La cantante bresciana canterà, all’Opéra National di Parigi,
il primo ruolo pucciniano del suo repertorio
«Puccini si immerge nel cuore umano alla ricerca dei sentimenti
legati all’amore,
e parla di sensazioni ed emozioni universali».
Dopo aver inaugurato la stagione del Liceu di
Barcellona nel 2014, quest’anno il
mezzosoprano Annalisa Stroppa
parteciperà alla prima opera della
stagione 2015/2016 dell’Opéra National di Parigi con un doppio debutto. Oltre a cantare per la prima volta nella sede
dell’Opera Bastille, infatti,
Stroppa aggiungerà al suo repertorio il primo ruolo pucciniano, quello di Suzuki di Madama Butterfy¸ uno dei pochi
personaggi pensati dal compositore
di Torre del Lago per la corda di mezzosoprano. «Si tratta di una delle opere più rappresentate al mondo, grazie non
solo alla bellezza della musica ma
anche all'intensità della storia, che tocca i più profondi sentimenti umani», ha affermato Stroppa.
Anche se l’opera si svolge in Giappone, la cantante italiana ritiene che potrebbe accadere in qualsiasi luogo o momento storico: «Il dramma di un amore impossibile può succedere a chiunque, e non parlo solo di un amore tra uomo e donna ma tra due mondi e culture così diversi. Pinkerton è rappresentato come un americano, superficiale e cinico; Cio Cio San è una giapponese, giovane, fragile, bisognosa d'amore, anzi che fa dell’amore la sua religione».
Il successo dell’opera è fortemente
legato all’empatia che Butterfly suscita nello spettatore: «Sogna e vive
in un mondo tutto suo, fatto di sentimenti immaginari e di attese. Vive
un amore platonico, nutrito al riparo da una realtà troppo crudele e
cinica. La musica di Puccini rispecchia tutto questo e parla
direttamente al cuore. Un’altra cosa che personalmente mi colpisce molto
è il rapporto di Butterfly col padre, che ne influenza ogni azione e pensiero:
Cio-Cio-San ha solo 15 anni e suo padre è morto quando lei era ancora
una bambina. In Pinkerton lei vede quell’affetto che le è mancato durante
la sua infanzia, cerca un uomo che possa proteggerla e che le voglia bene».
Il personaggio di Suzuki condivide con Butterfly uno dei momenti più belli dell’opera, il duetto dei fiori: «È un momento pieno di esotismo e di tenera speranza. Puccini non era mai stato in Giappone ma ha saputo ricostruire, in particolare all’interno di questo duetto, un esotismo molto affascinante e coinvolgente. È un quadro pittorico-musicale in cui si intrecciano voci e immagini». Suzuki in realtà non è «solo la serva di Butterfly, è come una sorella, che anche se conosce la verità, cerca di proteggerla e resta con lei fino alla fine».
Annalisa Stroppa sarà Suzuki a Parigi tra il 5 settembre e il 13 ottobre, in
una produzione con la regia di Robert
Wilson e la direzione d’orchestra di
Daniele Rustioni. In seguito tornerà a Barcellona come Ascanio in Benvenuto
Cellini, sarà Maddalena in Rigoletto
alla Scala di Milano, la protagonista de La Cenerentola a Tel-Aviv, Rosina de Il barbiere di Siviglia a
Bilbao e la Regina Enriqueta de I
Puritani nel Teatro Real de Madrid.
Per informazioni:
(comunicato stampa)