Al via
la 70a Stagione Sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di
Milano, giovedì 23 ottobre alle ore 20.00 (con replica sabato 25 alle ore
17.00). Sul podio Ottavio Dantone
(Foto di Silvia Lelli) |
«Nel 2014, l’Orchestra
I Pomeriggi Musicali festeggia i settanta anni di storia e di vita artistica e,
da un frangente delicato come quello della ricostruzione postbellica che ne ha
visto la nascita, il presente e l’imminenza di Expo 2015 la proiettano in un
futuro ricco di stimoli e opportunità, che pare richiamare nuovamente il motto
di Antonio Greppi: “Per Milano: pane e musica”. La sfida globale legata alla
sostenibilità, alla consapevolezza del fatto che la natura, che nutre e ospita
il genere umano, non va sfruttata con spirito predatorio significa imparare a
“stare nel mondo”, a guardare ad esso con occhi diversi ed è la musica che si
propone qui come mezzo privilegiato per contemplare la natura nel suo in un
caleidoscopio di emozioni e sentimenti. Colpisce dunque nel segno l’intento di
preludiare e commentare in musica i temi fondamentali di Expo 2015 scegliendo
per inaugurare questa importante Stagione sinfonica la visione maestosa e
solenne del Messiah». Maurizio Salerno
Sarà Ottavio
Dantone, tra i più apprezzati specialisti del repertorio barocco, il
protagonista del concerto inaugurale della 70ª Stagione Sinfonica
dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, in programma giovedì 23 ottobre alle ore 20.00 (con prova generale aperta lo stesso giorno
alle ore 14.00 e replica sabato 25
ottobre alle ore 17.00). Al centro del concerto, il Messiah, oratorio per soli, coro e orchestra di Georg Friedrich
Händel, composto nel 1741. Diviso in tre parti, l’oratorio delinea la vicenda
di Cristo seguendo i passi biblici del Libro
delle preghiere in uso presso la Chiesa anglicana, senza l’utilizzo di un
narratore ma procedendo attraverso una serie di segmenti nei quali si alternano
arie, cori e recitativi. Nella Prima Parte, il Messiah si concentra sulla venuta del Cristo come preannunciato
dalle antiche profezie; nella Seconda parte si affrontano il tema della
passione e della morte del Cristo culminante nell’Alleluia; la Terza Parte
tratta della missione cristiana nel mondo, del destino finale del credente
oltre la morte. La prima rappresentazione del Messiah si tenne a Dublino, il 13 aprile del 1742.
Accanto ad Ottavio Dantone, sul palco del
Teatro Dal Verme ci saranno: il soprano Lydia Teuscher, il contralto
Delphine Galou, il tenore Martin
Vanberg, il bassobaritono Matthew Brook e il Coro
Ruggero Maghini diretto da Claudio Chiavazza.
Ottavio Dantone si è diplomato in organo e clavicembalo
presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e ha intrapreso giovanissimo
la carriera concertistica, dedicandosi fin dall’inizio allo studio e al
costante approfondimento della musica antica, segnalandosi presto
all’attenzione del pubblico e della critica. Nel 1985, ha ottenuto il premio di
basso continuo al Concorso internazionale di Parigi e, nel 1986, è stato
premiato al Concorso internazionale di Bruges (due dei concorsi di clavicembalo
più importanti del mondo), primo italiano a aver ottenuto tali riconoscimenti a
livello internazionale in ambito clavicembalistico. Dal 1996 è il direttore
musicale dell’Accademia Bizantina di Ravenna. Nel 1999, la prima esecuzione in
tempi moderni del Giulio Sabino di
Giuseppe Sarti ha segnato il suo debutto operistico. Da allora affianca alla
sua abituale attività di solista e leader di gruppi da camera quella ormai
intensa di direttore d’orchestra, estendendo il suo repertorio all’opera e al
periodo classico e romantico e, accostando al repertorio più conosciuto, la
riscoperta di titoli meno eseguiti o in prima esecuzione moderna. È
regolarmente ospite dei più prestigiosi teatri d’opera e dei festival
internazionali più importanti del mondo. Moltissime le registrazioni
radiofoniche e televisive, in Italia e all’estero, nonché quelle discografiche
sia come solista che come direttore, per le quali ha ottenuto prestigiosi premi
e riconoscimenti dalla critica internazionale.
