Balletto in un atto e quattro quadri da
Le mille e una notte
Scenografia e costumi
Léon
Bakst, pseudonimo di Lev
Schmule Rozenberg (Grodno, 10 maggio 1866 – Parigi, 28 dicembre 1924)
Aleksandr Nikolaevič Benois (San
Pietroburgo, 4 maggio 1870 – Parigi, 9 febbraio 1960)
Musica
Nikolaj
Rimkij-Korsakov (Tichvin, 18 marzo 1844 – San Pietroburgo, 21
giugno 1908)
Coreografia
Michail
Fokine, nato Michail Michajlovič Fokin (San Pietroburgo,
23 aprile 1880 – New York, 22 agosto 1942)
Prima
rappresentazione
Opéra, Parigi, 4 giugno 1910.
Interpreti: Ballets Russes di
Diaghilev, Ida Rubinstein (Zobeide), Vaslav Nijinskij (lo Schiavo d’Oro), Enrico
Cecchetti (Il Grande Eunuco)
Trama
Ispirato alla trama della prima storia de Le mille e una notte,
il balletto è
ambientato alla corte di Shariar, sultano di Persia. In questa storia si narra
che, per vendicarsi di un tradimento subito dalla donna amata, Shariar decide
di sposare ogni giorno una vergine che il giorno dopo fa uccidere: l’ultima
delle sue spose, Shéhérazade, si salva grazie alla sua sorprendente
capacità narrativa. La donna riesce, infatti, a catturare l’attenzione di
Shariar narrando ogni giorno delle storie talmente avvincenti da convincere l’uomo,
curioso di conoscere il seguito, a rinviare l’uccisione.
La vicenda
del balletto costituisce l’antefatto della storia, cioè il tradimento di
Zobeide amata da Shariar. Geloso della sua donna il sultano decide di mettere
alla prova la sua fedeltà: finge, quindi, di partire per la caccia insieme a
suo fratello Zahman. Durante la sua assenza, le porte dell’harem vengono aperte
agli schiavi tra i quali ce n’è uno bellissimo, nero, lo Schiavo d'oro. Al ritorno
Shariar e il fratello sorprendono un'orgia in corso che coinvolge tutto l'harem
e trovano Zobeide tra le braccia dello Schiavo d'oro. Ne consegue il massacro
di schiavi e favorite: Zobeide preferisce uccidersi da sola con un pugnale.
Adriana Benignetti