«L’Associazione Musicale
Lucchese con “Musica ragazzi” propone agli insegnanti dei vari livelli
scolastici della provincia di Lucca un itinerario didattico fra i generi
musicali. Siamo convinti che la musica nel suo insieme rappresenti un unico e
fondamentale linguaggio che nutre l’intelligenza e la sensibilità»
«Dieci
anni pieni di lavoro, di progetti, di riflessioni per trovare le formule, sempre
in continua evoluzione, che potessero parlare ai giovani: anni di tensione
ideale forte verso qualcosa a cui si attribuisce un grande valore». È con
queste parole che Carla Nolledi descrive il suo impegno che 10 anni fa ha
portato alla nascita di Musica ragazzi,
una rassegna espressamente ideata per i più giovani.
Lo
scopo, come mi spiega, è stato fin dalle origini quello di «avvicinare le nuove
generazioni ai vari linguaggi della musica. Un’opportunità per alunni e
insegnanti, ma anche un’occasione per formare il pubblico di domani: cittadini
musicalmente più consapevoli, educati all’ascolto».
Bambini all’Auditorium dell’ISSM "Boccherini”
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Carla Nolledi e Sofija Gubajdulina
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Negli
ultimi anni la rassegna si è evoluta e modificata così come il pubblico che la
segue sempre con maggiore passione: «Sono aumentate le richieste di
partecipazione, e di questo siamo molto contenti. Andare al concerto non deve
rappresentare un fatto eccezionale, ma una sana abitudine da coltivare».
Enrico Bronzi, Giovanni Gnocchi, Lorenzo Micheli
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Giulio D'Agnello, Carla Nolledi e
i bambini della "classe pilota" per il 2016
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Chiedo
allora a Carla Nolledi, di raccontarmi la sua personale esperienza di
“avvicinamento” alla musica: «Mia madre aveva studiato da dilettante,
come era comune fare una volta, il canto e il violino: è a lei che devo la mia
passione per la musica. Da bambina mi piaceva moltissimo cantare e ascoltare
musica. Proprio di fronte alla nostra casa abitava un’insegnante di pianoforte che preparava gli allievi al
diploma: ascoltavo per ore, affacciata alla finestra, rimanendo incantata ed
emozionata dalla musica di Chopin, Beethoven, Mozart e Bach. Poi, diventai
allieva dell’Istituto Boccherini».
E,
dopo qualche anno, l’incontro con l’Associazione Musicale Lucchese: «Nel 1964, partecipai
con mia madre a un concerto dell’Associazione Musicale Lucchese (AML): era il
mio primo concerto che, segnò, l’inizio di una grande e proficua collaborazione
con il M° Handt e l’Associazione da lui appena fondata. Cominciai, infatti, a
svolgere piccole mansioni come andare in tipografia, portare in giro le
locandine, fare la comparsa, sistemare le sedie per i concerti. In cambio, la mia
formazione musicale, così come quella di altri giovani, andava
arricchendosi. Attraverso l’organizzazione e la programmazione dei concerti,
avemmo modo di ascoltare grandi interpreti, conoscere compositori antichi e
moderni e la storia dei grandi musicisti lucchesi. Ancor prima di terminare gli
studi al Conservatorio, alcune esperienze in campo educativo mi fecero capire che la mia vocazione era rivolta alla didattica
della musica. Una disciplina quasi
sconosciuta in quegli anni, che comportava un mutamento radicale nel campo
della formazione. Lo studio, unito all’esperienza pratica, favorì un lavoro di
ricerca nel settore educativo e fin dai primi anni d’insegnamento, soprattutto grazie
all’AML, moltissime furono le occasioni, nella scuola dove insegnavo, per creare
un filo diretto tra i ragazzi e la musica».
Ed
è proprio grazie all’acquisizione di queste competenze, nonché all’interesse e
alla passione per la didattica e per i più piccoli che anni fa Carla Nolledi è
responsabile del settore didattico e formativo dell’Associazione Musicale
Lucchese.
Adriana Benignetti