Lydia
Teuscher
è nata a Friburgo, in Germania; ha studiato al Welsh College of Music and Drama
e presso la Hochschule für Musik di Mannheim. Le sue recenti performance
includono le partecipazioni al Göttingen Handel Festival, allo Stadttheater di
Heidelberg e al Nationaltheater di Mannheim. Lydia ha cantato con Graham
Johnson in alcuni recital a Londra, Colonia e Antwerp, con Helmuth Rilling e la
Bachakademie Stuttgart, al Ludwigsburger Festspiele, al Kammer-musikfestival
Schloss di Moritzburg, con la Hamburg Camerata, con la Barockorchester L’Arco,
presso il Fronteras Festival di Londra e al The Sao Paolo Roberto Monczuk
Festival. Ha collaborato con la Hanover Band a Brighton e Londra, con la
Gürzenich Orchester, con la Royal Concertgebouw Orchestra e Sir Roger
Norrington, con la Double Bande e Rene Jacobs, co l’Orchestra of the Age of Enlightenment
a Londra e in un tour in Corea e Giappone e con la Tonhalle Orchestra di Zurigo
e David Zinman. È stata in tour in Canada con Bernard Labadie e in Europa con
Ton Koopman e la Amsterdam Baroque. Recentemente, in concertpo ha eseguito
Lucio Silla di J.C Bach’s con Ivor Bolton per il Salzburg Mozartwoche, Paukenmesse di Haydn
con la BBC Scottish Symphony Orchestra e Bernard Labadie, La messa in si minore
di Bach con Arcangelo e Jonathan Cohen, e Galatea e Polifemo di Haendel con Le
Concert d’Astrée e Emmanuelle Haïm. Nel settembre 2006 ha partecipato al
Semperoper/Sächsische Staatsoper a Dresda come artista residente nei ruoli di
Pamina, Susanna, Annchen, Valencienne e Gretel.
Delphine
Galou
è nata a Parigi. In aggiunta ai suoi studi di filosofia alla Sorbona, ha
studiato pianoforte e canto. Nel 2004 è stata selezionata come “Scoperta
dell’anno” dalla French Association for the Promotion of Young Artists ADAMI.
Ella ha allora deciso di specializzarsi nel repertorio barocco, collaborando
con formazioni come il Balthasar Neumann Ensemble (Thomas Hengelbrock), I
Barocchisti (Diego Fasolis), l’Accademia Bizantina (Ottavio Dantone), il Collegium
1704 (Václav Luks), la Venice Baroque Orchestra (Andrea Marcon), Il Complesso
Barocco (Alan Curtis), Les Siècles (François-Xavier Roth), Les Arts Florissants
(Jonathan Cohen), Le Concert des Nations (Jordi Savall), l’Ensemble Matheus
(Jean-Christophe Spinosi), Les Musiciens du Louvre Grenoble (Marc Minkowski),
Le Concert d'Astrée (Emmanuelle Haïm), Les Ambassadeurs (Alexis Kossenko) e Les
Talens Lyriques (Christophe Rousset). Si è esibita al Théâtre des
Champs-Elysées, alla Angers Nantes Opéra, all’Opéra de Montpellier, alla Royal
Opera House London, al Theater St Gallen, al Theater Basel, alll’Haendel
Festival di Karlsruhe, allo Schwetzingen Festival, allo Staatsoper di Berlino,
al Theater an der Wien e al Maggio Musicale Fiorentino.
Martin
Vanberg
si è laureato presso la Opera Academy di Copenhagen nel 2010. Martin collabora ragolarmente con direttori come: Mattias Alkman, Christian
Badea, Steuart Bedford, Laurence Cummings, Thomas Dausgaard, Kjell Ingebretsen,
Stephen Layton, Lars Ulrik Mortensen, Helmut Rilling, Massimiliano Toni and
Marc Soustrot. Nel
2011 ha fatto il suo debutto presso la Gothenburg Opera nel ruolo di Oronte nell’opera Alcina, per la direzione di Laurence Cummings. Le recenti
performance includoni ruoli principali del grande repartorio barocco, classic e
contemporaneo. Ha cantato in teatri come il Kölner Philharmonie, la Konzerthaus
di Vienna, il Melbourne Recital Centre, la Gothenburg Concert Hall, la Concertgebouw
di Amsterdam, la Tivoli Concert Hall a Copenhagen, la Royal Danish Opera; ha
lavorato con ensemble come l’Ensemble Moderntimes_1800, Musica Vitae,
Drottningholm Baroque Ensemble, ReBaroque, Göteborg Baroque e il Concerto
Copenhagen, così come con orchestre quali la Turku Symphony Orchestra, l’Helsingborg
Symphony Orchestra, la Tivoli Orchestra e l’Aalborg Symphony Orchestra. Questa
stagione parteciperà a non meno di cinque produzioni della Passione di San Giovanni di Bach: a Bergen, Gothenburg, Malmö,
Aarhus e a Hässleholm.
