Il
10 febbraio 1927 nasceva a Laurel, nel Mississipi, Leontyne Price. Il Teatro alla Scala si unisce agli auguri del
mondo musicale per il 90° compleanno di un’artista che ha dato un contributo
fondamentale alla storia delle esecuzioni operistiche del ‘900, offrendo
interpretazioni di riferimento di opere di Mozart, Verdi, Puccini, Strauss e
Samuel Barber.
Diplomatasi alla Juilliard School nel 1952, dopo il successo del
debutto in “Porgy and Bess” avviò la carriera imponendosi in particolare nei
ruoli verdiani e pucciniani, oltre che mozartiani, con voce di velluto calda e
brillante. Fu la prima cantante nera a ottenere uno status di autentica diva al
Metropolitan, un riconoscimento che l’America aveva negato pochi anni prima a Marian
Anderson. Alla Scala Leontyne Price debuttò il 21 maggio 1960 come protagonista
di “Aida” sotto la direzione di Antonio Tonini. Seguirono nel 1961 “Madama
Butterfly” diretta da Gianandrea Gavazzeni; nel 1963 la parte di Donna Anna nel
“Don Giovanni” diretto da Hermann Scherchen e “Aida” ancora con Gavazzeni; nel
1963 e 1967 (nel 10° anniversario della morte di Toscanini, con i colleghi
Cossotto, Pavarotti, Ghiaurov) la “Messa da Requiem” di Verdi diretta da Herbert
von Karajan, che la ebbe sempre tra le sue artiste preferite realizzando con
lei incisioni oggi storiche; nel 1968 “Un ballo in maschera” (Amelia) con la
direzione di Antonino Votto. Il ruolo di “Aida” segnò nel 1985 il suo ritiro
dalle scene operistiche, anche dal Metropolitan di New York dove cantò in oltre
200 rappresentazioni. Proseguì l’attività concertistica, ritirandosi
definitivamente nel 1997. Nell’ottobre 2001, a 74 anni, partecipò a un concerto
alla Carnegie Hall in memoria delle vittime della strage dell’11 settembre,
accompagnata al pianoforte da James Levine.
(Comunicato stampa)