Georges Bizet
(all'anagrafe Alexandre-César-Léopold)
Parigi, 25 ottobre
1838 – Bougival, 3 giugno 1875
1838, 25 ottobre: Alexandre-César-Léopold
nasce a Parigi da Adolphe-Armand, insegnante
di canto e compositore, e da Aimée-Marie Delsarte, pianista e sorella di un apprezzato
maestro di canto, François-Alexandre-Nicolas-Chéri Delsarte.
1840, 16 marzo: nella chiesa di
Nôtre-Dame viene battezzato col nome di Georges, da tutti adottato in
sostituzione dei nomi registrati all’anagrafe.
1842: all’età di 4 anni
Georges inizia la formazione musicale con il padre.
1847: viene ammesso, in
qualità di uditore, al corso di pianoforte di Antoine-François Marmontel, i cui
insegnamenti si riveleranno particolarmente fruttuosi.
1848: viene ammesso al
Conservatorio di Parigi, dove studia contrappunto e fuga con Pierre Zimmermann
(allievo di Cherubini), che – per motivi di salute – si faceva sostituire
spesso dal genero, Charles Gounod.
1853: alla morte di
Zimmermann, Bizet prosegue i suoi studi sotto la guida di Jacques Halévy.
1854: scrive le prime
composizioni, Grande valse de concert in
mi bemolle maggiore e Nocturne in fa
maggiore.
1855: compone l’Ouverture in la minore, la Sinfonia in
do maggiore (perduta, poi ritrovata nel 1933 grazie a Douglas Charles
Parker e diretta per la prima volta nel 1935) e il Valse in do maggiore per coro e orchestra.
1856: arriva secondo al
«Prix de Rome». Con Le Docteur Miracle,
su libretto di Léon Battu e Ludovic Halévy, vince (ex-equo con Charles Lecocq)
il concorso indetto da Offenbach per la composizione di operette da
rappresentarsi al Théâtre des Bouffes-Parisiens. Scrive anche La maison du docteur,
mai rappresentata, e la
cantata David.
1857: va in scena Le Docteur Miracle, che regala al
compositore notorietà nell'ambiente musicale parigino e gli procura
l'attenzione di Rossini e di Offenbach. Vince il «Prix de Rome» con Clovis et Clotilde, che gli consente di
godere per cinque anni di una sovvenzione statale e di soggiornare per due anni
in Germania e in Italia. Compone, inoltre, le
cantate Héloïse de Montfort, Le chevalier enchanté, Herminie, Le retour
de Virginie e La chanson de rouet.
A
dicembre Georges lascia Parigi e si reca a studiare in Italia.
1858, 27 gennaio: arriva a Roma.
Soggiorna a Villa Medici, sede italiana dell'Académie Française, dove sono
ospitati i vincitori del «Prix de Rome››. Adempiendo agli obblighi imposti ai
borsisti, musica un libretto di soggetto italiano. Nasce così Don Procopio. Il regolamento prescriveva,
tuttavia, che il primo lavoro fosse una messa o comunque una composizione
sacra. Per questo la commissione, pur lodando le qualità dell’opera, rimprovera
privatamente l’autore.
1859: Scrive l’ode
sinfonica Vasco de Gama. Ottiene il
permesso di prolungare il soggiorno a Villa Medici di un altro anno.
1860, settembre: Georges
Bizet rientra a Parigi, dove inizia un’intensa attività professionale fatta
anche di riduzioni pianistiche da partiture di opere liriche e di arrangiamenti
per pianoforte.
1861, 8 settembre: a soli 47 anni muore la
madre di Bizet. Per assistere il padre, fortemente colpito dal lutto, Georges dà
anche lezioni di armonia, solfeggio e canto, oltre a continuare l’attività di
riduzione e arrangiamento di opere liriche. Inizia a comporre La guzla de l'émir,
un'opera buffa mai rappresentata e probabilmente distrutta dallo stesso
musicista.
1862: la governante del
padre, Marie Reiter ha un figlio (Jean) e attribuisce la paternità a Bizet
1863, 23 settembre: al Théâtre Lyrique va in
scena Les pêcheurs de perles, su libretto di Michel Carré ed Eugène Cormon. L’opera
desta perplessità e procura a Bizet l’accusa di wagnerismo.