Matthew
Brook
ha lavorato come solista in Europe, Australia, Nord e Sud America e nei paesi
orientali; ha lavorato con direttori come Sir John Eliot Gardiner, Richard
Hickox, Sir Charles Mackerras, Harry Christophers, Christophe Rousset, Paul
McCreesh e Sir Mark Elder, e con molte orchestra come la Philharmonia, LSO, la
St Petersburg Philharmonic, la Royal Philharmonic Orchestra, la Freiburg
Baroque Orchestra, l’Orchestra of the Age of Enlightenment, la English Baroque
Soloists, i Gabrieli Consort & Players, i Sixteen, la Royal Northern
Sinfonia, l’Orchestre National de Lille, l’Orchestre de Chambre de Paris, l’Orchestre des Champs-Élysées, la Hallé Orchestra, la Melbourne Symphony Orchestra, la
Tonhalle-Orchester, il Zurich, Collegium Vocale Gent e la City of London Sinfonia. I recenti e future
impegni di Matthew Brook prevedono la registrazione di Anacreon di Rameau con la OAE, della Jephtha con I Sixteen, e il Requiem
di Mozart con il Dunedin Consort; performances nella Passione di San Giovanni di Bach con il Coro Monteverdi Choir; ancora
il Requiem di Mozart con la Seattle
Symphony Orchestra con Ludovic Morlot e, naturalmente, il Messiah con I Pomeriggi Musicali di Milano.
Claudio Chiavazza si è formato presso il Conservatorio Giuseppe
Verdi di Torino dove ha conseguito i diplomi in Clarinetto, Musica Corale e Direzione
di coro. Si è poi perfezionato in direzione corale e musicologia con Adone
Zecchi, Fosco Corti, Giovanni Acciai, Andrea von Ramm, Piero Damilano e,
successivamente, con Peter Erdei presso l’Istituto Kodály di Kecskemét in Ungheria. Le sue attività
principali sono costituite dalla direzione di coro e dall’insegnamento,
attualmente presso il Conservatorio di Torino: in qualità di direttore ha
tenuto concerti in Italia, Austria, Ungheria, Francia, Svizzera, Grecia,
Repubblica Ceca, Ex Jugoslavia, affrontando un repertorio che spazia dal canto
gregoriano alla polifonia vocale contemporanea con diverse prime esecuzioni.
Fin dalla sua fondazione, è direttore del Coro Maghini con cui, insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI,
ha affrontato le più importanti pagine del repertorio sinfonico-corale
collaborando con direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch,
Kirill Petrenko, Gerd Albrecht, Kristian Jarvi, Serge Baudo, Simon Preston,
Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Wayne Marshall, Helmuth Rilling,
Cristopher Hogwood, Robert King, Ottavio Dantone, Ivor Bolton. Collabora
stabilmente anche l’Academia Montis Regalis sotto la direzione di Alessandro De
Marchi. Nell’ambito della musica antica ha diretto diversi complessi tra cui l’Academia Montis Regalis, i Musici di Santa Pelagia, l’Orchestra del Festival di Musica Antica di
Cagliari, l’Accademia degli
Imperfetti di Genova, la Compagnia
Barocca Stanislao Cordero di Pamparato, partecipando a importanti
festival quali MiTo-Settembre Musica,
Tempus Paschale di Torino, 50° Settimana Internazionale di Musica Sacra
di Monreale (Pa), Armoniche Fantasie di
Mondovì, Musica Recercata di
Genova, Festival dei Saraceni di
Pamparato, 5° Festival Musicale della
Via Francigena, Les Baroquiales
di Sospel, Musique Sacrèe en Avignon,
Innsbrucker Fetswochen der Alten Musik.
