Da giovedì 22 a
domenica 25 maggio. In programma musiche di Beethoven e Prokof’ef
Dopo i primi tre concerti di Beethoven
affidati rispettivamente nell'ordine ai talentuosi Giuseppe Albanese, Orazio
Sciortino e Gabriele Carcano, toccherà a una vera e propria star
internazionale, nonché sempre graditissimo ospite de laVerdi – Roberto Cominati
– cimentarsi nel Concerto n. 4 per
pianoforte e orchestra del genio di Bonn, in programma giovedì 22 (ore 20.30), venerdì 23 (ore 20.00) e domenica 25 maggio
(ore 16.00), all'Auditorium di Milano.
Sul palco di largo Mahler, un altro
felicissimo ritorno: quello del ventiseienne uzbeko Aziz Shokhakimov, conductor di fama mondiale a dispetto
dell'anagrafe, che dopo una memorabile direzione della Settima Sinfonia
di Shostakovich nell'estate 2012, torna alla guida dell'Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi con Prokof'ev (L'amore delle tre melarance, Suite
sinfonica, e Suite Scita, Ala e Lolly), sempre nel nome della grande
scuola russa.
Programma
Delicato, fantasioso, leggero, il Quarto concerto per pianoforte e
orchestra di Beethoven emerge quasi come isola felice in un quadro tempestoso,
che vede l’autore impegnato nelle furie dialettiche della Quinta sinfonia e nel faticoso esordio al teatro musicale, con
l’opera Leonore, prima versione della
futura Fidelio. La crescente sordità
impedisce a Beethoven di continuare la carriera di pianista ma gli consente di
immaginare, per il suo strumento, le magie sonore che rendono il Quarto unico nel suo genere, anti eroico
e mai drammatico, però emotivo e intenso. Nella seconda parte troviamo il solo
Prokof’ev, visto però in due momenti decisivi di una carriera da poco iniziata.
La Suite scita, ricavata nel 1916 dal
balletto Ala e Lolly per Diaghilev, è
percorsa dai primitivismi tellurici di origine russa sdoganati da Stravinskij.
Le musiche sono riprese dall’opera L’amore
delle tre melarance, che esordisce nel 1921 a Chicago e che segna
una svolta neoclassica. Che, anzi, conferma il dualismo fra voglia di cantare e
vocazione a percuotere che sempre troviamo nell’arte di Prokof’ev. Enzo Beacco
Aziz Shokhakimov e il suo straordinario talento hanno fatto
per la prima volta parlare di sé nel 2010 a Bamberga, conquistando a 21 anni il
2° premio del Gustav Mahler International Conducting Competition sotto gli
auspici dei Bamberger Symphoniker. Sono succeduti debutti esplosivi: in
Germania con la Staatskapelle Dresden e la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen;
in Italia con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, la Filarmonica del
Teatro La Fenice di Venezia e l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
(aprile 2012); in Spagna con la RTVE di Madrid; in Polonia con la Sinfonia
Varsovia; a Mosca con la National Philharmonic Orchestra of Russia di Spivakov;
in USA con la Houston Symphony, la Pacific Symphony e in tour con I Musici di
Montreal.
Nato nel 1988 a Tashkent,
Uzbekistan, Aziz è entrato nella Uspensky Music School for Gifted Children a 6
anni, dove ha studiato violino, viola e direzione d’orchestra (professor V.
Neymer). A 13 anni ha tenuto il suo debutto con la National Symphony Orchestra
of Uzbekistan, dirigendo la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Primo Concerto
per pianoforte di Liszt. L’anno seguente è stato invitato a dirigere la sua
prima opera, Carmen, al National Opera and Ballet Theatre of Uzbekistan.
Nel 2005, a 17 anni, è stato invitato a partecipare al programma di formazione
della National Philharmonic Orchestra of Russia sotto la guida del Maestro
Vladimir Spivakov, che è sfociata in un invito a dirigere l’orchestra in un
concerto a sottoscrizione nel 2010. Subito dopo, Aziz ha ricevuto una
sponsorizzazione dalla Vladimir Spivakov International Charitable Foundation.
