutte le mie sfaccettature come attrice.
Sono felice di interpretarla in un palcoscenico così spettacolare come quello
di Bregenz, senza dubbio uno dei più importanti eventi estivi del mondo, e
penso che sia un ruolo che mi accompagnerà per molti anni nella mia carriera.»
Il percorso di Annalisa Stroppa continua ad arricchirsi di trionfi nel mondo
dell’opera. La cantante ha infatti inaugurato la stagione della Scala di Milano
con la sua perfetta Suzuki in Madama Butterfly – e tornerà a inaugurare anche la prossima stagione, questa
volta nell’Andrea Chénier –, ha debuttato all’Opera di Monte Carlo con la sua
acclamata Rosina ne Il Barbiere di
Siviglia e ha portato la sua Maddalena di Rigoletto al Teatro dell’Opera di
Amsterdam. Quest’estate, invece, la Stroppa affronterà uno dei ruoli che più
ama per il suo debutto al Festival di Bregenz (Austria), cioè quello della
popolare protagonista della Carmen di Bizet. L’artista di Brescia ha già indossato i panni della
famosa zingara su importanti palchi italiani e francesi come il Carlo Felice di
Genova, il San Carlo di Napoli, il Teatro Sociale di Trento e l’Opera di
Limoges.
In quest’appuntamento austriaco Annalisa
Stroppa sarà diretta scenicamente da Kasper Holten e musicalmente da Paolo
Carignani e Jordan de Souza nelle varie rappresentazioni tra luglio e agosto.
Dopo quest’impegno la cantante italiana inizierà la stagione 2017-18 con recite
di Falstaff alla Opera di
Astana (Kazakistan) e tornerà alla Scala di Milano per interpretare Fenena in Nabucco, di
Verdi.
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(Comunicato stampa)