Il direttore inglese chiuderà la Stagione Concertistica
2014/2015 al Teatro alla Scala con “The Unanswered Question” di Ives e la “Quinta”
di Mahler
(Foto di Silvia Lelli) |
Sarà Daniel Harding a dirigere l’ultimo
concerto della Stagione Filarmonica 2014/2015. Dopo la tournée che ha visto il
direttore inglese alla testa dell’orchestra per quattro date in Italia, tra cui
l’appuntamento all’Auditorium Santa Cecilia per il centenario del Genocidio
Armeno e il concerto per il Festival MITO a Milano, Daniel Harding, da poco
quarantenne, torna al Teatro alla Scala, domenica
27 settembre 2015, con The Unanswered Question di Ives e la Quinta Sinfonia di Mahler, e si appresta
a raggiungere il traguardo di 60 concerti con la Filarmonica della Scala dal 2006.
«Charles Ives e
Gustav Mahler furono due rivoluzionari in musica, attivi – per un certo periodo
– negli stessi anni.» – dice Harding – «Mahler diede sufficiente scandalo (chi
è questo pazzo personaggio? Ottimo direttore certo, ma… le sue sinfonie potrebbero
venire dimenticate). Ives è un compositore dalle idee straordinarie, che è
tristemente troppo poco eseguito oggi, la sua musica è infinitamente
affascinante, incredibilmente impegnativa e stimolante, per gli interpreti, gli
esecutori, così come per il pubblico, ma è musica di straordinaria bellezza e
finezza. Entrambi pongono degli interrogativi esistenziali: Ives sembra porre
una domanda che non possiamo comprendere, Mahler a sua volta tratta grandi temi
dell’Umanità: la vita, la morte, l’esistenza».
Programma
The Unanswered Question
Ives, assicuratore di successo e compositore
nel tempo libero, resta una delle personalità più originali della cultura
americana. The
Unanswered Question
(A Cosmic Landscape),
del 1906, è un breve brano per orchestra da camera che ben esemplifica alcune
caratteristiche della sua musica: utilizzo di moduli tonali e atonali,
dislocazione dei musicisti nello spazio (gli archi sono fuori scena o comunque
distanti dagli altri esecutori), ispirazione metafisica e andamento narrativo.
Alla domanda sull’esistenza, un breve motto atonale ripetuto incessantemente
dalla tromba, risponde l’enigmatico silenzio dei Druidi, cui danno voce gli
archi, mentre i legni, simbolo di umana confusione e pochezza, affastellano
motivi cromatici dissonanti.
Sinfonia n. 5 in do diesis minore
Mahler compose la Sinfonia n.5 tra il 1901 e il 1902, e la
diresse per la prima volta a Colonia il 18 ottobre 1904, ma continuò ad
aggiungere modifiche fino al 1911. La sinfonia, della durata di circa settanta
minuti, inaugura una fase puramente strumentale (Sinfonie nn. 5, 6 e 7) in cui
alla scomparsa della voce umana corrisponde un nuovo impegno contrappuntistico.
Come la n.7, la Sinfonia
n.5 si apre con una Marcia funebre ed
è divisa in cinque movimenti tra i quali quello centrale (lo Scherzo), di durata maggiore, si impone
come chiave di volta della composizione separando con i suoi temi di danza i
toni drammatici dei primi due dall’atmosfera elegiaca del celebre Adagietto per archi e arpa e dall’enfasi
trionfalistica del Finale.
