In un comunicato stampa, il ministro Franceschini ha confermato l’impegno
del Governo ad affrontare e a risolvere la situazione di difficoltà dell’Orchestra
Verdi
Questo il
comunicato stampa diramato ieri, 30 dicembre 2014, dall’Ufficio Stampa del MiBACT:
«Continuo
con un certo stupore a leggere ancora articoli e appelli relativi al cosiddetto
"salvataggio" dell'Orchestra Verdi, con notizie imprecise o
frammentarie. Da diversi giorni ho infatti informato il Presidente Cervetti di
quanto positivamente fatto dal Governo in queste settimane per affrontare e,
spero, risolvere la situazione di difficoltà di una delle eccellenze italiane.
Per
completezza di informazione i fatti sono questi:
1)
All’inizio di gennaio, entrata in vigore la legge di bilancio 2015,
verrà assegnata dal Mibact all'Orchestra la somma pregressa dovuta di
1.000.000 di euro;
2)
È stata data indicazione alla società Arcus, società in house del Ministero, di
definire con l'Orchestra un progetto speciale che preveda
un finanziamento di 750.000 euro;
3)
Nella legge di bilancio è confermata la somma di
euro 2.995.000 destinata e versata annualmente all'Orchestra, anche
se negli anni scorsi parzialmente versata all'Agenzia delle Entrate
per debiti pregressi nei confronti dell'erario.
Come
si vede l'impegno dello Stato è concreto e consistente, seppur in un momento di
contenimento della spesa. Gli organi dirigenti dell'Orchestra Verdi
conoscono questi impegni e certamente ne daranno presto pubblicamente atto».
Queste,
invece, le precisazioni di Gianni Cervetti, presidente della Fondazione
Orchestra sinfonica e Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi:
«Siamo
convinti che il Ministro Franceschini stia operando per risolvere i problemi de
laVerdi; tuttavia la cifra di un
milione di euro che sarà erogata nel 2015 si riferisce a uno stanziamento del
2013, mentre la somma di 750.000 euro per il 2014 non può essere ritenuta un
contributo sufficiente ed è comunque di gran lunga inferiore alle spettanze a
suo tempo definite. Inoltre, a scanso di ogni equivoco, è utile ribadire che la cifra di quasi tre
milioni di euro – annualmente prevista da una legge approvata all’unanimità dal
parlamento – rappresenta in realtà una semplice partita di giro a favore di
Equitalia, dovuta ad anni di mancate contribuzioni da parte dello Stato e di
cui nulla viene destinato all’attività de laVerdi.
Per quanto riguarda l’anno che sta per concludersi quindi, a laVerdi non è giunto dallo Stato alcun
contributo. Auspichiamo che si possa al più presto condividere un metodo di
rapporti e di contribuzioni reciprocamente soddisfacente, nei confronti de laVerdi, che rappresenta un esempio di
qualità e di economicità».
A.B.