Giacomo
Puccini
(Lucca,
23 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924)
1858 - Giacomo
Puccini nasce a Lucca, nella notte fra il 22 e il 23 dicembre, da Michele e
Albina Magi. Originari di Celle, i Puccini sono una famiglia di musicisti da
quattro generazioni. Il padre insegna armonia e contrappunto all’Istituto
musicale di Lucca e diventa, poi, direttore della Cappella Municipale.
1864 - Muore,
cinquantenne, Michele Puccini. Oltre a Giacomo, lascia cinque figlie;
l’ultimogenito, Michele, nascerà tre mesi dopo la sua scomparsa.
1868 - È
fanciullo cantore nella chiesa di San Michele e in Duomo, allievo di Fortunato
Magi, fratello della madre. Questi ha assunto, temporaneamente, l’incarico
lasciato da Michele Puccini, di cui era allievo prediletto, in attesa che il
figlio, erede legittimo, sia in grado di rilevarlo. Giacomo segue intanto studi
regolari nei seminari.
1874 - Terminato
il liceo classico, si iscrive all’Istituto Musicale Pacini di Lucca, frequentando
i corsi di Carlo Angeloni, altro allievo del padre.
1875 - Vince il
primo premio per la classe d’organo. Da tempo accompagna le funzioni in diverse
chiese di Lucca e del circondario e compone brevi pezzi per organo.
1877 - Scrive la cantata I figli
d’Italia bella, in occasione dell’Esposizione di Lucca.
1878 - Per il saggio annuale
dell’Istituto Musicale, esordisce in pubblico nella chiesa di San Paolino con
un Mottetto e un Credo. Ormai suona anche il pianoforte ed è arrangiatore
estemporaneo nelle taverne e nei centri di villeggiatura vicini.
1880 - Si
licenzia dall’Istituto Pacini con la Messa
per quattro voci e orchestra che viene eseguita in luglio: la composizione
include il Credo scritto due anni
prima. In autunno supera, a pieni voti, l’esame di ammissione al Conservatorio
di Milano, allievo di Antonio Bazzini.
1882 -
Nell’ultimo anno di Conservatorio è allievo di Amilcare Ponchielli e compagno
di classe di Pietro Mascagni, con cui divide anche l’abitazione.
1883 - Il 16
luglio consegue il diploma. Due giorni prima Franco Faccio dirige in
Conservatorio il Capriccio sinfonico
che Casa Lucca pubblicherà l’anno successivo nella riduzione per pianoforte a
quattro mani. Verso la fine del mese, su un soggetto di Ferdinando Fontana
(conosciuto tramite Ponchielli), nasce il progetto per Le Willis, inviato al concorso bandito sul «Teatro Illustrato» da
Casa Sonzogno per un atto unico: l’opera viene però respinta.
1884 - Il 31
maggio successo al Teatro Dal Verme di Milano per Le Willis. Giulio
Ricordi acquista lo spartito, ne sollecita l’ampliamento e
gli commissiona una nuova opera. Il 17 luglio a Lucca muore la madre. Il 26 dicembre il Teatro Regio di Torino
mette in scena Le Villi, ritoccata ed
ampliata in due atti.
1885 - Puccini
esordisce alla Scala con Le Villi,
diretta da Franco Faccio. Inizia a comporre l’Edgar, ancora su un soggetto di Fontana.
1886 - Il 23
dicembre nasce il figlio Antonio, frutto della relazione con Elvira Bonturi,
moglie di un amico d’infanzia.
1887 - Conclude
l’Edgar, ma il progetto di
rappresentarla a Roma sfuma.
1889 - Il 21
aprile l’Edgar alla Scala, nella
versione in quattro atti, non riesce ad andare oltre la terza replica. Ma
Ricordi conferma il suo appoggio al compositore, inducendolo a riprendere
l’opera. Tra i nuovi soggetti si fa strada Tosca
di Sardou.
1890 - Lavora a Manon Lescaut, al cui libretto collaborano Marco Praga, Oliva,
Leoncavallo, Illica, Giacosa e lo stesso Ricordi. Nell’opera affiorano i temi
di Crisantemi, elegia per quartetto d’archi in morte di Amedeo di Savoia
duca d’Aosta.
1891 - In luglio
si trasferisce a Torre del Lago insieme a Elvira, Tonio e Fosca, la figlia
della sua compagna. La nuova casa si rivela un rifugio ideale per il suo lavoro di compositore.
1892 - Il 28
febbraio va in scena al Teatro Comunale di Ferrara l’Edgar, nella nuova versione in tre atti, poi
rappresentata anche a Madrid: ma l’opera ancora non convince. In novembre ad
Amburgo, presente l’autore, Mahler dirige Le Villi.
1893 - Il 1°
febbraio debutta, con grande successo, al Teatro Regio di Torino Manon
Lescaut che segna la fortuna del compositore. Con Illica e Giacosa inizia a
lavorare alla Bohème.
1894 - Primo
tentativo, fallito, di collaborazione con D’Annunzio. Incontro con Verga per La
lupa: gli abbozzi
musicali saranno poi utilizzati per La Bohème e Tosca.
1896 - Il 1°
febbraio, sempre al Regio di Torino, Arturo Toscanini dirige La Bohème: accoglienza tiepida, il
successo arriva solo dopo oltre due mesi di repliche. Durante l’estate Puccini
inizia a comporre Tosca, ancora
con l’apporto di Illica e Giacosa.