Nel 2006, appena diciottenne, Aziz Shokhakimov ha assunto la posizione di
Direttore Principale alla National Symphony Orchestra of Uzbekistan. Dal 2010,
con il premio a Bamberga, inizia la sua carriera internazionale. La serie di
debutti ha portato a immediati nuovi inviti. A Bologna ha diretto al Teatro
Comunale una produzione in balletto della Sagra della Primavera di Stravinsky
nell’ottobre 2012 e all’Auditorium Manzoni quattro sinfonie di Beethoven e
successivamente la Quinta Sinfonia di Mahler ,rispettivamente in primavera ed
autunno 2013; ritornerà in Primavera al Teatro Comunale per dirigere la sua
prima produzione d’opera in Italia, l’Eugene Onegin. A Venezia dirigerà
il concerto di apertura della stagione sinfonica 2014 della Filarmonica del
Teatro La Fenice. A Varsavia Shokhakimov ha diretto ancora la Sinfonia Varsovia
e Nikolai Lugansky nel Settembre 2012 e vi ritornerà nella prossima stagione. laVerdi
di Milano l’ha invitato nell’estate 2012 per un’esecuzione speciale della Settima
Sinfonia di Shostakovich. Il 2014 vedrà inoltre ulteriori importanti
debutti internazionali: a Londra con la London Philharmonic Orchestra, in
America con la Toronto Symphony, e poi in Germania (Stoccarda e Francoforte),
Svizzera (Losanna e Lucerna), Giappone (Tokyo e tour).
Roberto Cominati, pianoforte. All’indomani del suo recital al Festival di Salisburgo,
così scriveva la Salzburger Nachrichten «...Inesauribili i suoi colpi
sfumati quando esplora la preziosità di Debussy nella sua incantevole atmosfera
di suono, affascinante la mistura di calore e di fine tecnica nel Tombeau de
Couperin di Ravel, memorabile la sua passionale freddezza nell’ondeggiante e
poco profonda trascrizione della Valse…». Nato a Napoli nel 1969, Roberto
Cominati ha cominciato giovanissimo lo studio del pianoforte, partecipando già
dal 1976, con i più alti riconoscimenti,
ai più importanti concorsi pianistici italiani, e ottenendo a otto anni
l’ammissione per meriti speciali al Conservatorio S. Pietro a Majella. Ha
studiato dal 1984 con Aldo Ciccolini all’Accademia Superiore di Musica “Lorenzo
Perosi” di Biella e dal 1989 con Franco Scala all’Accademia Pianistica
“Incontri col Maestro” di Imola. Vincitore del Primo premio al Concorso
Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli nel 1991, nel 1993 si è imposto
all’attenzione della critica e delle maggiori istituzioni concertistiche
europee con il Primo premio al Concorso Internazionale “Ferruccio Busoni” di
Bolzano. Nel 1999 ha
ottenuto il Prix Jacques Stehman del pubblico della RTFB e della TV5 France,
nell’ambito del Concours Reine Elisabeth di Bruxelles. Dopo i premi
prestigiosi, Roberto Cominati ha intrapreso una carriera intelligente, senza
disperdersi in un’attività frenetica ma privilegiando orchestre e direttori di
rango, un repertorio stimolante e persino alcune passioni extramusicali, come
quella del volo, che testimoniano di una grande apertura mentale. Ospite delle
più importanti società concertistiche italiane e di istituzioni quali il Teatro
alla Scala di Milano, il Comunale di Bologna, la Fenice di Venezia, il Maggio
Musicale Fiorentino, il San Carlo di Napoli, l’Accademia di Santa Cecilia di
Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale
della Rai, l’Accademia Chigiana di Siena
e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha suonato al Théâtre Châtelet di
Parigi, al Kennedy Center di Washington, al festival di Salisburgo, a Berlino,
in Inghilterra, Giappone, Australia, Belgio, Olanda, Finlandia. Ha collaborato
con molti celebri direttori d’orchestra, fra i quali Sir Simon Rattle, Andrey
Boreyko, Leon Fleisher, Daniel Harding, Yuri Ahronovitch, David Robertson,
Aleksandr Lazarev. Nel 2011 è uscita
per Amadeus l’integrale pianistica di Maurice Ravel. Cominati ha
eseguito con l’Orchestra Verdi nel novembre 2011 il Concerto per pianoforte e
orchestra n. 2 di Beethoven; nel giugno 2012 il Concerto per pianoforte e
orchestra n. 4 di Beethoven; ha quindi inaugurato il 5 luglio 2012 con un
proprio recital “Un’estate con la musica 2012”, la prima stagione estiva de
laVerdi, tornando all'Auditorium di Milano l'11 luglio 2013, con un proprio
recital.
Biglietti euro 31,00/23,50/18,00/13,00
Per informazioni e prenotazioni: Auditorium
di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00.
Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org
(comunicato stampa)
Presso il bookshop dell'Auditorium puoi trovare: