Melodramma tragico in
tre atti
Musica
Giuseppe
Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901)
Libretto
Francesco Maria Piave (Murano, 18 maggio 1810 – Milano, 5 marzo
1876), dal poemetto
The Corsair di George Byron
Prima
rappresentazione
Trieste, Teatro
Grande, 25 ottobre 1848
Personaggi
Personaggi
Corrado, capitano dei
corsari (tenore)
Medora, sua giovane
amante (soprano)
Seid, pascià di Corone
(baritono)
Gulnara, sua schiava
prediletta (soprano)
Selimo, luogotenente
di Seid (tenore)
Giovanni, corsaro
(basso)
Un eunuco nero
(tenore)
Uno schiavo (tenore)
Corsari, guardie,
turchi, schiavi odalische
La scena si svolge nel
mar Egeo.
Epoca: inizi del XlX
secolo
ATTO
I
In un’isola dell’Egeo, Corrado, capo dei Corsari, dopo aver letto un messaggio
consegnatogli dal fido compagno Giovanni, ordina ai suoi di prepararsi a una
spedizione contro i musulmani. Nelle stanze della vecchia torre, Medora suona
con l’arpa un triste motivo. Informata della partenza, fra le lacrime, la
fanciulla implora il giovane di non levare l’ancora, ma le sue preghiere cadono
inascoltate.
ATTO
II
Nella città turca di Corone, il pascià Seid viene a sapere dell’imminente
attacco dei Corsari e, incurante, festeggia in anticipo la sua vittoria. Al
banchetto partecipa anche la sua favorita, l’infelice Gulnara, che in segreto
odia Seid. Giungono i corsari e Corrado, introdottosi nel padiglione del
banchetto sotto mentite spoglie, si rivela, chiamando i suoi alla battaglia. Il
combattimento si risolve in favore di Seid, che condanna a morte il corsaro
nonostante Gulnara, innamoratasi di lui, chieda che sia graziato.
ATTO
III
Raggiunto Corrado in prigione, Gulnara gli propone l’assassinio del pascià in
cambio della libertà, ma il corsaro rifiuta. La schiava allora uccide Seid di
propria mano e fugge con Corrado. Nel frattempo, sulla spiaggia dell’isola dei
Corsari, Medora si è avvelenata temendo di non rivedere più l’amato. Corrado
ritorna in tempo per accogliere fra le braccia Medora morente. Il Corsaro,
straziato dal dolore, si suicida gettandosi dalla scogliera.
Fonti:
giuseppeverdi200.gov.it
Dizionario
dell’opera 2002 a cura di Piero Gelli, Baldini&Castoldi, Milano 2001
A.B.