Daniele
Rustioni, attuale
direttore musicale del Petruzzelli, comunica, con una lettera di critica alla “strategia
del risparmio” nella gestione del teatro e al “disinteresse” della politica (lettera datata venerdì 25 settembre),
la sua intenzione di lasciare l’incarico alla scadenza del contratto,
il 30 gennaio del 2015.
Dura e immediata la replica (del 26 settembre) del sovrintendente, Massimo Biscardi, che sottolinea: “i
tagli faranno chiudere in pareggio il bilancio 2014 e sono necessari alla
sopravvivenza del teatro”. Di seguito la lettera di Daniele Rustioni e la
risposta di Massimo Biscardi
La lettera del
Maestro Daniele Rustioni
Egregio Dottor
Antonio Decaro
Presidente
Egregio Maestro
Massimo Biscardi
Sovrintendente
Fondazione
Teatro Petruzzelli di Bari
Venezia, 25
Settembre 2014
Egregio
Presidente, caro Massimo,
Ho poco più di
trent’anni e sono un giovane direttore d’orchestra molto fortunato: a 24 anni
ho iniziato a lavorare con continuità e da allora non ho mai smesso. Sono
venuto a Bari per la prima volta nel novembre di due anni fa con immenso
entusiasmo: un Teatro giovane, un’orchestra giovane e un team di produzione
molto motivato.
Carlo Fuortes
mi aveva prospettato una sfida bellissima, alla quale ho aderito subito e nella
quale mi sono buttato con tutte le energie, credendo in un progetto: quello di
fare del Petruzzelli un teatro dinamico, “snello” e capace produrre Opera nel
XXI secolo senza sprecare soldi (che non ci sono più) ma con la qualità che
meritano i capolavori che mettiamo in scena e il pubblico che ci viene a
sentire. Per un anno, per tutto il 2013, siamo andati fortissimo e il riscontro
del pubblico e della stampa sembrava dire che eravamo sulla strada giusta: lo
scorso marzo il Petruzzelli ha registrato il record assoluto nella sua storia
in quanto ad affluenza di pubblico e incassi al botteghino.
Nel frattempo
sono venuti i problemi, il disinteresse della politica, a volte la cattiva
politica che ha usato il Teatro per mandare messaggi trasversali. La macchina
si è bloccata, fino alla drammatica decisione da voi presa a fine luglio di
cancellare le due produzioni di quest’autunno: tra l’altro proprio la mia
produzione de Il TRITTICO che con tanta cura e amore avevamo allestito con
tutto il team della produzione e della direzione artistica come il gioiello più
bello che volevamo presentare al nostro pubblico. Nessuno mi ha chiesto cosa
pensavo, sono stato messo di fronte al fatto compiuto.
Per un attimo –
all'inizio di settembre – si è riacceso il dibattito sul futuro del Teatro
Petruzzelli, poi di nuovo il silenzio. La “strategia” del risparmio sta per
essere applicata brutalmente alla stagione 2015, con solo 5 titoli in
cartellone, di cui 3 “popolari”, e appena 26 alzate di sipario operistiche in
tutto l'anno, quando alla Fenice di Venezia solamente nell'ultimo mese io ho
diretto 17 recite. Tra l’altro non ho notizie certe della produzione che
dovrebbe inaugurare la stagione 2015: ancora mi si prospetta da parte del
Sovrintendente la necessità di un ulteriore confronto con il Consiglio di
Amministrazione. Si vuol far passare per normalità quello che è abnorme e che
io mi rifiuto di accettare: perché tutto questo non è normale.
Terrò fede al
mio impegno fino alla scadenza del contratto che mi lega al Teatro Petruzzelli
ovvero fino al 31 Gennaio 2015, ma non mi rendo disponibile a proseguire oltre.
Lascio con grande senso di disillusione un Teatro e una città che amo
moltissimo: in queste condizioni non c'è nulla che un giovane direttore, armato
solo del suo entusiasmo e del suo talento, possa fare.
Tengo a
ringraziare fin d’ora, in attesa di farlo personalmente al mio ritorno a Bari,
tutti quelli che con me hanno lavorato duramente in questi due anni per fare
del Teatro Petruzzelli un posto dove fosse bello essere e lavorare, senza
pensare a rivendicazioni sindacali o contratti integrativi, a orari e straordinari,
ma solo a far bene il proprio compito, ognuno nelle rispettive responsabilità,
per offrire un servizio migliore alla città e al pubblico, che frequentando il
Teatro dà a tutti noi la ragione di esistere.