Nato a Oxford, Daniel Harding ha iniziato la sua carriera come
assistente di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra e ha
debuttato con questa formazione nel 1994. È stato assistente di Claudio Abbado
nei Berliner Philharmoniker con i quali ha fatto il suo debutto al Festival di
Berlino nel 1996. È Direttore musicale principale della Swedish Radio Symphony
Orchestra, Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e Music
Partner della New Japan Philharmonic. È Direttore artistico della Ohga Hall in
Karuizawa, Giappone, ed è stato recentemente insignito del titolo a vita di
Conductor Laureate della Mahler Chamber Orchestra, di cui è stato, dal 2003 al
2011, Direttore principale e Direttore musicale.Ha ricoperto l’incarico di
Direttore principale della Trondheim Symphony in Norvegia (1997-2000), di
Direttore ospite principale della Norrköping Symphony in Svezia (1997-2003) e
Direttore musicale della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen (1997-2003). È
regolarmente invitato a dirigere la Staatskapelle di Dresda, i Wiener
Philharmoniker, Royal Concertgebouw, l’Orchestra del Bayerischer Rundfunk,
Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e la Filarmonica della Scala. Ha inoltre
diretto i Münchner Philharmoniker, l’Orchestre National de Lyon, la Oslo
Philharmonic, la London Philharmonic, la Royal Stockholm Philharmonic,
l’Orchestra di Santa Cecilia. Negli U.S.A. e in Canada si è esibito a capo
della New York Philharmonic, Boston Symphony, Philadelphia Orchestra, della Los
Angeles Philharmonic e Chicago Symphony Orchestra. Nel 2005 ha inaugurato la
stagione operistica milanese debuttando alla Scala con Idomeneo. Nel 2007 vi ha
diretto Salome, nel 2008 Il castello del duca Barbablù e Il prigioniero e nel
2011 Cavalleria rusticana e Pagliacci, per cui ha ricevuto il Premio della
critica musicale “Franco Abbiati”. La sua esperienza in campo operistico
include anche Ariadne auf Naxos, Don Giovanni e Le nozze di Figaro al Festival
di Salisburgo con i Wiener Philharmoniker, The turn of the screw e Wozzeck alla
Royal Opera House, Covent Garden, Il ratto dal serraglio alla Staatsoper di
Monaco, Il flauto magico a Vienna. Molto legato al Festival di Aix-en-Provence,
vi ha diretto nuove produzioni di Così fan tutte con la regia di Patrice
Chéreau, Don Giovanni con la regia di Peter Brook, The turn of the screw con la
regia di Luc Bondy, La traviata con la regia di Peter Mussbach, Evgenij Onegin
con la regia di Irina Brook e Le nozze di Figaro con la regia di Vincent Boussard.
Nel 2012/13 è tornato alla Scala con Falstaff e ha debuttato alla Deutsche
Staatsoper di Berlino e alla Wiener Staatsoper con L’olandese volante. In
questa stagione dirigerà il Concentus Musicus Wien al Festival di Melk in
Israele in Egitto di Händel e la prima mondiale di Masaot / Clocks without
Hands di Olga Neuwirth con i Wiener Philharmoniker a Vienna, Colonia e
Lussemburgo. Le sue recenti registrazioni per Deutsche Grammophon della Decima
Sinfonia di Mahler con i Wiener Philharmoniker e dei Carmina Burana di Orff con
l’Orchestra del Bayerischer Rundfunk hanno ottenuto un vasto successo di
critica. Legato in precedenza a Virgin/EMI, Harding ha registrato la Quarta
Sinfonia di Mahler con la Mahler Chamber Orchestra, la Terza e la Quarta
Sinfonia di Brahms con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Billy Budd con la
London Symphony Orchestra (Grammy Award come migliore registrazione
operistica), Don Giovanni e The turn of the screw (premio Gramophone, Choc de
l’Année 2002 e Grand Prix de l’Académie Charles-Cros) con la Mahler Chamber
Orchestra. Nel 2002 il Governo francese gli ha conferito il titolo di Chevalier
de l’Ordre des Arts et des Lettres, mentre nel 2012 è stato eletto membro
dell’Accademia Reale Svedese di Musica.
Teatro alla Scala
Domenica 27 settembre ore 20.00
Charles Ives, The Unanswered Questions
Gustav Mahler, Sinfonia n. 5 in do diesis minore
Filarmonica della Scala
Daniel Harding, direttore
Informazioni
Associazione Orchestra Filarmonica della Scala, Piazza
Diaz, 6, ph. 0272023671
I biglietti sono in vendita a partire da un mese prima
sul sito www.geticket.it.
Posto unico: Platea € 105,00; Palco € 85,00/65,00; I Galleria € 25,00; II Galleria € 15,00;
Ingressi € 5,00.
Eventuali rimanenze saranno in vendita presso la sede
della Filarmonica a partire dal giovedì precedente il concerto, nei giorni
feriali, ore 10-13 / 14-17
(Comunicato
stampa)