Giuseppe
Verdi
(Le
Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901)
1813
- 10 ottobre: nasce alle Roncole, frazione di Busseto, da Carlo,
oste e proprietario di uno spaccio in paese, e da Luigia Uttini, filatrice.
1821
- Primi insegnamenti di musica impartiti da Pietro Baistrocchi,
organista alle Roncole.
1823
- Novembre: lascia le
Roncole e si iscrive al ginnasio di Busseto.
1825
- È allievo del maestro di
cappella Ferdinando Provesi. Alla morte di Pietro Baistrocchi, ne prende il
posto di organista nella chiesa del paese.
1828
- Prime composizioni, poi distrutte: marce, cantate e pezzi sacri,
una sinfonia per il
Barbiere di Siviglia. Compone per la Società Filarmonica
di Busseto ed instaura un rapporto di reciproca stima con il presidente Antonio
Barezzi. Impartisce lezioni di canto e pianoforte a sua figlia Margherita.
1831-32 -
Abita nella casa di Antonio Barezzi a Busseto. Dopo la bocciatura all’esame di
ammissione al Conservatorio di Milano, Barezzi ne finanzia il mantenimento in
città e le lezioni private con Vincenzo Lavigna, maestro al cembalo alla Scala
ed allievo prediletto di Paisiello.
1836
- 28 febbraio: a Parma supera l’esame per il posto di maestro di musica
a Busseto.
4
maggio: sposa Margherita Barezzi.
1838
- Pubblica presso l’editore milanese Canti Sei romanze per voce e
pianoforte. Muore Virginia, la primogenita di sedici mesi. Alla stessa età
morirà anche il secondogenito Icilio.
1839
- Lascia Busseto e si trasferisce a Milano. Il 17 novembre va in scena
felicemente alla Scala Oberto, conte di San Bonifacio, su libretto di Antonio
Piazza riveduto da Solera. È tra gli interpreti Giuseppina Strepponi.
L’impresario Merelli gli offre un contratto per tre nuovi titoli, di cui uno
comico, mentre Ricordi si assicura la stampa dell’opera. Pubblica nuove composizioni
presso Canti.
1840
- Muore la
moglie Margherita. La nuova opera comica Un giorno di
regno, su libretto
di Felice Romani, è sonoramente bocciata alla Scala. Verdi è avvilito, ma
Merelli continua a sostenerlo proponendogli Nabucodonosor che in seguito
diverrà Nabucco.
1842
- 9 marzo: alla Scala trionfa Nabucco, su libretto di Solera. Verdi è improvvisamente celebre
e diventa anche paladino del riscatto nazionale. Assiste a Bologna alla storica
esecuzione dello Stabat Mater di Rossini. Pubblica Chi i bei dì m' adduce per canto e pianoforte (da Goethe).
Incontra Rossini.
1843
- 11 febbraio: grande successo alla Scala de I Lombardi alla prima crociata.
In marzo parte per Vienna, dove al Kàrtnertortheater va in scena Nabucco, poi ripreso a Parma. La Fenice
gli commissiona una nuova opera, inizia la collaborazione con Piave. Coltiva
l’idea per un Re Lear.
1844
- 9 marzo: discreto successo alla Fenice di Ernani, su libretto di Francesco
Maria Piave da Victor Hugo.
3
novembre: I due Foscari, da
Byron su libretto di Piave, va in scena al Teatro Argentina di Roma.
1845
- 15 febbraio: Giovanna d’Arco alla Scala, libretto di Solera da
Schiller. La scarsa cura nella rappresentazione è causa di una discussione con
Merelli che aveva anche tentato la vendita a Ricordi, all’insaputa dell’autore.
Dopo che, col titolo di Orietta a Lesbo, l’opera va in scena per il Carnevale di Napoli, avviene la rottura con
Merelli e La Scala.
12
agosto: Alzira al San Carlo di Napoli, libretto di Cammarano da
Voltaire. A Busseto acquista Palazzo Dordoni e i terreni di Sant’Agata, tenuta
dove risiederà dal 1851.
1846
- 17 marzo: alla Fenice debutto contrastato di Attila, su libretto di Solera
completato da Piave e da Andrea Maffei. Cresce l’entusiasmo patriottico intorno
a Verdi, e per questo l’opera sarà meglio accolta nelle repliche.
1847
- 14 marzo: successo di Macbeth (libretto di Piave da Shakespeare) al
Teatro La Pergola di Firenze. Verdi debutta all’estero con 1 masnadieri (libretto
di Maffei da Schiller, Her Majesty’s Theatre di Londra, 22 luglio), quindi con Jerusalem, rifacimento dei Lombardi (Opera
di Parigi, 26 novembre). Comincia
nella capitale francese l’unione con Giuseppina Strepponi, prima Abigaille del Nabucco.
1848
- Il 25 ottobre al Teatro Grande di Trieste viene rappresentata 1l
corsaro, libretto di
Piave da Byron. L’impegno patriottico continua nell’inno Suona la tromba, su versi di Goffredo Mameli,
che viene inviato a Mazzini.
1849 -
27 gennaio: La battaglia di Legnano (Cammarano) infiamma la platea del
Teatro Argentina, presenti Mazzini e Garibaldi. A fine estate Verdi, sfidando i
pettegolezzi, torna nei luoghi di nascita insieme alla Strepponi. 8 dicembre:
successo contenuto al San Carlo di Napoli per Luisa Miller (Cammarano,
da Schiller).
1850
- 16 novembre: Stiffelio, su
libretto di Piave, esordisce a Trieste.