27 novembre 1945, ore 17.30: al Teatro Nuovo
di Milano debutta l’Orchestra I
Pomeriggi Musicali. In programma Mozart e Beethoven accostati a Stravinskij
e Prokov’ev. Nell’immediato dopoguerra, nel pieno fervore della ricostruzione,
l’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo
lanciano la nuova formazione con un progetto di straordinaria attualità: dare
alla città un’orchestra da camera con un solido repertorio classico ed una
specifica vocazione alla contemporaneità. Il successo è immediato e l’Orchestra
contribuisce notevolmente alla divulgazione popolare in Italia della musica dei
grandi del Novecento censurati durante la dittatura fascista: Stravinskij,
Hindemith, Webern, Berg, Poulenc, Honegger, Copland, Yves, Français. I
Pomeriggi Musicali avviano, inoltre, una tenace attività di commissione
musicale. Per I Pomeriggi compongono infatti Casella, Dallapiccola, Ghedini,
Gian Francesco Malipiero, Pizzetti, Respighi. Questa scelta programmatica si
consolida nel rapporto con i compositori delle leve successive: Berio,
Bussotti, Luciano Chailly, Clementi, Donatoni, Hazon, Maderna, Mannino,
Manzoni, Margola, Pennisi, Testi, Tutino, Panni, Fedele, Francesconi, Vacchi.
Oggi I Pomeriggi Musicali contano su un vastissimo repertorio che include i
capolavori del Barocco, del Classicismo e del primo Romanticismo insieme alla
gran parte della musica moderna e contemporanea. Compositori come Honegger e
Hindemith, Pizzetti, Dallapiccola, Petrassi e Penderecki hanno diretto la loro
musica sul podio de I Pomeriggi Musicali, che diventano trampolino di lancio
verso la celebrità di tanti giovani artisti. È il caso di Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Rudolf
Buchbinder, Pierre Boulez, Michele Campanella, Giuliano Carmignola, Aldo
Ceccato, Sergiu Celibidache, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianandrea
Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Vittorio Gui, Natalia Gutman, Angela Hewitt,
Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Alexander Igor Markevitch, Zubin Mehta,
Carl Melles, Riccardo Muti, Hermann Scherchen, Thomas Schippers, Christian
Thielemann, Salvatore Accardo, Antonio Ballista, Arturo Benedetti Michelangeli,
Bruno Canino, Dino Ciani, Severino Gazzelloni, Franco Gulli, Nikita Magaloff,
Nathan Milstein, Massimo Quarta, Maurizio Pollini, Corrado Rovaris e Uto Ughi.
Tra i Direttori stabili dell’Orchestra, ricordiamo Nino Sanzogno, il primo,
Gianluigi Gelmetti, Giampiero Taverna e Othmar Maga, per arrivare ai milanesi
Daniele Gatti, Aldo Ceccato e Antonello Manacorda. In alcuni casi, la direzione
musicale è stata affiancata da una direzione artistica; in questa veste: Italo
Gomez, Carlo Majer, Marcello Panni, Marco Tutino, Gianni Tangucci, Ivan Fedele,
Massimo Collarini e, da luglio 2013, Maurizio Salerno. L’Orchestra I Pomeriggi
Musicali svolge la sua attività principalmente a Milano e nelle città lombarde,
mentre in autunno contribuisce alle stagioni liriche dei Teatri di Bergamo,
Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, e alla stagione di balletto del Teatro
alla Scala. Invitata nelle principali stagioni sinfoniche italiane, l’Orchestra
è ospite anche delle maggiori sale da concerto europee. I Pomeriggi Musicali
sono una Fondazione costituita dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano,
dalla Provincia di Milano, e da enti privati, riconosciuta dallo Stato come
istituzione concertistico-orchestrale e dalla Regione Lombardia come ente
primario di produzione musicale. Sede dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali è lo
storico Teatro Dal Verme, sito nel cuore di Milano.
