2° appuntamento del “Festival Tango”, domenica
3 agosto alle ore 18.00, dedicato al grande compositore argentino, con laVerdi diretta
da José Maria Sciutto e il violino di Sonig Tchakerian, il bandoneón di Gianni
Iorio, il pianoforte di Luis Bacalov e il clavicembalo di Davide Pozzi
Sarà dedicato al grande compositore argentino Astor Piazzola, il 2° appuntamento di “Festival Tango” in programma domenica 3 agosto alle ore 18.00 presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo. Per l’occasione laVerdi, guidata dalla bacchetta di José Maria Sciutto, direttore argentino già ospite della compagine milanese, e con 4 solisti d’eccezione – Gianni Iorio al bandoneón, Sonig Tchakerian al violino, Luis Bacalov al pianoforte e Davide Pozzi al clavicembalo – proporrà un viaggio nell’opera di Piazzola.
Sarà dedicato al grande compositore argentino Astor Piazzola, il 2° appuntamento di “Festival Tango” in programma domenica 3 agosto alle ore 18.00 presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo. Per l’occasione laVerdi, guidata dalla bacchetta di José Maria Sciutto, direttore argentino già ospite della compagine milanese, e con 4 solisti d’eccezione – Gianni Iorio al bandoneón, Sonig Tchakerian al violino, Luis Bacalov al pianoforte e Davide Pozzi al clavicembalo – proporrà un viaggio nell’opera di Piazzola.
Di Piazzola saranno
eseguiti il celeberrimo Libertango, Aconcagua e Las cuatro
estaciones porteñas (prima esecuzione a Milano dell’opera nella
trascrizione di Bacalov, che ripristina con la presenza del clavicembalo l’organico
originario di Vivaldi). In apertura di serata, l’esecuzione del Concerto per
pianoforte e orchestra di Luis Bacalov, da lui stesso interpretato: il
Premio Oscar proporrà al pubblico dell’Auditorium anche il suo Seducción,
pezzo portante della colonna sonora del film Assassination Tango, scritto,
diretto e interpretato da Robert Duvall nel 2002.
Programma
Luis Bacalov
Concerto per pianoforte e orchestra
Il Concerto per
pianoforte e orchestra è nato su commissione de laVerdi per un programma
dedicato, nel 2011, ai suoni e ai colori del Sud America (direttore Luis
Bacalov, al pianoforte Simone Pedroni; Auditorium di Milano Fondazione Cariplo,
3 febbraio 2011). La composizione conserva la struttura in tre movimenti della
forma concerto per strumento solista del periodo classico. Questa
eredità viene tuttavia affiancata e combinata con tutti gli elementi dello
stile di Bacalov e della musica argentina: metrica e ritmi irregolari si
accompagnano alle cadenze classiche, mentre gli interventi solistici del
pianoforte si arricchiscono di cromatismi e colorate armonie.
Seducción
Bacalov stesso ha scritto
che Seducción “è uno dei casi in cui meglio si è realizzato il connubio
tra cinema e tango”, che segna tanta parte della sua musica. Si tratta del
principale dei 14 brani della colonna sonora di Assassination Tango,
film scritto, diretto e interpretato da Robert Duvall nel 2002: la storia di un
killer newyorkese assoldato per uccidere a Buenos Aires un vecchio generale
dell’esercito argentino, colpevole di crimini politici. Giunto a Buenos Aires,
conosce due ballerini di tango, ne resta affascinato e prende lezioni da una
giovane donna che lo introduce nell’ambiente. Passione per il ballo e
organizzazione del delitto continueranno poi a intrecciarsi. Seducción
accompagna la scena in cui Duvall balla per la prima volta il tango. Il brano è
caratterizzato da un’atmosfera magica e sognante intesa ad “avvicinare”, a trasmettere
il sentimento di Buenos Aires. La sua combinazione di passione e precisione è
quella di un ballo – il tango appunto – che esprime la vita.