1851
- 11 marzo: risolti i problemi
di censura, riscuote grande successo Rigoletto (Piave da Hugo) alla
Fenice. In primavera Verdi si trasferisce nella nuova villa di Sant’Agata,
occupandosi personalmente dell’amministrazione dei possedimenti.
1853
- 19 gennaio: trionfa al Teatro Apollo di Roma 1l trovatore, libretto di Cammarano da García Gutiérrez (completato
da Leone Emanuele Bardore).
6
marzo: La traviata fa fiasco alla Fenice (libretto di Piave da Dumas
figlio).
1855
- 13 giugno: Les
vèpres siciliennes all’Opera (libretto di
Scribe e Duveyrier) coronano lunghi mesi di duro lavoro. L’opera è subito
tradotta in italiano e proposta a fine anno a Parma col titolo di Giovanna
de Guzman: a
febbraio dell’anno successivo approderà alla Scala.
1857
- 12 gennaio: col titolo di Le trouvère, Il trovatore viene
rappresentato all’Opéra.
12
marzo: fiasco di Simon Boccanegra alla Fenice (Piave da García Gutiérrez).
16
agosto: Aroldo, dalla
revisione del libretto di Stiffelio, va in scena al Teatro di Rimini.
1858
- Per problemi con la censura Verdi è costretto a sciogliere il
contratto col San Carlo.
1859
- 17 febbraio: Un ballo in maschera (libretto di Somma da
Scribe, per il
dramma di Auber) è accolto al Teatro Apollo di Roma con successo travolgente.
Il pubblico inneggia all’Unità d’Italia al grido di «Viva V.E.R.D.I.» (acronimo
di Vittorio Emanuele Re d’Italia), come è già accaduto un mese prima alla
Scala. 29 agosto: sposa Giuseppina Strepponi.
1861
- È eletto deputato nel primo Parlamento unitario, per il collegio di Borgo San
Donnino (Fidenza).
1862
- 10 novembre: dopo un rinvio di un anno va finalmente in scena La forza del
destino (Piave) al Teatro Imperiale di San Pietroburgo. L’opera incontra
l’ostilità dei giovani compositori russi.
1865
- 21 aprile: nuova versione di Macbeth al Théâtre Lyrique di Parigi, ma
l’accoglienza è tiepida. Verdi firma il contratto con l’Opéra: prende ancora una volta in
considerazione il progetto per un Re Lear, ma poi sceglie definitivamente Don Carlos di
Schiller.
1867
- 11 marzo: prima rappresentazione all’Opéra di Parigi, dopo una
tormentatissima vigilia, di Don Carlos, su libretto di Méry e Du Locle. La stampa parigina è
critica, ma la nuova creazione in ottobre è consacrata a Bologna. Con il nome
di Maria adotta la figlia di un cugino che sarà in seguito sua erede
universale.
1868
- 30 giugno: a Milano incontra Alessandro Manzoni. Alla morte di Rossini (13
novembre) Verdi progetta di dedicargli una Messa di Requiem, che resterà però appena
abbozzata.
1869
- 27 febbraio: debutta alla Scala una nuova versione de La forza del
destino. Ismail pascià gli commissiona un’opera destinata al Teatro
dell’Opera del Cairo.
1871
- 24 dicembre: Aida (libretto di Antonio Ghislanzoni)
debutta al Cairo, con enorme successo. L’opera andrà in scena l’8 febbraio
successivo alla Scala. In Francia viene insignito della Legion d’onore.
1874 -
22 maggio: Messa di Requiem (che utilizza, modificandolo, l’abbozzo
precedente) è eseguita nella chiesa di San Marco a Milano nel primo
anniversario della morte di Manzoni.
1879
- Tramite Giulio Ricordi
incontra Arrigo Boito, che in estate già lavora al libretto di Otello.
1880
- Si dedica personalmente all’amministrazione della tenuta di Sant’Agata.
Compone un Pater noster e un Ave Maria per soprano e archi.
1881
- 24 marzo: alla Scala è presentata una nuova versione di Simon Boccanegra, di cui Boito ha rimaneggiato
il libretto.
1884
- 10 gennaio: Don Carlo alla Scala, in edizione riveduta e
ridotta a 4 atti del grand-opéra.
1886
- Nuova edizione italiana per il
Teatro di Modena di Don Carlo,
in 5 atti, con le modifiche della versione del 1884.
1887
- 5 febbraio: Otello trionfa alla Scala (Boito, da Shakespeare) 6
novembre: a Villanova sull’Arda, vicino a Sant’Agata, è inaugurato l’ospedale
voluto da Verdi.
1889 -
Acquista alla periferia di Milano il terreno dove sorgerà la casa di riposo per
musicisti, progettata da Camillo Boito, fratello di Arrigo (sarà inaugurata nel
1902). Compone un’Ave Maria a
4 voci «su scala enigmatica».
1893 -
9 febbraio: successo alla Scala per Falstaff, libretto di Boito da Shakespeare.
1897
- 14 novembre: muore a Sant’Agata Giuseppina Strepponi.
1898
- 17 aprile: pubblicazione ed esecuzione a Parigi dei Pezzi sacri (Stabat Mater, Laudi alla Vergine
Maria, Te Deum; l’Ave Maria non viene fatta eseguire
dal compositore).
1901 -
27 gennaio: colpito da un ictus, muore dopo qualche giorno di agonia in una
stanza dell’Hotel de Milan, dove ormai viveva stabilmente.
(Testo per gentile
concessione del ©Teatro Lirico di Cagliari)