1864-65: compone l’opera in
quattro atti Ivan IV: il musicologo
Ernst Hartmann ne completò, durante la Seconda Guerra Mondiale, l’orchestrazione
e l’opera fu eseguita postuma in Germania nel 1946. Compone anche i Chants du Rhin, sei pezzi per pianoforte
su versi di Méry.
1866: da giugno a
dicembre compone La jolie fille du Perth,
su libretto di Jules Adenis e Jules-Henry Vernoy, che debutterà con successo al
Théâtre Lyrique il 26 dicembre dell'anno successivo.
1867, luglio: è assunto come
critico musicale dalla «Revue Nationale et Étrangère» ma l'unico articolo, che
difende l'imparzialità della critica musicale, preoccupa il direttore. Al
secondo scritto, Bizet è costretto a dare le dimissioni per evitare la censura.
15 dicembre: l'operetta Malbrough s'en va-t-en guerre, di cui ha
scritto solo il primo atto (gli altri sono musicati da Emile Jonas,
Isidore-Edouard Legouix, Léo Delibes e Bernard Courtois) va in scena ad Atene.
1868: vedono la luce la
Sinfonia in do maggiore "Roma " e varie composizioni per canto e
pianoforte.
1869, 3 giugno: sposa, dopo un lungo e
tormentato fidanzamento, Marie Géneviève-Raphaëlle Halévy, figlia di Jacques,
suo insegnante di composizione al Conservatorio. Su invito di Camille Du Lode,
appena nominato direttore dell'Opéra-Comique, collabora alla nuova gestione del
teatro.
1870-71: allo scoppio della
guerra franco-prussiana, si arruola nella Guardia Nazionale e partecipa alla
difesa di Parigi assediata. Compone Jeux
d’enfants, 12 pezzi per due pianoforti. Molte composizioni, scritte in questo
periodo, rimangono incompiute, a causa delle frequenti crisi depressive.
1872, 22 maggio: all’Opéra-Cornique
viene rappresentata Djamileh che
ottiene scarso successo e rinnovate accuse di wagneriano. Du Locle gli
commissiona una nuova opera, tratta da una novella di Prosper Mérimée. A giugno
comincia a lavorare alla partitura di Carmen,
su libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halévy.
10 luglio: nasce il figlio
Jacques.
Ottobre: Canalho, nuovo
direttore del Théâtre du Vaudeville, lo incarica di comporre le musiche per il
dramma di Daudet L’Arlésienne. L’opera
va in scena con tiepide accoglienze il 1° ottobre. Poco più di un mese dopo la
musica viene eseguita in forma di concerto nell’ambito dei Concerts populaires du Cirque d’hiver, riscuotendo ampi consensi.
16 novembre: al Château d’Eau viene
rappresentata l’operetta Sol-si-ré-pif-pan,
su libretto di William Busnach, mai
pubblicata e probabilmente andata distrutta.
1873: in seguito a
divergenze con l’amministrazione dell'Opéra-Comique, Bizet interrompe la composizione
di Carmen e si dedica a un nuovo lavoro,
Don Rodrigue
1874, dicembre: tra molte
difficoltà iniziano le prove di Carmen.
L’opera viene ritenuta scandalosa, in contrasto con la rispettabilità del
teatro. Coro e orchestra osteggiano il compositore. Du Locle e i librettisti
insistono perché la trama sia modificata.
1875
15 gennaio: l’editore Choudens
acquista i diritti di Carmen.
3 marzo: l’opera va in scena
all'Opéra-Comique senza successo. Anche la critica la stronca, ritenendola
oscena e cacofonica. Nel corso dell’anno, però, Carmen sarà replicata 35 volte. Rinfrancato dall’insperato
successo, Du Locle gli commissiona un nuovo lavoro, l’oratorio Geneviève de Paris. Il compositore è,
però, in cattive condizioni di salute e il suo matrimonio è in crisi anche per
l’instabilità mentale della moglie.
3 giugno: Bizet muore
improvvisamente, ma le cause effettive della morte rimangono ancora oggi
oscure. La stessa famiglia del compositore offrì versioni contrastanti: attacco
di cuore, angina o suicidio.
Il
5 giugno 1875 si tennero i funerali
nella chiesa della Trinité a Montmarte, alla presenza di 4.000 persone.
Fonti:
teatroliricodicagliari.it
Dizionario della
musica e dei musicisti della Utet, Le biografie,
volume I
Adriana Benignetti