Astor Piazzolla
Composto nel 1974 a Milano, Libertango
si impose subito come uno dei successi mondiali di Piazzolla, accrescendone
così la fama. Fra l’altro, Roman Polanski lo inserì nella colonna sonora del
suo film Frantic. Il titolo, formato dall'unione di Libertad e Tango,
simboleggia appunto il passaggio del compositore al Nuevo Tango. “Nuovo” in
quanto Piazzolla incorporò nel tango elementi del jazz e fece uso di dissonanze
e altri elementi musicali innovativi. Vi introdusse inoltre strumenti come
l'organo Hammond, il flauto, la marimba, il basso elettrico, la batteria, le
percussioni, la chitarra elettrica.È il brano più noto e rappresentativo di
Piazzolla, considerato la lettera di presentazione del compositore davanti al
pubblico europeo, per poi affrontare quello di tutto il mondo. Lo caratterizza
un “ostinato” su cui si snoda una melodia molto cantabile e appassionata. Nel 1997 Libertango
venne registrato dal violoncellista Yo-Yo Ma nell’album Soul of the Tango:
The Music of Ástor Piazzolla; l’anno successivo vinse il Grammy Award a
Hollywood come miglior composizione strumentale dell'anno. Altre versioni, pur
rispettandone la struttura musicale, sono state realizzate da Grace Jones, I've
Seen That Face Before; Jazz Mandolin Project, Jungle Tango; Guy
Marchand, Moi je suis tango e Kati Kovács, Hívlak.
Aconcagua, Concerto
Creato per l’Auditorium
di Belgrano a Buenos Aires, il Concerto venne poi eseguito in un grande
stadio della capiate e ripreso da due televisioni. Cominciò così la fama che lo
condusse negli Stati Uniti e in Europa. Scomparso Piazzolla, il suo agente Aldo
Pagani lo rinominò Aconcagua, dal monte più alto della cordigliera
andina, per rendere omaggio a una delle massime espressioni della sua
produzione artistica. Elegante e raffinato, racchiude musicalità diverse,
magistralmente fuse a ritmiche proprie del tango e a motivi popolari
argentini. Variante della fisarmonica,
il bandoneón ha dimensioni ridotte, è a
sezione esagonale o rotonda ed è dotato di più di sessanta tasti. Questi
vengono azionati da entrambe le mani e devono essere premuti a gruppi
contemporaneamente per comporre un accordo, da cui scaturisce un suono limpido
e di ampio respiro. L’orchestra volutamente priva dei fiati e degli ottoni, con
la presenza discreta quanto energica di archi, pianoforte e percussioni, dà
fondo alle sue risorse per sostenere e enfatizzare il ruolo di protagonista del
bandoneón e della sua potente estensione musicale.
Las cuatro estaciones porteñas
La derivazione delle Estaciones
di Piazzolla da quelle di Vivaldi non ha certo bisogno di essere ricordata.
Semplicemente, va tenuta presente in quanto la trascrizione di Bacalov
ripristina appunto, con la presenza del clavicembalo, l’organico originario di
Vivaldi. Un secondo carattere ne è l’esaltazione del ruolo del violino solista,
del suo vistuosismo. Il primo movimento, Verano Porteño, è infatti
dedicato alla sua nuova interprete Sonig Tchekerian. Le Cuatro Estaciones
Porteñas sono una raccolta di tanghi concepiti originariamente come brani
singoli e solo in seguito riordinate in Suite. Dopo la morte di Piazzolla, nel
1998 il compositore russo Leonid Desyatnikov riorchestrò la suite per violino e
orchestra, inserendo delle citazioni dirette delle Stagioni vivaldiane.
Ogni brano fu rimodulato in una struttura tripartita, proprio come nella forma
del concerto settecentesco italiano. La composizione è dedicata al porto di
Buenos Aires, da cui l’attributo porteñas e incorpora elementi
eterogenei del tango, la musica colta e il jazz. Come Vivaldi, attraverso le
sue Stagioni, ci restituisce il meraviglioso paesaggio italiano,
Piazzolla fa immaginare il paesaggio urbano e decadente di Buenos Aires. In
ciascuna Estacion sono citati frammenti melodici o ritmici della
corrispondente Stagione di Vivaldi, trasformandoli fin quasi a renderli
non riconoscibili immediatamente, grazie anche al fitto contrappunto di alcuni
passaggi.
Biglietti: euro 15,00/12,50/9,00
Per
informazioni e prenotazioni:
Auditorium
di Milano Fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00.
Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
Adriana Benignetti