Nel giugno 1995, in occasione di una
produzione dell’Orchestra Sinfonica
Nazionale, si è costituito il Coro
Filarmonico Ruggero Maghini, intitolato a una delle figure più
significative della vita musicale di Torino, Ruggero Maghini, direttore del
Coro Rai dal 1950 per oltre vent’anni. Da allora a oggi è stato più volte
scritturato dalla stessa orchestra per importanti produzioni, tra le quali
spiccano la Messa in si minore, le due Passioni e il Magnificat
di Bach, il Requiem e la Messa in do minore di Mozart, la Missa
solemnis e la Nona sinfonia di Beethoven, il Te Deum e la
Messa da requiem di Verdi, tutte le opere sinfonico-corali di Brahms, Peer
Gynt di Grieg, La vida breve di De Falla, Porgy and Bess di
Gershwin, realizzate sotto la guida di direttori quali Rafael Frühbeck De
Burgos, Yuri Ahronovitch, Kirill Petrenko, Gerd Albrecht, Kristian Jarvi, Serge
Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Wayne
Marshall, Helmuth Rilling, Cristopher Hogwood, Robert King, Ottavio Dantone,
Ivor Bolton. Nel gennaio 2006 ha preso parte al Concerto inaugurale del
restaurato Auditorium Arturo Toscanini della Rai di Torino con l’esecuzione
della Seconda sinfonia di Mahler. Nel
2007 e 2008 è stato invitato al Concerto di Natale presso la Basilica di
San Francesco di Assisi, prodotto dalla Rai e trasmesso in Eurovisione. Nel
marzo 2008, sempre a fianco dell’OSN Rai, ha partecipato alla 47ª Semana de musica religiosa di
Cuenca (Spagna) con l’esecuzione del War requiem di Britten e della
Messa da requiem di Verdi. Dal 2007 collabora stabilmente anche con l’Academia
Montis Regalis e con il suo direttore Alessandro De Marchi, con cui sono stati
realizzati numerosi progetti concertistici e discografici nell’ambito del
repertorio barocco, tra cui ricordiamo: L’Orfeo di Monteverdi, Jephte
di Carissimi, Gloria e Magnificat di Vivaldi, la Messa
dell’Incoronazione e Vesperae solemnes de confessore di Mozart, Te
Deum di Fiorè, Oratorio di Natale e Passione secondo Giovanni di
Bach, Davidis pugna et victoria di Alessandro Scarlatti, i Vespri dei
carmelitani di Händel, le opere Flavius Bertaridus di Telemann e
La clemenza di Tito di Mozart.
Sempre a fianco dell’Academia Montis Regalis ha preso parte a diverse edizioni
di MiTo Settembre Musica, alle
stagioni dell’Unione Musicale
di Torino e della Società del
Quartetto di Milano, ha partecipato alla 50ª Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale
(Palermo), ai Festival di Musica
Antica di Bruges (Belgio) e Les
Baroquiales di Sospel (Francia), e dal 2011 è coro residente presso l’Innsbrucker Festwochen den Alten Musik
(Austria). Nel mese ottobre 2012 ha collaborato con il Teatro Regio di Torino per
l’allestimento di Der Fliegende Holländer di Wagner, nel 2013 con il Coro
della Radio Svedese nell’esecuzione de La Creazione di Haydn. Il
coro ha inoltre collaborato con l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, lo Xenia
Ensemble, l’Orchestra Barocca di Genova, l’Accademia Del Santo Spirito di
Torino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Di Arad (Romania). Accanto alla
produzione con orchestra il Coro Maghini ha affrontato una buona parte del più
significativo repertorio per coro a cappella, dal barocco alla musica
contemporanea, con diverse prime esecuzioni.
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
Giovedì 23 ottobre ore 20.00
Sabato 25 ottobre ore 17.00
Generale aperta – giovedì 23 ottobre ore 14.00
Georg
Friedrich Händel
Messiah
Oratorio per soli,
coro e orchestra
Direttore: Ottavio Dantone
Soprano: Lydia Teuscher
Contralto: Delphine Galou
Tenore: Martin Vanberg
Bassobaritono: Matthew Brook
Coro
Ruggero Maghini
Maestro del Coro: Claudio Chiavazza
Orchestra I
Pomeriggi Musicali
BIGLIETTI
Interi
Primo Settore
(Platea, dalla fila 1 alla 30): € 19,00 + prevendita
Secondo Settore
(Platea, dalla fila 31 alla 40): € 13,50
+ prevendita
Balconata: € 10,50 +
prevendita
Ridotti (Giovani under 26;
Anziani over 60; Cral; Ass.
Culturali,
Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore
(Platea, dalla fila 1 alla fila 30) €
15,00 + prevendita
Secondo Settore
(Platea, dalla fila 31 alla fila 40) €
11,50 + prevendita
Balconata € 8,50 +
prevendita
BIGLIETTI per le prove
generali aperte
Interi: € 10,00 + prevendita
Ridotti (Giovani under 26; anziani over 60; cral; ass. culturali,
biblioteche; gruppi; scuole e università): €
8,00 + prevendita
Biglietteria TicketOne
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 18.00
Adriana Benignetti