Con i migliori
saluti e auguri.
Daniele Rustioni
La risposta del Sovrintendente,
Massimo Biscardi
Bari, 26
settembre 2014
Gent.mo Maestro
Daniele Rustioni
Trasmissione mezzo e-mail
e, p.c.
Gentmi Componenti
Consiglio di Amministrazione
Fondazione Petruzzelli
Caro Daniele,
prendo atto della tua lettera che
ufficializza la decisione di non voler rinnovare l’incarico di Direttore
Musicale. Mi preme puntualizzare, per onore della verità, alcuni punti da te
toccati.
La decisione
di dover operare alcuni tagli nella Stagione 2014 ti era stata più volte
illustrata tanto che inviasti alcune proposte alternative che volli presentare
al Consiglio di Amministrazione, in segno di rispetto verso la tua carica.
Questi tagli – da te contestati pubblicamente, anche a mezzo stampa – consentiranno
di chiudere il Bilancio del 2014 in pareggio, cosa che, dopo che il 2013 si è
chiuso con due milioni di deficit, è condizione indispensabile per la
sopravvivenza del Teatro.
Non ho trovato
a Bari una “politica disinteressata” né ho percepito la sensazione della
presenza di “messaggi trasversali”. Al contrario, pur nelle enormi difficoltà
del momento, vi è una straordinaria tensione in favore della crescita culturale
della città e il segnale del Sindaco Decaro di stanziare, non appena
insediatosi come Sindaco di Bari, due milioni per il Petruzzelli, ne è un
esempio.
Non concordo
con te sul fatto che i segnali che hai dato alla stampa durante questi ultimi
mesi abbiano fatto bene al Petruzzelli e avrai apprezzato che, anche in
presenza di dichiarazioni che non aiutano l'immagine del Teatro, io abbia fino
a ora scelto di non alimentare polemiche inutili.
Tutti noi, a
Bari, stiamo faticosamente cercando di superare le difficoltà di un teatro
giovane e in crescita, e col concorso di tutti, i Consiglieri di Amministrazione,
il Comune, la Regione, i lavoratori e le forze sociali, seguiamo un percorso
duro e difficile che tu non condividi ma che è quello scelto unanimemente per
il bene non di noi stessi ma della Fondazione Petruzzelli.
Quanto al tuo
esempio veneziano mi preme sottolineare che il bilancio della Fenice, di
35.000.000 di euro, non è assolutamente paragonabile a quello del Petruzzelli,
che nel 2014 si attesta su circa 14.000.000 di euro. Quanto alla qualità delle
scelte artistiche, essa la si vedrà nei fatti, al momento opportuno;
personalmente credo che ce la faremo viste le collaborazioni prestigiose delle
quali il Petruzzelli si avvarrà nei mesi prossimi.
Un’ultima
precisazione. Il contratto di direttore musicale scade il 31 gennaio 2015 e le
produzioni previste all’interno di un anno di attività prevedono due produzioni
operistiche e tre concerti sinfonici. Le produzioni operistiche dell'ultimo
anno sono “La Traviata” che hai diretto nel marzo scorso e “Il Trittico” che,
cancellato per i tagli famosi, ti avevo chiesto di recuperare con la direzione
di “Macbeth” nel maggio 2015, recupero che non hai inteso accettare preferendo
la direzione di un’opera al San Carlo nello stesso periodo. I programmi
sinfonici del 2014 terminano il 24 ottobre prossimo.
Dunque, le
produzioni che avresti diretto nel 2015 se fossi rimasto come direttore
musicale, “Les dialogues des Carmelites” e “Macbeth” appartengono, per l’appunto
all’anno 2015 e, quindi, fuori del contratto di direttore musicale del 2014.
Per questo mootivo,
non intendendo minimamente creare dissapori, ti ho scritto che di questa
eventuale direzione avrei parlato nel prossimo CdA che dovrà occuparsi del
Bilancio 2015 con le relative scelte programmatiche.
Ti auguro
sinceramente tutto il bene del mondo e ti aspetto il 24 ottobre a Bari in
occasione del tuo concerto.
Con la stima
di sempre.
Massimo Biscardi