1900 - Il 14
gennaio va in scena al Teatro Costanzi di Roma Tosca: malgrado il clima teso che
l’accoglie, l’opera si avvia a conquistare i maggiori teatri italiani,
giungendo alla Scala due mesi dopo. Il compositore intanto è alla ricerca di un
nuovo soggetto. In luglio a Londra assiste alla rappresentazione del dramma di
Belasco Madame Butterfly e ne è conquistato. La stesura del libretto è
ancora affidata a Illica e Giacosa.
1902 - Madama
Butterfly, inizialmente
concepita in un prologo e tre atti, acquista gradualmente una forma più snella.
Il compositore comunica a Illica la sua volontà di ridurla a due atti.
1903 - In
febbraio è vittima di un grave incidente automobilistico, nel quale riporta la
frattura di una gamba. La degenza è lunga e complicata. La stesura di Madama
Butterfly subisce un rallentamento, e solo per la fine dell’anno è
ultimata.
1904 - Il 3 gennaio
sposa Elvira, rimasta improvvisamente vedova. Ridotta in due atti, Madama Butterfly va in scena alla Scala il 17 febbraio,
con Rosina Storchio e la direzione di Cleofonte Campanini. Il fiasco è
clamoroso e l’opera è subito ritirata dalle scene, senza repliche, e sottoposta
a tagli e modifiche. Il secondo atto viene dunque definitivamente scisso in due
quadri: in questa nuova veste, trionfa al Teatro Grande di Brescia, dove
debutta il 28 maggio.
1905 - Madama
Butterfly viene rappresentata, il 10 luglio, al
Covent Garden di Londra. Puccini compone un piccolo Requiem per coro,
armonium e viola in memoria di Verdi. Il Teatro Colón di
Buenos Aires ospita una stagione pucciniana, presente il compositore.
1906 - Contatti
con D’Annunzio in vista di nuovi progetti, ma senza esito. Il 1° settembre
muore Giuseppe Giacosa. Il 28 dicembre Madama Butterfly approda al Théâtre de l’Opéra-Comique di Parigi.
1907 - Ospite del
Metropolitan per Manon Lescaut e Madama Butterfly, assiste alla rappresentazione della commedia di Belasco The
Girl of the Golden West che sceglie come soggetto per la sua prossima
opera. Incarica della stesura del libretto Carlo Zangarini, affiancato poi da
Guelfo Civinini.
1909 - La vita
privata del compositore conosce giorni drammatici: esasperata dal carattere
isterico di Elvira, una giovane domestica si uccide, facendo esplodere una seria
crisi coniugale.
1910 - 10
dicembre: riscuote grande successo la prima rappresentazione di La fanciulla
del West al Metropolitan, protagonisti Emmy Destinn e Enrico Caruso , direttore
Arturo Toscanini.
1912 - Fausto
Torrefranca pubblica Giacomo Puccini e l’opera internazionale, un attacco alla volgarità
del melodramma.
1913 - Nasce il
progetto di comporre tre atti unici da rappresentarsi insieme. Per il primo, Il tabarro, viene incaricato del
libretto Giuseppe Adami. In novembre il Karl Theater di Vienna offre a Puccini
un compenso esorbitante per un’operetta. L’idea non gli piace, ma pensa
comunque a un’opera comica.
1915 -
L’atteggiamento neutralista di Puccini, allo scoppio della guerra, è causa di
violenti attacchi. Intanto, le trattative con il teatro viennese portano
alla stesura della Rondine che diventa una commedia lirica in tre atti
su libretto di Adami.
1916 - Dato lo
scarso interesse dimostrato da Ricordi, La rondine è ceduta a Sonzogno.
In novembre è pronto anche Il tabarro, per il
momento unica opera del Trittico.
1917 - Il 27
marzo La rondine va in scena al Teatro del Casino di Montecarlo, con la
direzione di Gino Marinuzzi. Sono stati, intanto, definiti i soggetti degli
altri due atti unici del Trittico,
Suor Angelica e Gianni Schicchi, entrambi su libretto di Giovacchino Forzano. Suor
Angelica viene ultimata in settembre.
1918 - In aprile
è conclusa la composizione del Trittico che è rappresentato il 14
dicembre al Metropolitan. Se Gianni Schicchi viene esaltato dal pubblico
e dalla critica, deludono Il tabarro e Suor Angelica. Analoghe
reazioni mostreranno, di lì a poco, i teatri europei.
1919 - L’11
gennaio il Trittico debutta in Italia, al Teatro Costanzi di Roma. Si
interessa alla Turandot di Gozzi. Il 16 dicembre muore Luigi Illica.
1921 - Lascia
Torre del Lago e si trasferisce nella nuova casa di Viareggio. In agosto il
primo atto di Turandot è concluso, ma continui dubbi e crisi di sfiducia
lo assalgono.
1922 - Muore la sorella Iginia , che
si era fatta monaca col nome di suor Giulia Enrichetta: a lei il compositore si
era ispirato per Suor Angelica.
1923 - La
composizione di Turandot è ormai in fase avanzata. In dicembre accusa i
primi sintomi del male alla gola.
1924 -
All’inizio di novembre gli viene diagnosticato il tumore alla gola. Parte
immediatamente per sottoporsi a un trattamento al radio in una clinica di
Bruxelles, dove viene operato il 24. Sembra riprendersi, ma la mattina del 29
muore. Turandot è ferma al compianto per la morte di Liù. Completata da
Franco Alfano, sarà rappresentata per la prima volta il 25 aprile 1926 alla
Scala, con la direzione di Toscanini.
(Per gentile
concessione del ©Teatro
Lirico di Cagliari)